Il volume raccoglie i risultati di una ricerca sperimentale sulla valutazione dei libri di testo da parte degli insegnanti del Trentino, ma il suo valore trascende l’occasione che l’ha generato e il ristretto ambito territoriale.
Il testo non è ascrivibile specificamente alla ricerca glottodidattica se non per il fatto che in quasi tutti i saggi il problema dell’insegnamento dell’italiano L2 emerge prepotentemente, anche se viene poi affrontato con una logica pedagogica o, come nel corposo saggio della curatrice, con un approccio multidisciplinare, comunque sempre di orientamento psicopedagogico.
I contenuti di questo volume erano assolutamente inconsueti per la ricerca glottodidattica italiana degli anni Novanta, la cui prospettiva generale era in gran parte ancora legata alla linguistica applicata: il volume ha quindi un merito storico, quello di avere contribuito all’affermarsi di un approccio umanistico-affettivo che solo negli anni successivi ha trovato piena cittadinanza in Italia
Il volume è diviso in due parti, la prima maggiormente orientata verso la riflessone teorica, la seconda orientata verson l’approfondimento dei risvolti operativi.