“Il cinema in prospettiva interculturale: coordinate per l’analisi di film”
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Il saggio di Triolo inizia con una riflessione sull’utilizzo del cinema già in uso nelle pratiche interculturali. Cinema inteso come prodotto di cultura, espressione delle relazioni e infinite interconnessioni tra culture diverse presenti in una società come quella odierna, multiculturale e quindi spazio sconfinato e aperto. La dimensione del viaggio e dell’incontro tra culture diverse rende il film luogo privilegiato di incontro, scambio e conflitto fra dimensioni culturali diverse. Il contributo articolato in più punti tocca vari aspetti dell’utilizzo del cinema considerato in prospettiva interculturale: il cinema inteso come prodotto culturale; le modalità di utilizzo del dispositivo cinematografico all’interno della pratica interculturale; la dimensione dello spazio globale all’interno del quale il cinema è inteso appunto come espressione di una società multiculturale, ricca di relazioni e interconnessioni tra culture diverse; il film inteso come espressione del visibile e nella sua dimensione narratologica di “ racconto”; i diversi modelli interpretativi del prodotto filmico. Una filmografia ragionata chiude il saggio con indicazioni di una serie di titoli pensati per un’analisi interculturale per la progettazione di percorsi formativi e linguistici di italiano lingua seconda. L’Autore riflette in particolare sui criteri di analisi del film utilizzati come strumento didattico interculturale; criteri legati spesso a soli due aspetti: quello meramente contenutistico e quello geografico; riferisce di un uso a volte strumentale e acritico del film e suggerisce delle coordinate per una analisi più articolata dei film, basata su varie dimensioni che osservino: punto di vista contenutistico, origine geografica, prodotto di un incontri tra culture diverse, codice eterogeneo, dispositivo ripro-visivo, mezzo di comunicazione identificativo di una società, prodotto di rielaborazione di archetipi tipici. La capacità di leggere e comprendere le immagini dei film e il racconto in particolare, permettono al docente di progettare percorsi linguistici e interculturali mirati ed efficaci. Un’ipotesi che immagina il docente capace di elaborare, a seconda degli obiettivi specifici, una propria filmografia di riferimento o almeno un modello operativo in tal senso.
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