Servizio Abstract

Il volume che presentiamo qui nasce dall’esperienza del Centro dell’Università per Stranieri di Siena. Nell’“Introduzione” il curatore mette in evidenza le due funzioni imprescindibili della valutazione certificatoria: da un lato in quanto strumento di diffusione della lingua; dall’altro per la ricaduta positiva che essa può avere sulla pratica didattica.

Il lessico ha costituito per trent’anni una sorta di fantasma nell’insegnamento delle lingue straniere: mentre in quello della lingua seconda il lessico è onnipresente nella vita quotidiana e, di conseguenza, si presenta continuamente l’occasione di collegare dei significanti ai vari significati, nell’insegnamento della lingua straniera il lessico è solo e soltanto quello contenuto nel manuale.

Una scienza è matura quando ricostruisce la propria storia e ne fa oggetto di riflessione. Questo volume svolge questa funzione, focalizzando l’attenzione sull’insegnamento dell’italiano (mentre un precedente volume di Balboni del 1988, dal titolo quasi identico, era orientato anche dell’insegnamento delle lingue classiche e straniere).

I contenuti di questo volume erano assolutamente inconsueti per la ricerca glottodidattica italiana degli anni Novanta, la cui prospettiva generale era in gran parte ancora legata alla linguistica applicata: il volume ha quindi un merito storico, quello di avere contribuito all’affermarsi di un approccio umanistico-affettivo che solo negli anni successivi ha trovato piena cittadinanza in Italia

Il volume raccoglie i risultati di una ricerca sperimentale sulla valutazione dei libri di testo da parte degli insegnanti del Trentino, ma il suo valore trascende l’occasione che l’ha generato e il ristretto ambito territoriale.