Tradurre le microlingue scientifico-professionali. Riflessioni teoriche e proposte didattiche
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Il volume, ampio ed esauriente, accosta riflessioni sia sulle microlingue e il CLIL, sia sulla teoria e pratica della traduzione, all’interno di un impianto generale in cui vi è sempre attenzione glottodidattica e che, in alcuni dei saggi, è strettamente glottodidattico. I due saggi iniziali orientano con il loro impianto, differente ma complementare, la lettura dell’intero volume: si tratta del contributo di P. Mazzotta sullo sviluppo della competenza traduttiva in ambito microlinguistico (che porta a definire le tappe di un possibile percorso didattico) e del saggio di L. Salmon, che - attraverso riflessioni di linguistica testuale e di traduttologia - fornisce coordinate di riferimento per la didattica della traduzione. Altri saggi raccordano riflessioni sulla traduzione e la didattica delle lingue: quello di P. E. Balboni, ad esempio, è centrato sul ruolo della traduzione sia nella metodologia CLIL che nell’insegnamento delle microlingue; G. Porcelli e A. Di Sparti discutono nei loro contributi il ruolo delle tecnologie nella pratica e nella didattica della traduzione. Dopo questi studi di ambito generale, il volume si articola – senza peraltro perdere in unitarietà – in una serie di applicazioni a singoli ambiti scientifico-professionali, dalla microlingua giuridica a quella aziendale, da quella commerciale a quella socio-sanitaria, con esemplificazioni di problemi traduttivi dalle e verso le diverse lingue – latino, inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo. La riflessione sulla traduzione, sui problemi didattici che essa pone, sul suo ruolo nella didattica non solo delle microlingue scientifico-professionali (si pensi all’importanza che stanno progressivamente assumendo i corsi di laurea in mediazione linguistica e culturale all’interno delle facoltà di lingue, orientate tradizionalmente verso la letteratura e la sua storia), ma anche della lingua “generale” a livelli dal B2 in su, è sempre più diffusa nella letteratura glottodidattica di questi ultimi anni; questo volume si pone quindi come sintesi di quanto si è fatto recentemente ma soprattutto come pietra fondante di un nuovo percorso di riflessione su un’abilità interlinguistica complessa e troppo a lungo trascurata, la traduzione appunto.
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