Febbraio 2014 | Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792 Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni |
ABSTRACT
Questo articolo ripercorre il percorso della progettazione di un percorso/format per un corso di italiano LS rivolto a un’utenza russofona di bambini/adolescenti che nel loro Paese frequentano una scuola bilingue. L’elaborato si suddivide in tre parti che hanno un unico comune filo conduttore, l’apprendimento dell’italiano LS in un contesto ludico in cui l’approccio multisensoriale riveste un grande ruolo e in cui la parte fondamentale é quella svolta dal gioco del calcio abbinato all’apprendimento della LS.
Alla cornice teorica di riferimento segue la parte pratica dedicata alla presentazione di alcune attività legate all’uso del corpo e dei sensi per l’apprendimento di specifici obiettivi linguistici; utilizzando un approccio ludico come integrazione alle attività didattiche svolte in aula si vuole favorire un uso spontaneo e creativo della lingua promuovendo la comunicazione in un contesto favorevole e diversificato (il campo di calcio). Le attività proposte sono state pensate per raccogliere dati sugli stili cognitivi e sulle modalità di apprendimento dei partecipanti (attraverso i questionari motivazionali in ingresso e in uscita) ma soprattutto sui punti di forza e di debolezza di un campo estivo che “lega” apprendimento, gioco, divertimento e vacanza.
Per vari motivi legati alla tempistica e all’organizzazione non è stato possibile fare una sperimentazione del percorso ma si ritiene che possa diventare fattibile a breve.
1. INTRODUZIONE: LINGUA E CULTURA
Nel 2009 il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante un incontro con i rappresentanti della comunità italiana e italofona in Lussemburgo ha ribadito e sottolineato il ruolo che l’italiano ricopre nei vari Paesi e l’importanza di continuare a fare ogni sforzo per continuare la sua diffusione e a mantenere il trait d’union tra i nostri connazionali immigrati e il loro Paese di origine. Pur tra tante proposte e impegni l’italiano continua a interpretare i panni della Cenerentola tra le varie lingue europee, forti di una tradizione sociale, culturale e storica, oltre che economica, molto più forte e stabile rispetto a IIC che sono costretti a chiudere per mancanza di fondi e di bilanci sempre più ridotti. Il presente articolo non ha lo scopo di trovare soluzioni alternative a un compito che spetta al governo e a tutte le istituzioni preposte ma vorrebbe proporre la progettazione di un percorso realizzabile e sperimentabile, ovvero, viaggi di istruzione a scopo ludico-multisensoriale per il rinforzo delle competenze pregresse studiate durante l’anno scolastico all’interno di istituzioni scolastiche che credono ancora nel progetto lingua italiana, combinando e rafforzando da una parte l’approccio integrato ludico e multisensoriale, attraverso il gioco del calcio e l’apprendimento-insegnamento di una LS.
Non è una cosa scontata ma per realizzare un progetto del genere è fondamentale la conoscenza a 360° di un popolo e della sua cultura, dei suoi usi e costumi; l’ex Unione Sovietica è un paese talmente complesso e articolato che merita un approfondimento speciale del sistema scolastico ben lontano dal nostro come metodologie e approcci, ma forse meglio organizzato. Proprio per la vastità geografica del Paese si è presa in considerazione solo la situazione a Mosca a maggior ragione poiché il progetto è rivolto a un gruppo di discenti frequentanti la scuola italiana “Italo Calvino”.1
2. ANALISI DEL CONTESTO. IL GIOCO DEL CALCIO E L’UTENZA RUSSOFONA
Per organizzare un progetto come quello che ci si propone è necessaria un’analisi del contesto di riferimento dell’utenza, nel nostro caso un gruppo di adolescenti della scuola media di età compresa tra 10 e i 13 anni che frequentano la scuola italiana paritaria.
In Russia l'italiano sembra rispondere perfettamente ai requisiti della lingua personale adottiva: "la cui scelta è orientata da un complesso di motivazioni personali legate al percorso individuale o familiare, ai legami affettivi, all'interesse professionale, alle preferenze culturali, alla curiosità intellettuale, ecc.". La scelta della scuola di Mosca, oltre al fatto che è l’unica istituzione paritaria nel territorio della Federazione Russa si concilia con una tradizione, oramai secolare di buoni rapporti tra Italia e Russia2 oltre che da un’indagine svolta sul campo con cui si è appurata la voglia e la necessità oltre che il bisogno di viaggi al mare in Italia unendo l’attività sportiva con l’apprendimento della lingua italiana.
3. OBIETTIVI DEL PROGETTO
Cosa si propone di realizzare il progetto? Un campo estivo di una settimana, prorogabile di una seconda, in cui far coniugare e convergere gioco del calcio e apprendimento della LS in cui tutte le attività ludiche e ludiformi abbiano sempre la focalizzazione sul raggiungimento degli obiettivi prefissati in fase di progettazione.
3.1 OBIETTIVI LINGUISTICI ED EXTRA-LINGUISTICI
Nel nostro caso sono relativi alla produzione orale e a quella scritta:
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Parlare, descrivere, raccontare, dialogare
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Ascoltare, comprendere, rielaborare.
Gli obiettivi extra-linguistici3 sono focalizzati sulla formazione del gruppo, sul tutoraggio tra pari, sulla didattica del fare, sui punti di forza del gioco di squadra e sulle potenzialità del gioco del calcio come fattore aggregante.
4. METODOLOGIA
Nelle “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione”, emesse dal Ministero lo scorso 4 settembre, il gioco viene riconosciuto come uno strumento fondamentale per la crescita e l’apprendimento. Testualmente, in questo documento è scritto che:
“Nel gioco, particolarmente in quello simbolico, i bambini si esprimono, raccontano, rielaborano in modo creativo le esperienze personali e sociali. (….....). Nella scuola primaria si potrà utilizzare il gioco, che ha un ruolo cruciale nella comunicazione, nell’educazione al rispetto di regole condivise, nell’elaborazione di strategie adatte a contesti diversi ( ……). Il gioco e lo sport sono, infatti, mediatori e facilitatori di relazioni e “incontri”.
Il confronto continuo di culture diverse significa mappe mentali diverse e categorie mentali diverse che devono trovare punti di convergenza, pur con approcci e modi di vedere la realtà diversa attraverso l’integrazione che deve essere intesa come melting pot o salad bowl, secondo le definizioni in lingua anglosassone entrate nel nostro linguaggio comune. Lavorare con alunni stranieri permette di ampliare i propri orizzonti, di vedere la realtà da punti di vista diversi, significa discutere, confrontarsi, significa scambio anche di informazioni e di racconti di vita. Scopo della futura sperimentazione di questo progetto è anche il ruolo che può avere l’approccio ludico nell’apprendimento di una LS con una classe di studenti monolingue.
5. IL GIOCO DEL CALCIO: MOTIVAZIONI A SUPPORTO
“Il calcio è l'ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è evasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l'unica rimastaci. Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro»5
Sicuramente quando parliamo di gioco di squadra, il pensiero di molti va al gioco del calcio. La metafora calzante in quanto parliamo di un'azione di squadra, collettiva; per dirlo con le parole di Paulo Freire:
“Nessuno libera nessuno, non ci si libera da soli, ci si libera insieme in solidarietà". In questa metafora, l'aspetto "finale", pragmatico, quello che contiene la domanda-chiave per arrivare a rete, è il centravanti. Il resto della squadra, che cos'è? Allora, in questa prospettiva, il focus si sposta "indietro", nel bel mezzo della squadra. L’obiettivo è sempre fare goal ma il goal lo fa la squadra”.
Convinti, come ogni educatore serio è convinto, che l'educazione è un pilastro fondamentale di questa "partita di calcio", useremo il gioco del calcio come collante e come “esperimento”, per il progetto dell’apprendimento della LS6.
Per secoli, stranamente, il calcio è stato considerato la Cenerentola dei giochi di squadra, soprattutto nei Paesi di stampo anglosassone dove prevalevano sport come il cricket o il golf, era definito un gioco da villani o villici ma con il passar del tempo la Cenerentola ha surclassato le “sorellastre” e non c’è Paese europeo ed extra-europeo che non abbia un campionato, fazioni, ultras e tifosi, tanto da far trasformare il calcio da gioco da gioco a fenomeno sociale e sociologico. Pur non sottovalutando la valenza sociologica e sociale del calcio in questo contesto ci preme rilevare le sue peculiarità di gioco di squadra collaborativo e cooperativo, in cui la responsabilità di uno è proporzionale alla responsabilità di gruppo, alla funzione aggregante e formativa ma soprattutto all’utilizzo di questo sport come tecnica per l’apprendimento all’interno di un percorso/progetto di LS a un gruppo di apprendenti russofoni. Prendiamo a prestito le parole di Lini trovate sul suo blog (2011), che ripercorrono un sogno di tanti ragazzini e che si commentano da soli su quello che è stato e continua a essere il ruolo fondamentale del calcio non solo in Italia; queste parole potrebbero essere scritte anche in portoghese, spagnolo, svedese, olandese, brasiliano, ma avrebbero lo stesso afflato e lo stesso sentimento nei confronti di questo gioco tanto amato per alcuni versi, tanto bistrattato e criticato per altri.
“Il calcio è la cosa più intuitiva, esiste una palla nelle strade di tutto il mondo. Che a rincorrerla siano bimbi poveri o ricchi, bianchi, neri, verdi o gialli. La palla ti fa tornare bambino e d’istinto, davanti ad una palla, tutti tirano un calcio, che sia palla di stracci, barattolo, pallone cucito da manine troppo piccole e sfruttate.”
Il gioco del calcio non ha bisogno di grandi strutture di supporto o d’infrastrutture speciali (una spiaggia, una strada, un campetto diventano un campo di gioco, basta che ci siano un rettangolo, due porte, tracciate anche con dei “simboli”, una palla e giocatori entusiasti e disposti a una condivisione di regole); il gioco del calcio come strumento e mezzo ludico per imparare una lingua straniera o seconda al di fuori delle mura di un’aula fredda, all’interno di un gruppo e non in solitudine è la “sfida” che il progetto si propone cercando di realizzare un programma estivo a Palermo destinato a un gruppo di utenti russofoni studenti medi della Scuola Italiana a Mosca7 livello linguistico B1.
6. LA SFIDA
La sfida di questo progetto? Italiano e gioco del calcio, emozione e multisensorialità, regole e divertimento, gruppo e responsabilità.
Per gli studenti la gioia di essere protagonisti di attività costruttive:
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il piacere legato alla fatica (conquista, superamento dell’ostacolo, fiducia. ecc.);
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il piacere dei contenuti e delle relazioni in attività ludiche e serie;
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la scoperta del valore della disciplina indagata in maniera attiva e partecipe;
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la gioia del pensiero.
Per il docente la ricerca di ciò che può rendere l’insegnare un fatto gioioso, divertente, lieto, amabile, si accompagna con la considerazione della situazione contraria: come si sente l’insegnante che non riesce a divertirsi insegnando? Quali i segnali della crisi che scorge su di sé? Come si esce da questa condizione?
Qui, pertanto, si vuole indagare/(ri)scoprire la valenza formativa. prendendo in considerazione non solo il iucunde docere anche il iucunde discere, in quanto le due cose sono strettamente connesse, solo un docente che "prova piacere" in quello che fa ha alunni che "provano piacere" in quello che fanno: l'entusiasmo come la noia, la curiosità intellettuale come l'adagiarsi nella routine, la ricerca come la ripetitività, il dubbio come il dogmatismo sono contagiosi. Cerchiamo di capire meglio il senso di "iucunde". Forse il vero apprendimento presuppone una certa fatica: quella di lasciare il vecchio per il nuovo, quella di acquisire la strumentazione tecnica necessaria a questo nuovo, quella di consolidare le nuove capacità e dunque non sempre c'è giocondità. O forse il iucunde nasce dalla consapevolezza che dopo la fatica ci sarà il premio? che la stessa fatica è un piacere perché è una prova che so di poter superare? e se noi adulti lo sappiamo perché ne abbiamo fatto esperienza, abbiamo creato le condizioni perché anche i ragazzi facciano questa esperienza? qualsiasi attività, dato che parliamo di formazione, deve in qualche modo far parte di un progetto pedagogico, ma forse il termine libero significa che la stessa cosa la si può fare in mille modi diversi e che sta alla professionalità del docente far sì che ogni alunno la possa fare nel modo a lui più congeniale per fare quell'esperienza esaltante che è superare un ostacolo con le proprie forze e quindi mettere in atto un circolo virtuoso che rafforza la fiducia in sé e la motivazione.
7. PROGETTAZIONE E BUDGET
Per poter arrivare alla bozza di progetto 8 è stato importante seguire degli step ben precisi di seguito dettagliati:9contattando gli sponsor, coinvolgendo i partner e l’agenzia viaggi che fa capo alla struttura prescelta per la sua offerta e per l’ambiente adatto e adattabile a un progetto simile.
Idea |
Bozza |
Obiettivi |
Attivazione Contatti Analisi del contesto |
Documento di stesura Progetto Cosa vogliamo offrire?
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Fattibilità
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Pianificazione Piano economico e finanziario Fund raising (finanziatori e partnership) accordi Assicurazione |
Programmazione Scelta del luogo (funzionalità. economicità, capienza, disponibilità, compatibilità con le esigenze del progetto)
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Risorse
Aspetti logistici:
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Pubblicità |
Organi di informazione: comunicazione e marketing |
Modalità |
Esecuzione |
Report |
Risultati attesi e ottenuti |
Budget |
Costi in uscita
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Costi in entrata |
Possibili situazioni di rischio e piani alternativi |
Soluzioni |
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Valutazione |
Relazione e feedback |
Riflessione sul percorso e sul progetto |
8. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO OPERATIVO: CAMPO ESTIVO 2013
Titolo dell’evento: “L’italiano in movimento: come migliorare la lingua italiana giocando e divertendosi in Sicilia”
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Istituzione che organizza l’evento:
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Tipo di evento: campo estivo per l’apprendimento della lingua italiana attraverso il gioco
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Partner:
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Lega calcio sezione giovanile, sezione di Palermo
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Federazione italiana cronometristi sezione Regionale Enna
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Ente bilaterale per il turismo Sicilia /Palermo
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Fiavet Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo
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Associazione genitori accoglienti bambini russi in Sicilia
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Associazione Sicilia-Russia a Palermo
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Sponsor
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Federazione Italiana Cronometristi Comitato Regionale Sicilia
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Squadra Palermo Calcio
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Consolato generale Russo a Palermo
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Target: alunni russofoni di età compresa tra gli 11 e i 13 anni frequentanti la Scuola italiana parificata “Italo Calvino” a Mosca; livello di competenza della lingua italiana B1
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Audience: Amministrazione e Direzione della Scuola, genitori e consiglio di classe, Istituzioni italiane all’estero interessate alla diffusione dell’evento
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Località da definire
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Come fare pubblicità all’evento: attraverso locandine e brochure che saranno inviate alla Scuola, all’Ambasciata, all’IIC di Mosca, alla Società Dante Alighieri di Mosca e ovviamente con i contatti stabiliti con la Scuola “Italo Calvino” che provvederà ad informare tempestivamente i genitori degli studenti e far compilare la scheda informativa e l’adesione all’evento. L’evento avrà rilevanza anche sulle testate giornalistiche locali regionali (ogni anno durante l’estate centinaia di bambini russi vengono accolti da famiglie siciliane per trascorrere le vacanze estive al mare).
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Come far ricordare l’evento: durante la settimana o meglio il venerdì prima della partenza è prevista una visita allo stadio di calcio di Palermo “Renzo Barbera” e un piccolo torneo con i giocatori delle squadre di calcio della Lega Calcio Giovanile. La Lega si impegna a regalare magliette ai partecipanti, mentre uno degli altri sponsor regalerà a ogni bambino una copia del libro di Paolo Rossi “1982! Il mio mitico mondiale”
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Valutazione dell’evento: il sabato prima della partenza ogni bambino in forma del tutto anonima scriverà un pensiero, una frase, un ricordo che inserirà nella scatola dei Ricordi Palermo 2013 (un’attività simile verrà fatta il primo giorno di arrivo sottoforma di desiderio o aspettativa). Sarà cura dell’ente organizzatore ripercorrere i vari momenti del percorso e instaurare un percorso di scambio condivisione con le famiglie e con la Scuola
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Figure previste e staff coinvolto:
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un allenatore della Lega calcio giovanile
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un docente di italiano Ls (che farà anche da addetto stampa per i comunicati da inviare alla Scuola, alle famiglie, ai giornali locali)
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tutor animatori della struttura disponibili anche le attività libere
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assistente di lingua russa dipendente della struttura ospitante
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Gestione: la gestione prettamente organizzativa legata alle prenotazioni sarà svolta da un’agenzia di viaggi
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Assicurazione: compresa nel costo del viaggio
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Numero di partecipanti: Il corso è rivolto sia a ragazzine che ragazzine (numero massimo di partecipanti 14)
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Materiali: quaderni, penne, cappellini e magliette saranno offerti dagli sponsor
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Volo in classe economica con hostess accompagnatrice sia all’andata che al ritorno
9. PROGRAMMA DELLA SETTIMANA DEL CAMPO ESTIVO “L’ITALIANO IN MOVIMENTO”
Giorno |
Attività della mattina |
Pranzo |
Attività del pomeriggio |
Attività della serata |
Venerdì Arrivo in aeroporto, assistenza e transfer nella struttura ricettiva e sistemazione nelle camere |
Giro della struttura Attività libera in piscina o nei campi di giochi con gli animatori |
Pranzo presso la struttura |
Presentazione La mia carta di identità e desiderata e aspettative Questionario motivazionale |
Cena |
Sabato Colazione Dalle 9.30 alle 12.30 Lezione in classe
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Attività varie Prepariamo un’intervista agli altri calciatori. Conosciamo la storia del Palermo calcio? Testo semplificato da http://www.la-maglia-rosanero.com/lastoriadelpalermo.htm
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Pranzo a sacco |
Autobiografia linguistica: attività di metariflessione e raccolta delle abitudini degli studenti
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Cena Proiezione del documentario-“Sfide Mondiali 1982” 10 La visione del documentario servirà in classe per l’attività di produzione scritta “Telecronaca in differita” |
Domenica Colazione |
Gita di mezza giornata in una località siciliana Uso della canzone sul pullman come momento di aggregazione |
Pranzo a sacco |
Partenza per lo stadio “R: Barbera” Uso della canzone sul pullman come momento di aggregazione
Incontro con le squadre giovanili e breve torneo |
Cena e incontro con i dirigenti della Lega Calcio e i giocatori e il Presidente della FICR Scambio di regali Magliette e libri |
Lunedì Dalle 9.30 alle 12.30 Lezione in classe
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Attività varie Tondo, rotondo, quadrato Attività sull’uso degli aggettivi. |
Pranzo |
Dalle 16.30 alle 18. 30 attività in campo e pomeriggio libero |
Cena Visione della partita amichevole a Zurigo 2012 Italia Russia 1-3 valida per le qualificazioni ai Campionati europei11 |
Martedì Dalle 9.30 alle 12.30 Lezione in classe
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Attività varie Giocajouer L’attività consiste nell’associare verbi di movimento del lessico del calcio ad azioni del corpo. |
Pranzo |
Dalle 16.30 alle 18. 30 attività in campo e pomeriggio libero |
Cena Visione del film “Sognando Beckam” |
Mercoledì Dalle 9.30 alle 12.30 Lezione in classe
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Attività varie “L’orso di Poitiers”12
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Pranzo |
Pomeriggio libero |
Cena Visione del film “Italia-Germania 4-3 |
Giovedì Colazione e Dalle 9.30 alle 12.30 Lezione in classe |
Attività varie Lavoriamo al testo “La telecronaca in differita” |
Pranzo |
Attività in campo “La telecronaca in differita” |
Cena La scatola dei Ricordi Questionario motivazionale in uscita. |
10. LE ATTIVITÀ PROPOSTE
Come già accennato il campo è stato progettato in momenti ben distinti, ma al tempo stesso legati tra di loro da un filo comune, ovvero, il calcio in tutte le sue manifestazioni, ma si è cercato anche di focalizzare particolarmente la formazione del gruppo, il rispetto e la condivisione delle regole (sia in classe sia in campo), la funzione della leadership condivisa, l’alternarsi di ruoli e compiti (attraverso l’uso delle conte, i giochi di squadra e a tempo, ecc). Tutte le attività sono state pensate e correlate in maniera tale che quello di cui si discute durante le lezioni al mattino abbia una relazione con le attività ludiche che si svolgono in campo e viceversa e lo stesso dicasi per i film o i documentari che si guardano la sera che saranno parte delle produzioni libere orali del mattino. I risultati attesi non sono legati solo agli obiettivi linguistici ma anche a quelli culturali, extraculturali considerando la tipologia di una classe di LS monolingue con studenti che probabilmente si conoscono già o addirittura frequentano la stessa classe. Per una scelta di chi scrive il numero dei partecipanti è minimo, 14 partecipanti, in modo da avere due squadre da 5 elementi a turno, un arbitro, un vice-allenatore che affianca l’allenatore ufficiale e 2 guardalinee13. Fondamentali per la parte relativa alla sperimentazione futura sono i questionari motivazionali (uno da somministrare il primo giorno e il secondo per l’ultimo giorno) che saranno una fonte d’informazioni preziose sia sull’andamento del corso sia sulla modalità di lavoro classe/campo e i punti di forza e di debolezza di una vacanza-studio progettata in questa modalità.
Di seguito alcune delle attività proposte.
ATTIVITÀ 1
La mia carta di identità
Scheda dati personali studente (primo giorno di lezione; la scheda servirà per la presentazione del gruppo e l’attività dell’intervista a due e della condivisione in plenaria).
Nome e cognome |
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Luogo di nascita |
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Data di nascita |
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Peso |
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Altezza |
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Nazionalità |
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Classe frequentata |
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Lingue straniere conosciute |
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Cibo preferito |
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Una cosa che hanno in comune Italia e Russia |
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Una parola della lingua italiana che ti piace di più |
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La squadra di calcio che tifi/segui italiana e/o russa |
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Qual è il calciatore italiano e/o russo che ti piace e perché |
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Quello che ti aspetti da questo corso e da questo viaggio |
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ATTIVITÀ 2
La telecronaca in differita
Dall’esigenza di rinforzare la comprensione e la produzione orale nasce questo gioco in due il gruppo si divide in due squadre, una che a turno legge un brano e l’altra che esegue le azioni. Con questa modalità si possono prendere appunti prima (durante la visione della partita vista la sera prima) e ampliare il lessico riguardante i verbi di movimento e i verbi legati alla microlingua calcistica. Un’attività di questo genere permette ai bambini di fare attenzione alla lettura e all’esecuzione dell’azione-verbo, grazie anche al sano senso di competizione tra le squadre e di condivisione e complicità tra i membri della stessa squadra.
Conduttore |
Docente di italiano LS/ allenatore |
Destinatari (numero e livello) |
L’attività è rivolta ai 14 studenti del camp, che si suddividono in due squadre da 6 mentre gli altri 4 fanno da giudici. |
Tipo di attività |
La prima parte del lavoro si svolge durante la visione della partita di calcio Italia-Russia e poi la mattina in classe. Si lavora in squadra condividendo la scelta delle azioni più importanti della partita. |
Modelli di riferimento |
Asher TPR Il teatro dell’oppresso di Boal |
Obiettivi generali |
Prendere appunti, leggere, narrare con tono e intonazione, eseguire dei comandi dati. Migliorare la capacità di gestire eventuali conflitti |
Obiettivi linguistici |
Migliorare la capacità di letto-scrittura e di ascolto ed esecuzione. |
Durata |
1 ora in classe e 1 ora in campo circa |
Organizzazione dello spazio |
L’attività si svolgerà in campo, uno spazio vuoto molto ampio dove i bambini dovranno correre e mimare le azioni che l’altro gruppo leggerà a turno come se si trattasse della telecronaca di una partita vera e propria. Un gruppo di bambini starà seduto per terra da una parte del campo pronto a leggere, l’altro gruppo eseguirà i comandi e le azioni. Vince la squadra che indovina i verbi e le azioni. |
Strumenti |
Fogli per gli appunti e videocamera per le riprese |
Materiali usati |
Il corpo e la voce. Il testo scritto in classe con le azioni più eclatanti tratte da una delle partire viste in TV. |
Materiali prodotti |
Un filmato a scopo didattico della performance |
Suggerimenti e varianti |
I gruppi si cambiano grazie alle conte in modo che ognuno possa far parte del gruppo che narra e del gruppo che esegue |
Modalità di svolgimento
Durante la visione della partita fermando se necessario il filmato con il telecomando e aiutati dall’allenatore i ragazzi scriveranno tutte le azioni che hanno portato a segnare un goal o azioni eclatanti fatte da un giocatore che non sono andate a buon fine. L’indomani mattina in classe si lavorerà sul lessico e sul significato dei verbi e della microlingua calcistica e si cercherà di scrivere una vera e propria telecronaca.
Durante il pomeriggio in campo, dopo aver organizzato grazie alle conte le due squadre da 6 calciatori a turno, una squadra cercherà di ascoltare la telecronaca e di eseguire le azioni e l’altra cercherà di dare tono, inflessione ed enfasi. Dopo toccherà alla seconda squadra che farà lo stesso.
I due giocatori rimasti fuori dalle squadre faranno da giudici e dovranno decretare quale delle due squadre ha eseguito in maniera migliore le azioni e ha ascoltato ed eseguito tutte le azioni.
Le due squadre si daranno un nome che deve contenere un aggettivo.
L’insegnante spiega sin da subito che vince non solo chi è più veloce, ma anche chi fa meno errori e per questo motivo il gioco verrà filmato e rivisto come alla moviola esattamente come in una tipica trasmissione televisiva sportiva italiana.
ATTIVITÀ 3
“Sulla spiaggia di Ostia”
Si parte da un’attività legata alla comprensione orale, e in questo caso si è scelta la lettura della fiaba di Rodari “Sulla spiaggia di Ostia” tratta dalle Favole al telefono, (dal momento che la fiaba è relativamente lunga, se ne possono utilizzare, volendo, solo alcune parti), dove sono presenti una serie di sostantivi e verbi con consonante doppia e articoli vari sia al singolare che al plurale e davanti a sostantivi irregolari.
In questo caso può essere lo stesso insegnante a leggere, oppure si può utilizzare un Pc portatile su cui la fiaba è stata registrata dall’insegnante e gli alunni possono ascoltarla tutte le volte che vogliono (usando Windows Media Player è possibile stoppare tutte le volte che si vuole e ricominciare). Si può monitorare il livello di comprensione orale anche facendo illustrare la fiaba in itinere o alla fine dell’attività proposta, magari per far rilassare gli alunni e per dare possibilità a tutti di esprimere il proprio stile cognitivo. A questo punto, gli alunni possono iniziare a lavorare in gruppo; ogni gruppo riceve il testo della fiaba e dopo aver riascoltato ancora una volta il brano, si possono dare le modalità di svolgimento da seguire.14 Partendo dall’ipotesi di avere 2 gruppi, un gruppo può iniziare a lavorare su tutte le parole che presentano una doppia consonante (facendo attenzione a distinguere tra verbi e sostantivi e altre parti del discorso), l’altro può preparare una tabella con tutti gli articoli presenti nel testo e i relativi sostantivi che seguono. Nella fase di intergruppo, si può riportare il tutto su un cartellone oppure si può lavorare con il Pc e preparare delle semplici tabelle, da cui far partire la metariflessione sul lavoro e utilizzando anche il metodo induttivo si può arrivare a lavorare a una mappa concettuale, che ricostruisca le regole grammaticali presenti: mappa che si può preparare sia con un semplice cartellone da appendere in classe o utilizzando software specifici la mappa si può stampare e ogni alunno può averne una copia.
Riassumiamo nella seguente tabella l’intera attività:
Obiettivi:
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linguistici, culturali e interculturali
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Materiali e tempi di realizzazione |
computer, libro e fotocopie del testo su cui lavorare, oltre a materiale cartaceo vario. |
Modalità di svolgimento |
lavoro di gruppo e individuale (una parte dell’UdA si svolge in classe, l’altra in campo) |
Ulteriori attività di rinforzo, da somministrare in tempi diversi, possono essere:
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Dettati cloze, (dove mancano gli articoli, per esempio);
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Inventare una frase adatta per ciascuna parola elencata
Cane
canne
Sete
sette
Capello
cappello
Pena
penna
Caro
carro
Sono
sonno
………
3) Completare le parole, inserendo prima una consonante semplice e poi la stessa consonante raddoppiata: es. pa…..a: pala/palla
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mo….e
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re…..e
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ca…..o
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to…. o
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ba….a
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ba….i
-
pa….e
-
ca….e
Per questo esercizio può essere un ottimo strumento anche l’utilizzo del dizionario. Per quanto riguarda gli obiettivi interculturali e culturali questa fiaba è un ottimo spunto da cui partire per parlare di geografia, del mare, di attività legate al tempo libero nei paesi da cui gli alunni provengono e permette di far confronti di usi e costumi tra culture diverse. In ogni caso essendo il linguaggio di Rodari particolare si può provare a semplificare il testo prima di somministrarlo agli alunni, compatibilmente con i livelli di prerequisiti presenti La fiaba, inoltre, può essere utilizzata anche per altre tipologie di esercizi, per esempio, trasformare al presente indicativo i verbi presenti, lavorare sulle forme dei diminuitivi e quant’altro ancora da cui la “fantasia” di ognuno di noi può trarre input e ispirazione. Il gruppo che completa per primo l’esercizio può scegliere la conta da usare per la formazione delle squadre e la definizione di compiti e ruoli e dare inizio al fischio di inizio!
11. CONCLUSIONI
Pier Paolo Pasolini, appassionato e grande giocatore di quel gioco che già anni prima il francese Sartre definiva sinteticamente “una metafora della vita”, scriveva: “Il gioco del calcio è lo sport nazionale per eccellenza non solo in Italia; l'unico che unisce in un comune sentimento di entusiasmo e partecipazione tutte le fasce sociali e che riesce a tenere desta l'attenzione ben prima e ben dopo l'ora e mezza di durata della partita. Che sia il mezzo televisivo o la visione diretta a comunicare le immagini del gioco, l'eccitazione del pubblico si mantiene sempre a un livello molto alto e la tensione quasi mai si acquieta con la fine del gioco ma lo trascende e ha modo di scaricarsi nelle strade cittadine, coinvolgendo anche chi l'incontro agonistico non l'ha seguito. È un gioco che, proiettato oltre gli stadi ufficiali, si reinventa quotidianamente nelle migliaia di campi sportivi più o meno improvvisati, nelle scuole e nei cortili delle case, ovunque si ritrovino un gruppo di ragazzi intorno a un pallone. Registrare questo fenomeno, con spirito di partecipazione, con la serena ottica dell'interesse culturale, con l'acuta indagine della curiosità è la sfida che hanno lanciato, nel tempo, giornalisti, fotografi, sociologi, filosofi, pittori, scultori e anche letterati”.
Di calcio hanno parlato grandi scrittori (da Montale, a Saba, persino Leopardi nel A un vincitore nel pallone, 1821), cantanti ne hanno scritto canzoni (da Rita Pavone nei lontani anni ‘60 ai più contemporanei, Rino Gaetano, De Gregori e Ligabue), il cinema si è occupato di calcio se non come argomento principale ma con la presenza di scene di calcio che affrontano questioni non solo meramente sportive ma sociali, sessiste, multiculturali, ecc. (lunga sarebbe la lista dei film ma basta citare “Fuga per la vittoria” “Sognando Beckam”, “Tre uomini e una gamba”, “Mediterraneo”, “Marrakesh Express, “Italia-Germania 4-3” e tanti altri ancora). Il calcio unisce, il calcio divide, per il calcio si muore, per il calcio, almeno a scadenza determinata (ogni due anni e ogni quattro anni) noi italiani diventiamo “patrioti” e “nazionalisti” e per tutta la durata dei campionati non si sente parlare che di calcio mentre il resto del mondo può attendere; il calcio ha cambiato il nostro modo di parlare “abbiamo vinto” ma “hanno perso”.
Nell’introduzione si è tenuto a precisare che questo progetto era una sorta di sfida vera e propria, come Saba che pensava che il calcio fosse un “fenomeno incomprensibile” “anzi tutti quei tifosi che deliravano o si disperavano seguendo le evoluzioni di una sfera di cuoio lo irritavano; non riusciva a capirne il senso; ma da quel giorno per lui tutto cambiò, dentro quello stadio Saba si sentì perduto, avvolto dal calore della folla”.15
Leggendo e documentandoci per la progettazione dell’evento, abbiamo avuto la certezza che ogni evento va visto da prospettive e punti di vista diversi e da qui è nata l’idea di accettare la sfida di progettare un evento che potesse coniugare la passione per il lavoro d’insegnante d’italiano L2/LS e la passione che accomuna circa il resto del pianeta: il calcio!
Questo articolo non è ovviamente un articolo esaustivo sul calcio ma un tentativo di utilizzare uno degli sport più seguiti al mondo per l’apprendimento di una LS.16
Come già scritto il progetto è sperimentabile ma non sperimentato e come ogni cosa non è perfetto ma perfettibile. Ci si augura che dalla “carta” si possa passare al campo di calcio non solo ma anche per una sperimentazione e una raccolta di dati, come per esempio:
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che valore aggiunto si ha utilizzando uno sport come il calcio per l’apprendimento linguistico?
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aumenta la motivazione degli studenti?
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si possono coinvolgere anche gli studenti meno attivi?
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è possibile utilizzare un progetto simile con apprendenti adulti? (di solito meno propensi alle attività ludiche e al “gioco” nel senso classico del termine)
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quali possono essere i punti di forza e di debolezza di un approccio ludico e al d fuori dei classici luoghi deputati istituzionalmente alla “trasmissione del sapere”?
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1 Dal sito dell’Ambasciata russa a Mosca si possono leggere le seguenti brevi informazioni: “La “Italo Calvino” è l’unica scuola italiana nel territorio della Federazione. La sua offerta formativa spazia dalla scuola dell’infanzia alla terza media. Da quest’anno è costituita la prima classe del liceo scientifico quadriennale estero, per il quale si è in attesa di riconoscimento della parità. Per la sua connotazione di respiro internazionale, grazie ad un percorso che mira a favorire l’integrazione delle due comunità, viene scelta dalle famiglie italiane di Mosca e, in numero sempre crescente, anche da quelle russe, desiderose di avvalersi del nostro approccio educativo, tradizionale nei contenuti ed al contempo moderno nelle applicazioni metodologiche”.
2 Relazioni nate da un evento catastrofico; il terremoto di Messina nel 1908 che ha rafforzato i rapporti tra i due Paesi e le relazioni tra famiglie russe/ucraine e siciliane dopo la catastrofe di Chernobyl e l’accoglienza di bambini da parte di famiglie siciliane durante il periodo estivo.
3 Pur essendo un corso di Ls e la classe monolingue non andrà sottovalutato l’aspetto interculturale e le differenze tra Italia e Russia.
4 Il progetto, pur con le dovute precauzioni e accorgimenti didattici, si può trasformare in un camp di L2 in contesti di giochi e attività differenti (teatro per esempio o altri giochi di squadra).
5 Pier Paolo Pasolini “Il calcio secondo Pier Paolo Pasolini” http://www.storiedicalcio.altervista.org/pasolini_calcio.html
6 Il progetto come si specificherà nelle note di Appendice pur con le dovute cautele può e potrà essere utilizzato per l’apprendimento della L2 e il gioco del calcio sostituito da un altro gioco di squadra.
7 L’età è stata scelta appositamente in quando i ragazzini sono abbastanza autosufficienti e con un buon livello di conoscenza della lingua; l’obiettivo non sarà ancora l’aspetto “competitivo” (nella sua accezione negativa) del gioco calcio ma quello formativo e aggregativo.
8 Parliamo di bozza in quanto il progetto non ha avuto ancora possibilità di essere sperimentato e di poter raccogliere dati utili al processo di valutazione dell’evento in se e della validità del progetto stesso.
9 Alcuni degli step rimangono solo teorici per il punto di cui alla nota sopra.
10 Sarà possibile effettuare uno sconto nel caso in cui alcuni sponsor avranno la possibilità di erogare contributi finanziari e non soltanto in natura (magliette, libri e altro ancora). Il costo è suscettibile di prezzo in base al periodo di prenotazione dei biglietti
11 Alcune delle attività del programma saranno esplicitate meglio da un punto di vista didattico nelle schede in allegato.
12 Il documentario è andato in onda giorno 8 ottobre 2012 su Rai 3 all’interno della trasmissione “Sfide”; il video si trova sul sito della Rai http://www.rai.teche.it
13 L’allenatore aiuterà gli studenti a segnalare e segnare sui quaderni tutte le azioni più importanti della partita che serviranno all’attività “La telecronaca in differita”
14 In questo modo nell’arco della settimana tutti gli studenti avranno modo di ricoprire ruoli e compiti differenti.
15 Da questo momento ci si sposta a lavorare in campo, il pc e i cartelloni possono essere utilizzati anche fuori dall’aula
16 Saba accompagna la figlia a vedere una partita della loro squadra cittadina la Triestina raccontate nelle 5 poesie sul gioco del calcio. Quel primo incontro col calcio è narrato poi in Squadra paesana
17 Come già scritto in precedenza con i dovuti cambiamenti di prospettiva si possono utilizzare altri giochi di squadra in contesti di L2 per laboratori o corsi di prima accoglienza
Tutte le attività proposte sono finalizzate alla pratica della lingua e il programma è progettato per offrire non solo attività di movimento, svago e sport ma strumenti linguistici in situazioni reali per l’implementazione e il rinforzo di competenze linguistiche in parte acquisite durante l’anno scolastico. La didattica sarà ludica e l’approccio multisensoriale. Grazie all’approccio situazionale e all’“imparare facendo” attraverso l’esperienza dello sport4 e dei giochi sarà stimolata la memoria a lungo termine (cfr. Gardner) e favorite e avvantaggiate le intelligenze cinestetiche-motorie che molto spesso nelle aule sono penalizzate a favore di quelle logico-matematiche.