“Il profilo professionale dell’insegnante di lingua straniera”
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Il contributo di Mariapia Primon inizia con le riflessioni sui concetti di “insegnante nato” e
“insegnante formato” e sottolinea tre aspetti della formazione dell’insegnante di lingua straniera:
competenza comunicativa come obiettivo, scientificità come criterio, didattica delle lingue straniere
come disciplina specialistica nella formazione professionale. Se prima la funzione dell’insegnante
era quella di fornire conoscenze e valutare i discenti, oggi con QCER “si è sancito l’approccio
orientato all’azione, sul saper fare, sullo sviluppo di competenze che veicolano il saper essere e il
saper apprendere, dove si può aggiungere per l’insegnante il saper essere consapevole”. La
politica europea della formazione degli insegnanti si basa sul concetto di formazione continua
dell’insegnante e come afferma l’autrice “imparare le lingue straniere è nel mondo di oggi, in
particolar modo in rapporto all’integrazione europea, un compito che dura tutta la vita, un compito
al quale l’insegnamento di LS nella scuola deve preparare”. Inoltre, l’autrice si sofferma sui luoghi
di apprendimento e nota che come tale, l’aula è un “luogo che determina insieme all’insegnante e
all’apprendente il processo stesso dell’apprendimento” ma anche la lingua che viene appresa. Il
contributo include anche un breve riassunto del Prof. Margiotta delle caratteristiche dell’insegnante
di qualità. Ne fanno parte conoscenza e padronanza dello specifico metodologico ed epistemologico
delle conoscenze e del contenuto dei programmi disciplinari, ma anche dei principi e delle
metodologie di sviluppo del curricolo formativo, competenze didattiche, capacità di riflessione e di
autocriticità, empatia e competenza gestionale.
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