Giugno 2014 | Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792 Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni |
AUTORE: P. May
TITOLO: Exam Classes
CITTÀ: Oxford
EDITORE: Oxford University Press
ANNO: 1996
Il volume oggetto di recensione rientra tra i classici e più datati dei Resource Books for Language Teachers dellaOxford University Press.
La scelta di recensirlo è stata dettata da tre motivi:
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l’esiguità, in Italia, di volumi pratici sul testing che prescindano dalle singole certificazioni;
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la cucitura operata dall’A. tra testing e didattica, tra valutazione e metodologia, tra apprendimento ed esame;
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la modernità di alcune osservazioni, specie quelle facenti capo alla riflessione metacognitiva.
Questi tre punti dimostrano un tentativo coraggioso di fare del meta-testing, superando tecnicismi che rendono quest’ambito esoterico (nel senso letterale del termine: riservato, misterioso) agli occhi di molti insegnanti. Non solo: ad essere accompagnati dietro le quinte sono gli apprendenti stessi, i quali hanno modo di ragionare attorno alla logica che presiede le prove e a evolvere in quanto a competenza strategica (in termini di apprendimento).
Molti test sono decostruiti; i singoli passaggi sono analizzati, a volte l’allievo è chiamato a reinventarli, cooperando con il compagno. L’effetto collaterale, per così dire, di quest’operazione è l’abbassamento dell’ansia da esame e l’integrazione della prova, anche quella sommativa, nel percorso didattico – intendendola quindi, non più come coronamento di un percorso, ma come parte integrante del percorso stesso, come momento di apprendimento.
A molti il conferimento di una cornice umanistica al testing può parere una velleità, come se si trattasse di voler far quadrare il cerchio. L’autore di questo saggio dimostra, invece, che una nuova geometria, nell’educazione linguistica, è possibile: tecnica e creatività, nell’atto di allestire e, in parte anche di portare a compimento una prova, possono coesistere.