Febbraio 2007  Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792
Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni
Mara Krechevsky Howard Gardner, David Feldman, Project Spectrum: Manuale di educazione prescolare di Paolo Torresan

AUTORE: Howard Gardner, Henri Feldman, Mara Krechevsky
TITOLO: Project Spectrum: Manuale di valutazione prescolare
CITTÀ: Bergamo
EDITORE: Junior
ANNO: 2002
PAGINE: 242

 

Project Spectrum è una ricerca basata sulla teoria delle intelligenze multiple di Howard Gardner e sulla teoria dello sviluppo cognitivo di David Feldman. Entrambi bostoniani (il primo insegna psicologia ad Harvard, il secondo filosofia alla Tufts University), i due professori sono convinti che possediamo strategie cognitive distinte (Gardner), ciascuna delle quali presenta caratteri universali e caratteri particolari (Feldman). Per Gardner, insomma, quando noi pensiamo in termini matematici mettiamo in atto strategie che sono diverse da quelle coinvolte dal pensiero artistico o dal pensiero introspettivo. Per Feldman, in aggiunta, il pensiero specifico di ciascun ambito ha a che fare con conoscenze che possiamo condividere con tutti gli esseri umani (per esempio, nell’ambito della fisica, tutti sappiamo, a prescindere dalla cultura e dall’educazione, che un oggetto fuori di noi persiste anche quando non rientra più nel nostro campo visivo) o che sono invece frutto della cultura (sapere scrivere, ad esempio) o di una comunità di apprendenti più ristretta (sapere scrivere una lettera commerciale o una poesia in rima).

Queste teorie, soprattutto la prima, furono applicate da un’equipe di ricercatori coordinata da Gardner allo scopo di valutare i profili cognitivi di bambini non ancora scolarizzati.

Le prove ideate dai collaboratori di Gardner, e raccolte in questo libro, sono una alternativa ai test impersonali della psicologia tradizionale. I diversi compiti presentati ai bambini sono legati alla loro esperienza, sono a loro familiari. Inoltre vengono somministrati a più riprese e i risultati sono confrontati con quelli di prove simili, dal momento che ogni competenza è dinamica (si evolve nel tempo) e si compone di vari aspetti: un bambino, per fare un esempio, competente nell’ambito interpersonale, può essere abile nel cogliere le motivazioni degli altri ma non altrettanto a cogliere, a interpretare correttamente e a gestire le proprie.

Qual è, chiediamoci, infine, l’utilità di questa raccolta per un insegnante di italiano, che magari non insegna ai bambini? Posto che la teoria delle intelligenze multiple rappresenta una tra le più accreditate in ambito didattico al fine di descrivere le differenze individuali, questo libro, va detto, è il solo scritto da Gardner circa la complessa questione della valutazione dei profili cognitivi. In questo senso vale come paradigma.

L’insegnante di lingue può trarre ispirazione per elaborare prove nelle quali si richiede agli allievi di cimentarsi con compiti autentici e significativi, relativi ai vari ambiti della lingua, che riflettono le sottointelligenze di cui si compone la competenza linguistica:

 

  1. comprensione, produzione e lessico (sottointelligenza linguistica dell’intelligenza linguistica)

  2. morfologia e sintassi (sottointelligenza logica dell’intelligenza linguistica)

  3. fonologia (sottointelligenza musicale dell’intelligenza linguistica)

  4. visualizzazione che accompagna la comprensione e il paratesto (sottointelligenza visuale dell’intelligenza linguistica)

  5. cinesica (sottointelligenza corporea dell’intelligenza linguistica)

  6. pragmatica (sottointelligenza personale dell’intelligenza linguistica)

  7. analisi comparativa e interculturale (sottointelligenza naturalistica dell’intelligenza linguistica)

 

Una volta stilato il profilo del singolo, attraverso test incrociati e somministrati ripetutamente lungo un certo arco di tempo (i cui risultati vengono raccolti in un portfolio), l’insegnante trae le conseguenze che ritiene più opportune al fine di favorire l’apprendimento linguistico di tutti gli allievi.

Per esempio, per non emarginare quelli dotati di orecchio per la lingua (che quindi hanno una certa competenza fonologica, ovvero una intelligenza musicale), oltre a dare rilievo e importanza alla fonologia, ricorrerà alla musica, come stimolo/veicolo significativo per la comprensione, per la fissazione del lessico, per esercitazioni relative alla pragmatica, ecc. E così con ogni altra sottointelligenza.

Ci pare dunque che Project Spectrum rappresenti un testo di estremo interesse per quanti intendono esplorare le caratteristiche che deve avere una didattica varia e integrata, basata su una seria ricognizione delle differenze individuali.

 

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