Novembre 2012  Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792
Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni
Quali possibili Unità di Lavoro e strumenti NT nei corsi per studenti Erasmus di Elena Laura Baratono

ABSTRACT

Il paper presenta lo studio di Ricerca-Azione svolto presso i Corsi di Lingua Italiana per studenti Erasmus dell’Università degli Studi di Torino e affrontato nella tesi del Master Itals 2º Livello V ciclo, dando però conto anche degli aspetti più pratici e delle ricadute didattiche che ci sono state nell’anno accademico successivo. I corsi per gli studenti in mobilità presentano spesso diverse criticità, come classi molto numerose e il livello non omogeneo della conoscenza della lingua italiana. Questa situazione porta spesso come conseguenza la perdita di motivazione, un’alta dispersione, una scarsa partecipazione in classe, una bassissima interazione in L2. Vengono qui presentate le Unità di Lavoro e le tecniche del metodo suggestopedico sperimentate con lo scopo di sostenere sia la motivazione che l’interazione in L2 e le attività che gli studenti dell’anno accademico successivo hanno svolto in modalità blended, avvalendosi di un forum dedicato e di una piattaforma Wiki.

 

1. OBIETTIVO DELLA RICERCA-AZIONE

Il percorso di Ricerca-Azione è stato svolto presso il Centro che organizza i Corsi di Lingua Italiana per studenti Erasmus (C.L.I.E.) della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Torino nel secondo semestre dell’anno accademico 2010/2011.

L’idea della ricerca è nata dall’esigenza di creare e sperimentare strumenti didattici atti a sviluppare la competenza comunicativa nei corsi Erasmus che presentano principalmente queste tre problematiche: classi molto numerose, un livello non omogeneo della conoscenza della lingua italiana e un programma grammaticale e lessicale molto articolato che lascia poco spazio all’interazione orale. Vista l’importanza che il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue dà all’acquisizione della competenza comunicativa e che saper comunicare in una lingua significa sapere la lingua, sapere i linguaggi non verbali, sapere fare la lingua ed infine saper fare con la lingua, il suo sviluppo è stato il focus di questa Ricerca-Azione. L’obiettivo è stato perseguito attraverso la creazione e la sperimentazione di Unità di Lavoro1 che presentassero al proprio interno strumenti didattici atti ad agevolare ed intensificare i flussi di comunicazioni e che conciliassero l’utilizzo delle attività in internet, video e ludiche con lo studio della grammatica e dei pattern drills indispensabili per il superamento del test finale scritto e a carattere esclusivamente grammaticale.

La Ricerca-Azione è stata condotta in un corso della durata di 40 ore con 2 incontri a settimana di due ore l’uno in orario preserale (18:00-20:00) per un totale di 10 settimane più 2 settimane di sospensione per la pausa esami.

 

 

2. TIPOLOGIA DI STUDENTI

Questi corsi vengono frequentati principalmente da studenti in mobilità (Erasmus) e da una piccola percentuale di dottorandi, masterizzanti e studenti stranieri normalmente iscritti.

Gli studenti Erasmus costituiscono un gruppo peculiare per gli elementi di eterogeneità e di omogeneità che si possono trovare al proprio interno:

 

  • l’appartenenza a facoltà universitarie diverse implica conoscenze e interessi culturali differenti e modi di concepire la realtà e la vita universitaria dissimili tra loro e da quelli dei propri colleghi italiani;

  • gli studenti Erasmus sono inseriti in programmi diversi con obiettivi diversi. Alcuni di loro devono seguire le lezioni in italiano per sostenere uno o più esami, ma per altri la conoscenza dell'italiano non ha nessuna rilevanza diretta per il curricolo universitario poiché tutte le lezioni che seguono e gli esami che devono sostenere sono in lingua inglese;

  • nello stesso gruppo è possibile riscontrare sia diverse lingue madri che diversi livelli di competenza in italiano L2;

  • gli studenti Erasmus hanno tutti più o meno la stessa età, il che implica interessi e curiosità analoghe rispetto a temi fondamentali;

  • sono tutti studenti universitari, il che implica conoscenze culturali di base e ottima competenza comunicativa nella propria lingua e normalmente anche in una seconda;

  • hanno tutti le stesse esigenze linguistiche di base legate al fatto che vivono in un contesto di lingua italiana;

  • la motivazione degli studenti Erasmus è fondata sul bisogno, di tipo estrinseca (gli studenti devono superare un esame alla fine del corso di lingua), strumentale (la conoscenza della lingua è utile per la frequenza dei corsi ed il superamento dei relativi esami); talvolta per alcuni studenti è anche integrativa.

 

 

3. METODOLOGIA DELLA RACCOLTA DATI

I dati sono stati raccolti attraverso la compilazione di tre diari di bordo (insegnante, studente, osservatore esterno), di questionari e schede di osservazione atte a registrare i flussi di comunicazione oltre alla registrazione audio delle lezioni.

Per misurare i flussi di parlato si è utilizzata la formula matematica proposta da Vedovelli (2002: 124-126), che permette di calcolare le probabilità che gli interlocutori hanno di prendere la parola in una data situazione:

 

Nell’esame delle diverse configurazioni possibili della struttura della comunicazione didattica abbiamo menzionato più volte il concetto di “densità comunicativa”, che è una misura della possibilità di far fluire la comunicazione fra i soggetti che costituiscono il gruppo. Tale parametro non indica direttamente la qualità della comunicazione che si attiva entro il gruppo, dal momento che questa dipende dalla varietà e ricchezza dei tipi e generi testuali, dal grado di partecipazione individuale, dalla capacità del docente di orientare la comunicazione verso gli scopi dell’attività ecc. La densità comunicativa misura le condizioni di possibilità perché, data una certa configurazione di rapporti fra interlocutori, possa svilupparsi la comunicazione: si tratta di un parametro misurabile, riportabile a dati quantitativi che hanno il merito di indicare con precisione e sinteticità il carattere complessivo di una data situazione”.

 

La formula per misurare la densità comunicativa è la seguente (Vedovelli 2002: 124-126):

 

D = densità comunicativa

Na = numero relazioni (o contatti) attuali

N = numero relazioni potenziali

 


 

 

100 X Na

 

D =

-----------------

%

 

N

 

 


 

 

Il numero dei nodi attuali si calcola secondo la seguente formula:

 

n = numero dei soggetti (locutori)

 


 

 

n X (n – 1)

 

N =

-----------------

 

 

2

 

 


 

 

4. POSSIBILI CARATTERISTICHE DELLE UNITÀ DI LAVORO

Nel primo ciclo di Ricerca-Azione si sono osservati i flussi di parlato durante una lezione semi-frontale ed una seminariale con setting a isolotti in cui si sono utilizzate due Unità di apprendimento2 adattate da diversi manuali. I risultati osservati sono stati piuttosto deludenti in quanto è stata registrata una densità comunicativa molto bassa, pari al 40%.

Si è pertanto iniziato a riconsiderare sia il materiale che la pratica didattica avvalendosi del modello S.P.E.A.K.I.N.G. di Dell Hymes e di alcune tecniche del metodo suggestopedico con il fine di:

 

1) creare un ambiente positivo (Ferencich 2010: 55):

 

Come abbiamo già detto, l’apprendimento avviene sia dal punto di vista conscio che inconscio, intuitivo. Ecco un paio di strategie per usufruire di quegli stimoli periferici che inconsapevolmente aiutano la memorizzazione a lungo termine e l’ancoraggio e come realizzare, con poca fatica e pochi mezzi, un ambiente positivo […].

È una bella idea avere nell’aula la possibilità di avere qualcosa di dolce come biscotti, cioccolata, frutta, yogurt […]. A scuola ho sempre permesso di mangiare e bere durante le lezioni e ho notato che gli studenti non ne approfittano […]”.

 

2) controllare meglio la preparazione delle lezioni usando lo schema proposto da Ferencich (2010: 54):

 

 

Fig. 1. La preparazione del docente e del corso (Ferencich 2010: 54)

 

3) prestare maggiore attenzione nella stesura dei materiali (Ferencich 2010: 56):

 

Più i materiali sono piacevoli, più gli studenti li leggono e studiano volentieri […]. L’ideale sono degli argomenti scritti su misura per gli obiettivi specifici del corso (ciò significa molto lavoro all’inizio ma poi si vive bene di rendita). I materiali possono essere stampati a colori con immagini e abbastanza spazio per annotazioni ed esercizi […].

Il tutto costa lavoro e anche parecchi soldi ma l’investimento è conveniente per il discente che sa apprezzare lo sforzo dell’insegnante”.

 

4) formare i gruppi in modo casuale, in modo che siano più vari possibili (Ferencich 2010: 91-92):

 

Anche qui ci sono diverse proposte per permettere che i partecipanti al corso lavorino sempre con persone diverse. Questa strategia ha il vantaggio che il caso decida la persona con cui si debba lavorare. Per questo si risparmia tempo, non possono avvenire esclusioni e si evitano i gruppetti e le clique; nessuna protesta perché è stato proprio il caso a decidere.

Esempio:

  • (modalità visivo-cinestetica): l’insegnante prende delle carte da gioco a seconda del numero degli studenti. Ogni studente prende una carta. I gruppi si possono formare a seconda del seme o del numero.

  • (modalità auditiva): inserire in ogni tubetto porta rullino fotografico (gratis da ogni fotografo) o qualsiasi involucro di plastica (ovetti Kinder) degli oggetti come ad esempio: del riso, un pezzo di pasta, ecc. Gli apprendenti troveranno il proprio partner scuotendo il cilindro senza aprirlo, ricercando il compagno il cui tubetto produce lo stesso rumore.

  • (modalità visivo-cinestesica): l’insegnante invita gli studenti a formare i gruppi a seconda della loro somiglianza di abbigliamento (tutti quelli che indossano jeans, o scarpe nere, ecc.)”.

 

Il secondo ciclo di Ricerca-Azione ha visto quindi la creazione e la somministrazione di un’Unità di Lavoro che contenesse al proprio interno le tecniche suggestopediche di cui si è parlato e tutti quegli elementi che gli studenti avevano mostrato di trovare interessanti ed utili per il proprio percorso di apprendimento:

 

1) attività che prevedessero la visione di video;

 

2) attività su contenuti socio–culturali che potessero trovare accattivanti e utili per la quotidianità e l'integrazione nel contesto in cui stavano vivendo (alimentazione e gastronomia; stili di vita: orari, abitudini, passatempi; affitto di una casa; organizzazione dell’università; scoperta del territorio in cui si vive e si studia, ecc.);

 

3) attività che prevedessero l’utilizzo di internet;

 

4) attività ludiche (giochi di movimento; giochi di memoria; giochi da tavola; giochi di/con le parole).

 

 

5. LE UNITÀ DI LAVORO SPERIMENTATE

 

Vengono proposte di seguito le due Unità di Lavoro che sono state somministrare durante il corso in cui è stata condotta la Ricerca-Azione. Entrambe presentano attività video, internet e ludiche: la prima su alimentazione e gastronomia, la seconda sulla scoperta del territorio attraverso la letteratura.

Durante la somministrazione della prima Unità è stato osservato un considerevole incremento della densità comunicativa, che è passata dal 40 % al 53,33%.

Entrambe le Unità possono essere consultate su Google Docs3. Di seguito vengono riportati i relativi quadri sinottici.

 

1. CAMEO

CONTESTO DI INSEGNAMENTO

Età dei destinatari

Giovani adulti.

Studenti universitari in mobilità.

Livello di competenza

A1/A2

Contesto di insegnamento

L2

Gruppo eterogeneo per provenienza e lingua madre di 14 studenti.

Corso semi-intensivo di 40 ore (due incontri a settimana di due ore l’uno).

Caratteristiche aula

Aula multimediale che permetta all’insegnante di proiettare le immagini dell’Unità di Lavoro, di far vedere alla classe i risultati delle ricerche svolte su internet e ad ogni gruppo di studenti di avere a disposizione un computer per le ricerche su internet.

CARATTERISTICHE UNITÀ DI LAVORO

Unità di Lavoro composta da 14 attività da svolgere sotto la guida dell’insegnante in piccoli gruppi di 3-4 studenti (con correzione in plenum) o con discussione in plenum.

L’Unità può essere svolta dopo circa 12/16 ore di lezione.

MOTIVAZIONE

ATTIVITÀ 1

abilità: comprensione scritta

tecnica: accoppiamento lingua-immagine

ATTIVITÀ 2

abilità: produzione scritta

tecnica: pattern drills

ATTIVITÀ 3

abilità: produzione orale

tecnica: domanda aperta

ATTIVITÀ 4

abilità: produzione scritta

tecnica: gioco

ATTIVITÀ 5

abilità: comprensione scritta

tecnica: accoppiamento lingua-immagine

ATTIVITÀ 6

abilità: produzione scritta

tecnica: manipolazione

GLOBALITÀ

ATTIVITÀ 7

abilità: comprensione orale

tecnica: domanda aperta

ATTIVITÀ 8

abilità: comprensione orale

tecnica: griglia

ANALISI/SINTESI/RIFLESSIONE

ATTIVITÀ 9

abilità: comprensione orale

tecnica: completamento

ATTIVITÀ 10

abilità: produzione scritta (ricetta)

ATTIVITÀ 11

abilità: comprensione orale

tecnica: completamento

ATTIVITÀ 12

abilità: interazione orale (dialogo)

tecnica: gioco

ATTIVITÀ 13

abilità: produzione orale (monologo)

VERIFICA (compito di casa)

ATTIVITÀ 14

abilità: produzione scritta (ricetta)

Durata Unità di Lavoro

2 ore

Formazione gruppi

I gruppi vengono formati prima dell’inizio dell’Unità di Lavoro con la seguente modalità visivo-cinestetica: l’insegnante inserisce in ogni tubetto porta rullino fotografico del riso e diversi tipi di pasta. Gli apprendenti trovano il proprio partner aprendo il rullino e ricercando il compagno il cui tubetto contiene lo stesso tipo di pasta. (Ferencich 2010: 91-92).

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Lessico

Ingredienti e utensili necessari per preparare un dolce.

Grammatica

C’è/ci sono, articoli indeterminativi e partitivi.

Funzioni comunicative

Saper comprendere e scrivere una ricetta, saper raccontare una storia al presente, saper misurare cibi e bevande, saper esprimere i propri gusti in campo culinario.

Contenuto socio-culturale

Piatti della cucina italiana.

VIDEO

Durata spot Torte Cameo 1

www.youtube.com/watch?v=23SLY2deqcE

1’ 35’’

Durata spot Torte Cameo 2

www.youtube.com/watch?v=3CH88rbdz7M

1’ 35’’

N. ATTIVITÀ

N. VISIONI

Attività 7

2 spot 1

Attività 8

1 spot 1

Attività 9

1 spot 1

Attività 11

2 spot 2

NOTE

L’Unità di Lavoro viene data fotocopiata agli studenti con le foto a colori.

Le foto vengono proiettate con il video-proiettore per renderle maggiormente fruibili.

Il titolo dell’Unità è CAMEO e gli studenti scoprono con le prime attività di che cosa si tratta.

Attività 6

L’immagine è tratta da LIZZADRO C., MARINELLI E., PELOSO A. (a cura di), 2002, Parlo Italiano. Manuale pratico per stranieri. Con CD-ROM, Giunti, Firenze

Attività 12

Ogni studente scrive su un foglietto consegnato dall’insegnante che cosa gli piace o non gli piace usando quanto appreso nell’attività precedente. L’insegnante raccoglie tutti i foglietti e li ridistribuisce tra gli studenti.

Attività 13

I vari gruppi e studenti cercano le foto del dolce e poi le proiettano alla classe.

Attività 14

Compito per casa.

2. APPUNTI DI VIAGGIO. TORINO

CONTESTO DI INSEGNAMENTO

Età dei destinatari

Giovani adulti.

Studenti universitari in mobilità.

Livello di competenza

A2/B1

Contesto di insegnamento

L2

Gruppo eterogeneo per provenienza e lingua madre di 14 studenti.

Corso semi-intensivo di 40 ore (due incontri a settimana di due ore l’uno).

Caratteristiche aula

Aula tradizionale con un computer e un video-proiettore che permetta all’insegnante di proiettare le immagini dell’Unità di Lavoro e di far vedere alla classe i risultati delle ricerche svolte su internet dai singoli gruppi.

CARATTERISTICHE UNITÀ DI LAVORO

Unità di Lavoro composta da 11 attività da svolgere sotto la guida dell’insegnante in piccoli gruppi di 3-4 studenti (con correzione in plenum) o con discussione in plenum.

L’Unità può essere svolta dopo circa 32/34 ore di lezione

MOTIVAZIONE

ATTIVITÀ 1

abilità: comprensione scritta / produzione orale

tecnica: elicitazione

ATTIVITÀ 2

abilità: produzione scritta (biografia)

ATTIVITÀ 3

abilità: interazione orale

tecnica: transcodificazione

GLOBALITÀ

ATTIVITÀ 4

abilità: comprensione scritta

tecnica: domanda aperta

ANALISI/SINTESI/RIFLESSIONE

ATTIVITÀ 5

abilità: comprensione scritta (lettura)

ATTIVITÀ 6

abilità: comprensione scritta

tecnica: domanda aperta

ATTIVITÀ 7

abilità: produzione orale (monologo)

ATTIVITÀ 8

abilità: comprensione orale

tecnica: domanda aperta

ATTIVITÀ 9

abilità: interazione orale (dialogo)

VERIFICA (compito di casa)

ATTIVITÀ 10

abilità: interazione orale (dialogo)

ATTIVITÀ 11

abilità: produzione scritta (descrizione)

Durata Unità di Lavoro

4 ore

Formazione gruppi

L’insegnante invita gli studenti a formare i gruppi a seconda della loro somiglianza di abbigliamento (tutti quelli che indossano jeans, o scarpe nere, ecc.). (Ferencich 2010: 91-92).

Caratteristiche aula

Aula multimediale che permetta all’insegnante di proiettare le immagini dell’Unità di Lavoro, di far vedere alla classe i risultati delle ricerche svolte su internet e ad ogni gruppo di studenti di avere a disposizione un computer per le ricerche su internet.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Funzioni comunicative

Saper descrivere una città esprimendo il proprio punto di vista, sapersi confrontare criticamente con i punti di vista degli altri.

Contenuto socio-culturale

Scoprire la città di Torino attraverso le parole di scrittori famosi.

ASCOLTO

Durata ascolto

1’ 55”

N. ATTIVITÀ

N. ASCOLTI

Attività 8

3 Spot intero

VIDEO

Durata spot Passion lives here

www.youtube.com/watch?v=nvKrc7u17Yk

4’ 37’’

N. ATTIVITÀ

N. VISIONI

Attività 11

2 Spot intero

NOTE

Attività 2

Ogni gruppo ha a disposizione il libretto TESTORE C., VIVANTI A., 2006, Itinerari a Torino. Torino letteraria, Turismo Torino

Attività 3

Ogni studente ha a disposizione una mappa in formato A3 della città.

Attività 6

Alla fine dell’attività vengono proiettate alcune foto del mercato e del Balon.

Attività 8

L’ascolto del capitolo Fine è tratto da CULICCHIA G., 2008, Torino è casa mia letto da Giuseppe Culicchia. Audiolibro. 4 CD audio, Emons audiolibri, Roma

Attività 11 (compito di casa)

Le foto scelte dagli studenti vengono proiettate con il video-proiettore in modo che tutti i compagni possano vederle.

 

 

6. L’ANNO ACCADEMICO SUCCESSIVO: LAVORARE IN UN AMBIENTE VIRTUALE

 

Poiché il corso partito nel primo semestre dell’anno accademico successivo 2011/2012 presentava caratteristiche molto simili a quello in cui era stata condotta la Ricerca-Azione abbiamo deciso di riproporre sia le Unità di Lavoro che le tecniche suggestopediche già sperimentate l’anno precedente. Durante la Ricerca-Azione era emerso anche quanto gli studenti avessero apprezzato l’utilizzo del computer in classe e quindi abbiamo pensato di sperimentare un ambiente virtuale appositamente creato e costituito da un forum ed un Wiki che gli studenti potessero utilizzare sia durante le lezioni che nel loro tempo libero.

Anche questo corso è durato 40 ore con 2 incontri a settimana di due ore l’uno in orario preserale (18:00-20:00) per un totale di 10 settimane più 2 settimane di sospensione per la pausa esami: 26 ore sono state svolte come di consuetudine con l’ausilio di dispense scritte ed hanno avuto come obiettivo lo sviluppo dell’abilità di produzione orale e la conoscenza degli elementi base della grammatica (valutati nel test finale scritto obbligatorio), le restanti 14 sono state svolte nell’ambiente di lavoro virtuale distribuendole equamente durante tutto il percorso.

Si è pensato infatti che svolgere attività in modalità e-learning avrebbe portato a degli indubbi vantaggi:

 

Condivisione del sapere e collaborazione.

Ogni studente può condividere ciò che sa mettendolo a disposizione dei propri compagni e collaborando attivamente alla soluzione di eventuali problemi. Questo permette al docente di lavorare più agevolmente in classi ad abilità differenziate come quelle dei corsi Erasmus.

 

Sviluppo delle abilità linguistiche4 in modo integrato ed autentico.

L’e-learning offre ai discenti l’opportunità di venire in contatto in modo integrato con diversi tipi di input che possono essere audio, video, scritti, orali, interattivi (chat line, forum) favorendo uno sviluppo autentico non solo delle abilità primarie ma anche di quelle secondarie che prevedono sia la ricezione di un testo (orale o scritto), sia la produzione di un altro testo, che a sua volta può essere orale o scritto (video, webcam, skype, forum, chat line).

 

Tracciabilità del percorso svolto.

In un corso in modalità e-learning sia il docente che lo studente hanno modo di tenere agevolmente traccia dei percorsi svolti e dei risultati ottenuti nei momenti di valutazione, oltre che del livello di soddisfazione in progress. Inoltre lo possono fare in qualunque momento della giornata attraverso un semplice accesso alla rete.

 

Mantenimento dell’attenzione.

La varietà e la novità di questo tipo di input aiutano il mantenimento dell’attenzione sostenuta e sostengono la motivazione perché danno spazio alla dimensione operativa della lingua e perché sono stimolanti a livello cognitivo (caratteristiche fondamentali per un corso che si svolge in orario preserale come quello Erasmus).

 

 

6. 1. CARATTERISTICHE DEI DUE STRUMENTI UTILIZZATI

Dopo diverse ricerche e prove si è scelto di utilizzare il portale ForumFree per creare il forum in cui avrebbero lavorato gli studenti e Google Docs per proporre loro uno strumento Wiki in cui condividere e modificare i documenti.

ForumFree (http://www.forumfree.it/) offre la possibilità di creare un forum online gratuitamente. È possibile sceglierne il nome, crearne l’interfaccia grafica e dividerlo in più sezioni. Gli utenti non registrati possono solo visualizzare le discussioni presenti, mentre quelli registrati possono rispondere alle discussioni presenti e aggiungerne di nuove. Purtroppo, essendo gratuito, non solo compaiono spesso banner pubblicitari ma il sistema invia le pubblicità stesse all’indirizzo email utilizzato per la registrazione.

Google Docs (http://docs.google.com/) è una soluzione web-based gratuita per creare online ed in modo collaborativo documenti, presentazioni, fogli di calcolo e moduli. Un documento realizzato in Google Docs può essere condiviso per lavorare in collaborazione con 200 persone, ma solo dieci utenti possono modificarlo nello stesso momento. I documenti consentono l'inserimento delle immagini, mentre le presentazioni supportano sia le immagini che i video. La dimensione dello spazio di archiviazione non è specificata, ma ogni utente può archiviare al massimo 5.000 documenti di testo e presentazioni e 1.000 fogli di calcolo.

Caratteristica peculiare di Google Docs è la possibilità di scaricarne la versione offline per modificare i documenti quando non si può accedere a internet: in questo modo gli studenti possono lavorarci ovunque, anche in momenti in cui non hanno a disposizione una connessione. Si possono pubblicare tre tipi di documenti:

 

1) documenti pubblicati sul web e che qualunque utente della rete può

visualizzare;

2) documenti che possono essere visualizzati, ma non modificati, dagli utenti che hanno ricevuto il link;

3) documenti che possono essere sia visualizzati che modificati dagli utenti che hanno ricevuto il link.

 

Durante la sperimentazione si è scelto di utilizzare la modalità 2 per i documenti che contenevano le consegne dei compiti da svolgere e la modalità 3 per le presentazioni a cui dovevano lavorare gli studenti. Infine, lo strumento può essere utilizzato con le indicazioni in italiano o in inglese e questo è stato di aiuto agli studenti principianti.

 

 

6.2. OBIETTIVI DELLE ORE SVOLTE NELL’AMBIENTE DI LAVORO VIRTUALE

Prima di iniziare a creare il forum e le attività da far svolgere agli studenti sono stati individuati gli obiettivi da perseguire:

 

Obiettivi area socio-relazionale.

Incoraggiare gli studenti a condividere ciò che sanno e a collaborare attivamente attraverso attività di cooperative learning da svolgere in piccoli gruppi, farli riflettere sul percorso che stanno facendo, renderli consapevoli dei miglioramenti linguistici che possono ottenere durante il corso.

 

Obiettivi area linguistica.

Sviluppare l’abilità di produzione scritta e l’interazione in forma scritta fondamentali per gli studenti in mobilità che devono imparare a prendere appunti durante le lezioni e a redigere relazioni ed esami scritti.

 

Obiettivi area culturale e interculturale.

Proporre attività in cui gli studenti debbano riflettere sulla loro esperienza in Italia, su ciò che vedono, mangiano, leggono ecc. e che favoriscano l’apprendimento di elementi culturali.

 

Quando si è progettato questo percorso di apprendimento in ambiente virtuale si è pensato da subito di non renderlo oggetto di una valutazione formale, non solo perché questa è data, su decisione del Dipartimento di Facoltà, dal test finale scritto atto a valutare le competenze lessicali e grammaticali acquisite dagli studenti, ma soprattutto perché si è pensato di sperimentarlo unicamente con gli obiettivi già esplicitati. Inoltre si è pensato che non fosse appropriato valutare contenuto e forma delle presentazioni elaborate dagli studenti, visto il carattere personale che avrebbero potuto avere (scelte delle immagini, dei video, ecc.).

 

 

7. IL FORUM CREATO E LE SUE ATTIVITÀ

Il forum che è stato creato ed utilizzato in classe si chiama Impariamo navigando (http://impariamonavigando.forumfree.it/) ed è diviso in 5 sezioni:

 

  • Benvenuti, in cui gli studenti si presentano;

  • Il decalogo del buon navigatore, in cui l’insegnante e gli studenti delineano insieme le linee guida;

  • Le nostre attività, in cui gli studenti trovano le attività e gli esercizi da svolgere. Questa sezione è divisa dunque in più discussioni: la presentazioni delle 2 attività, un numero di discussioni pari al numero dei gruppi di lavoro (in questo modo ogni gruppo ha un suo spazio di confronto) più una comune a tutti;

  • Facciamo quattro chiacchiere, in cui gli studenti possono chiacchierare liberamente anche di argomenti che esulano dal corso;

  • News, in cui il docente può inserire informazioni inerenti l’andamento del corso.

 

 

Fig. 2. Home page del forum

 

Sono state progettate due attività che presentassero temi ed obiettivi che questi apprendenti potessero trovare accattivanti e utili per la quotidianità e l'integrazione nel contesto in cui vivevano. Si è deciso anche di fornire diversi input, sfruttando la multimedialità e proponendo loro stimoli sia visivi che uditivi, e di coinvolgerli in attività che potessero incontrare le diverse intelligenze e permettere ad ognuno di sfruttare le proprie abilità. 

 

 

Fig.3. Thread della sezione Le nostre attività

 

Attività 1. Qua e là per Torino e l’Italia

Gli studenti, divisi in piccoli gruppi, hanno dovuto preparare una presentazione in cui inserire brevi testi in italiano, immagini e video significativi per descrivere la loro esperienza a Torino e in Italia. Ogni gruppo ha potuto utilizzato Google Docs come un Wiki e una sezione del forum per potersi confrontare sul lavoro che stava facendo.

La formazione dei gruppi è stata affidata al caso ricorrendo alle tecniche suggestopediche di cui si è già parlato (Ferencich 2010: 91-92).

 

Attività 2. Organizziamo una festa!

Gli studenti, divisi in piccoli gruppi, hanno dovuto preparare la festa di fine corso. Ad ogni gruppo è stato affidato un compito specifico:

 

1) decidere il menù per la festa e crearlo (con piatti italiani e non);

2) scrivere gli inviti;

3) scegliere la musica da portare (italiana e non) e creare una playlist;

4) pensare a tutto quello che sarebbe potuto servire dal punto di vista organizzativo (il numero degli invitati, piatti, bicchieri, ecc.).

 

Hanno utilizzato Google Docs come un Wiki per creare il menù, gli inviti, la playlist e la lista di tutto l’occorrente. Nel forum ogni gruppo ha avuto a propria disposizione sia uno spazio dedicato che uno comune per discutere l’andamento dei preparativi. Per facilitare l’inizio dei lavori e il reperimento delle prime informazioni sono stati suggeriti loro alcuni siti per la parte enogastronomica (http://www.driveauchan.it/, http://www.peck.it/) e alcuni per quella musicale (www.wuz.it, www.mtv.it). Ogni studente ha deciso a quale gruppo appartenere secondo le proprie preferenze.

 

 

7.1. SCANSIONE DELLE ORE SVOLTE IN AMBIENTE VIRTUALE

Le 14 ore svolte nell’ambiente di lavoro virtuale sono state distribuite equamente durante tutto il percorso secondo la seguente scansione:

 

Prime 2 ore /una lezione/

Durante il primo incontro è stato illustrato agli studenti l’utilizzo di entrambi gli strumenti e sono stati raccolti i loro indirizzi email in modo da poter ricevere il link utile a lavorare su Google Docs. Gli studenti hanno quindi provveduto a completare la registrazione al forum, a partecipare alla discussione Il decalogo del buon navigatore e a provare Google Docs per scriverlo. Infine si sono illustrate le varie fasi delle attività e le data di consegna.

 

Primo compito per casa

Gli studenti hanno dovuto rispondere alla discussione Benvenuti.

 

Successive 6 ore /3 lezioni/ + compiti a casa + 2 settimane di pausa

Gli studenti hanno sviluppato l’attività 1.

 

Successive 2 ore /prima lezione immediatamente dopo le 2 settimane di pausa/

Ogni gruppo ha presentato il proprio lavoro e poi hanno condiviso un primo feedback dell’attività e dell’esperienza virtuale.

 

Successive 4 ore /2 lezioni/ prima delle ultime 4 del corso + compiti per casa

Ogni gruppo ha sviluppato l’attività 2.

 

 

8. CONCLUSIONI

L’Utilizzo delle Unità di Lavoro e la sperimentazione dell’ambiente virtuale nel corso dell’anno accademico 2011/2012 non sono stati oggetto di una Ricerca-Azione e pertanto l’unico feedback disponibile sulla valutazione del percorso svolto è stato quello che gli studenti hanno dato alla fine del corso attraverso uno scambio di idee in classe, la compilazione di un questionario di gradimento e naturalmente le presentazioni che hanno creato ed il successo della festa finale.

Entrambe le Unità hanno ricevuto un feedback molto positivo soprattutto per la scelta degli argomenti che hanno incontrato i loro gusti.

Dal punto di vista delle presentazioni elaborate e della festa finale, gli esiti possono definirsi nel complesso positivi: tutti gli studenti hanno portato a termine i compiti assegnati in modo più che soddisfacente ed hanno espresso il proprio gradimento verso entrambe le attività, in quanto le hanno trovate autentiche, divertenti ed utili per conoscere meglio la città in cui vivevano e studiavano. Tuttavia va rilevato il fatto che lo scambio di messaggi all’interno del forum sia stato piuttosto basso: gli studenti hanno infatti ammesso di preferire comunicare tramite sms, email o incontrandosi a casa di un membro del gruppo di lavoro perché lo avevano trovato più immediato.

È quindi evidente che alcune parti del progetto debbano ancora essere migliorate per rispondere meglio alle loro esigenze, in particolare per quanto riguarda appunto l’utilizzo del forum.

 

 

BIBLIOGRAFIA

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1 In questo lavoro seguo la definizione di Unità di Lavoro data da Diadori (2009a: 218-219): “Le nuove realtà di apprendimento delle L2 (in presenza e on-line, secondo una didattica formale e informale) spingono a utilizzare un nuovo modello operativo capace di adattarsi a contesti di apprendimento/insegnamento diversi: l’Unità di Lavoro (UdL), che individua un micropercorso di apprendimento guidato basato sul lavoro condiviso (del docente e degli allievi), determinato dalle scelte progettuali del docente, capace di valorizzare l’apprendimento guidato e di garantire l’accreditamento dei risultati raggiunti […]. Come micropercorso di apprendimento guidato, unitario, in sé concluso, valutabile e accreditabile. L’UdL è da intendersi come iperonimo, che può realizzarsi in un incontro/lezione (I/L), in un’unità didattica (UD), organizzata in più I/L, o in un modulo (M), organizzato in più UD”.

2 Secondo la definizione datane da Balboni (2008: 105-106): “Un’unità d’apprendimento può durare pochi minuti o anche un’ora: è l’unità secondo la quale lo studente percepisce il suo apprendimento: “oggi a scuola abbiamo fatto…, ho imparato a…”; un’unità didattica è invece una tranche linguistico-comunicativa più complessa, realizzata mettendo insieme eventi, atti, espressioni, strutture linguistiche legati da un contesto situazionale. Un’unità didattica dura dalle 6 alle 10 ore, e talvolta anche di più: un’unità di didattica della letteratura (ad esempio, sul Romanticismo) può durare anche mesi, scandita da una serie di unità di apprendimento basate sui singoli testi romantici per giungere ad una sintesi conclusiva sul concetto di “romantico”, sulla sua evoluzione, la sua periodizzazione, ecc. Altrettanto lunghe possono essere certe unità didattiche di microlingua basate su eventi complessi, come un’intera transazione commerciale”.

4 Secondo la descrizione datane da Balboni (2008: 75): “Esiste un modello tradizionale di «quattro abilità», ma in realtà saper comunicare significa saper fare lingua (cioè comprendere, produrre, manipolare testi) in una serie maggiore di «abilità linguistiche», che possiamo raggruppare in questo modo: abilità primarie: ricettive (ascolto, lettura), produttive (monologo, scrittura), interattive (dialogo orale, ma anche su chat line, SMS ed e-mail, sempre più legate al codice orale anziché scritto); abilità secondarie, che combinano in diversa maniera le abilità primarie: riassunto, dettato, raccolta di appunti, parafrasi, traduzione – abilità che prevedono sia la ricezione di un testo che può essere orale o scritto, sia la produzione di un altro testo, che a sua volta può essere orale o scritto”.

 

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