Modelli comunicativi e valutazione dei libri di testo
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Il volume raccoglie i risultati di una ricerca sperimentale sulla valutazione dei libri di testo da parte degli insegnanti del Trentino, ma il suo valore trascende l’occasione che l’ha generato e il ristretto ambito territoriale. Il problema della valutazione dei libri di testo nell’insegnamento linguistico è al centro di tutta la riflessione di questo volume, soprattutto delle sezioni scritte dal curatore, Augusto Carli, che acutamente si pone il problema chiave: in un decennio in cui le parole chiave sono state “individualizzazione”, “personalizzazione” dei percorsi, lo studente come “centro e soggetto della didattica”, e così via, quale ruolo ha il libro di testo che è uguale per tutta la classe, per tutte le scuole di quell’ordine e grado? D’altro canto, soprattutto nell’insegnamento delle lingue straniere non è pensabile che ogni insegnante costruisca i suoi materiali, in quanto le équipe delle grandi case editrici internazionali offrono maggiori garanzie di correttezza ed autenticità; non solo: il concetto di libro di testo per l’insegnamento linguistico oggi include anche documenti sonori, spesso documenti video: e solo un libro di testo ecumenico, pensato per un pubblico vastissimo può suddividere i costi delle registrazioni audio e video tra migliaia di utenti, a costo di sacrificare la personalizzazione. Il secondo punto di estremo interesse del volume è nell’analisi della competenza transazionale-interazionale, che viene presa a cartina di tornasole per la valutazione dei materiali didattici. Utili sul piano operativo sono le schede, specifiche per le principali lingue europee, che sono state utilizzate per la ricerca, e che possono guidare una riflessione sulla valutazione dei libri di testo anche a distanza di un certo numero di anni dalla loro elaborazione.
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