Italiano libera-mente: l’insegnamento dell’italiano a stranieri in carcere
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L’acquisizione dell’italiano come elemento di crescita interiore e di riscatto personale e sociale: Italiano libera-mente è un interessante volume curato da Antonella Benucci sull’insegnamento dell’italiano a detenuti stranieri. La ricerca risponde all’esigenza di comunicazione dei detenuti e tra detenuti ed operatori carcerari, in un contesto che attualmente vede un’altissima presenza di immigrati e rende urgente dotarsi di strumenti di riflessione adeguati. La rilevazione della tipologia dei detenuti, della loro provenienza, del loro grado di alfabetizzazione e scolarizzazione fornisce la composizione dell’ambiente carcere per quanto riguarda la presenza di stranieri. Il volume affronta e analizza le complesse problematiche legate alla perdita della libertà e alla difficoltà di comunicare, con tutti i fattori socio affettivi ad essa legati, che possono incidere profondamente nel processo di acquisizione di una lingua straniera. La ricerca coinvolge anche operatori carcerari e insegnanti che operano in questa particolare realtà. Viene presentato anche un curricolo ad hoc, primo passo verso la successiva realizzazione di un manuale con unità di apprendimento specifiche per la sopravvivenza comunicativa in carcere e al lessico ad essa legato, alle modalità di scrittura e di interazione dei detenuti tra loro e dei detenuti con gli operatori. Tutto questo nella prospettiva a breve termine di una convivenza tranquilla all’interno dell’istituto di pena, di una ricostruzione dell’immagine di sé e dell’autostima del detenuto, e di un futuro e auspicabile reinserimento nella vita sociale al termine della detenzione.
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