Febbraio 2005 | Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792 Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni |
AUTORI: Luciano Mariani - Graziella Pozzo
TITOLO: Stili, strategie e strumenti nell’apprendimento linguistico
LUOGO: Firenze
EDITORE: La Nuova Italia
ANNO: 2002
PAGINE: 285
Prendendo le mosse dal fatto che ciascuno di noi è, nell’atto di apprendere, diverso dagli altri, quindi unico, gli autori di questo libro tracciano le coordinate per realizzare una didattica metacognitiva, volta a far scoprire tale diversità e valorizzarla al fine di un apprendimento attivo, strategico e autonomo.
Le ricadute positive dell’analisi delle caratteristiche individuali (caratteristiche quali: il profilo delle intelligenze, gli stili di apprendimento, le credenze e gli atteggiamenti, ecc.) vanno ben al di là di un’operazione di autoconsapevolezza, dato che:
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se l’insegnante progetta una didattica varia e integrata, lo studente può apprendere nel modo che gli risulta più congeniale, poggiando sui suoi punti di forza;
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esposto ad altre strategie di apprendimento (quelle dei compagni), lo studente può essere indotto ad adottare comportamenti flessibili in situazioni nuove, dove scegliere modelli di comportamento alternativi a quelli a cui è abituato può risultare strategico;
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ed infine, quale corollario dei due punti precedenti: cogliendo il significato delle strategie messe in atto, lo studente sarà portato a considerare, quali determinanti per il suo successo scolastico, variabili come l’impegno e lo sforzo personale –variabili che discendono dalla sua volontà e non da cause esterne, come per esempio il caso o il contesto. Ne va da sé che maggiore è il senso di autocontrollo, ovvero la percezione di poter incidere positivamente sugli esiti dell’apprendere, maggiori sono le aspettative di successo, e si origina di conseguenza un circolo di reciproco rinforzo.
Nell’intero percorso metacognitivo all’insegnante spetta il ruolo di coordinatore di un progetto di ricerca-azione, i cui protagonisti sono gli alunni: è su di loro che ricade l’operazione di riflettere sulle proprie azioni; per questo la didattica metacognitiva punta alla consapevolezza e al controllo senza trascurare però componenti essenziali per la motivazione intrinseca, quali la significatività e il coinvolgimento.