“La didattica delle Fachsprachen ovvero le potenzialità offerte dai corpora per lo studio e la didattica dei linguaggi specialistici”
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Il saggio di Nicoletta Gagliardi prende le mosse da una riflessione sulla linguistica dei corpora. L’Autrice sottolinea come il corpus sia un efficace strumento per l’analisi della lingua, sia per l’uso della lingua comune che per un determinato tipo di Fachsprache, e specifica come un corpus possa aiutare ad acquisire o ampliare le conoscenze in un determinato settore specialistico. N. Gagliardi apre il discorso concentrandosi sull’uso dei corpora nella lingua tedesca accessibili gratuitamente in internet e sulla descrizione dettagliata dell’archivio dell’Institut für deutsche Sprache in Mannheim che comprende alcuni importanti corpora tedeschi. L’Autrice specifica inoltre che registrandosi al progetto COSMAS II è possibile creare un virtuelles Corpus, e passa ad una descrizione del percorso di ricerca in rete. Dopo aver descritto sinteticamente come costruire un corpus evidenziandone le fasi di costruzione, l’Autrice affronta il tema degli usi dei corpora e riflette sull’uso dei corpora per scopi lessicografici, strumenti indispensabili per chi compila dizionari, sulla loro utilità per i sociolinguisti e per gli storici della lingua, sul loro uso per scopi traduttivi, utili sia per un’informazione linguistica sia concettuale, e sul loro uso nell’ambito della didattica e dello studio delle lingue straniere, indicando le possibili implicazioni didattiche. L’Autrice distingue tra due direzioni delle possibili implicazioni didattiche. La prima direzione mira all’individuazione delle parole con la stessa prosodia semantica, la seconda all’identificazione nei linguaggi specialistici dei termini e dei patterns lessicali più frequenti (con gli appositi strumenti si possono creare elenchi di parole e di co-occorrenze, identificare neologismi o metafore, costruire glossari) fino a giungere attraverso l’analisi comparativa di più corpora alle caratteristiche specifiche di determinati generi testuali, offrendo in questo modo una guida alla scrittura. Dopo aver affrontato l’utilità dei corpora bilingui e multilingui e dei corpora paralleli per la traduzione specializzata, N. Gagliardi si sofferma sulla figura dell’insegnante di microlingua, concludendo il saggio con una riflessione che si rifà a P.E. Balboni “il computer non è né bene né male: contiene”.
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