Giugno 2004 | Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792 Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni |
Obiettivi formativi e didattici
- la conoscenza e la comprensione di alcuni aspetti di altre culture che sono in contatto con la nostra realtà
- l'acquisizione della consapevolezza della pari dignità di altre culture
- il superamento di stereotipi e pregiudizi rispetto alle altre culture
- la ricerca e l'attivazione di potenziali punti di contatto e di comunicazione tra le diversità presenti nella nostra realtà
- la valorizzazione delle culture di appartenenza degli stranieri presenti nel territorio
- la valorizzazione delle realtà marginali, di genere e di età nelle culture analizzate (infanzia, vecchiaia, marginalità)
- la consapevolezza delle problematiche che precedono l'emigrazione
Tempi e modalità
la visione in videocassetta su schermo con videoproiettore dei film proposti, a cadenze quindicinali, o mensili, stabilendo un preciso e concordato cartellone opportunamente pubblicizzato, in orario scolastico. E' importante che la visione non sia interrotta da spiegazioni né appesantita da compiti di analisi e di riflessione che potrebbero disturbare il viaggio emotivo degli spettatori. Quello che conta è che gli allievi siano invitati, prima della visione (quasi sotto forma di gioco), a seguire alcune piste, alcune tracce, a ritrovare alcuni elementi dati come dettagli significativi o immagini-chiave. Dopo la visione si potrà procedere alla riflessione collettiva, organizzando tabelloni che suggeriscano collegamenti analogici, mappe emotive, associazioni di idee…
Scansione temporale per ogni incontro:
- Un incontro di circa un'ora prima della visione del film
- visione collettiva alla presenza del conduttore-esperto
- Un incontro di circa un'ora dopo la visione del film
Un film che potrebbe aprire o chiudere con grande forza d'attualità questo percorso è Cose di questo mondo ( In this world) di Michael Winterbottom, vincitore dell'ultimo festival di Berlino (2003).
Il filo conduttore
Lo spazio in questa prospettiva diventa percorso, viaggio, lotta per l'iniziazione e la formazione, ed è per questo che la scelta cade su film che abbiano come protagonisti bambini, ragazzi, adolescenti, emarginati, in cerca di una via d'uscita, di un' emancipazione.
Se nell'ottica dell'educazione interculturale, la scelta del tema del viaggio assume una particolare rilevanza formativa, con le sue implicazioni di decentramento e di trasformazione attraverso l'incontro con il diverso e l'altrove, è evidente come l'utilizzo del mezzo cinematografico contribuisca, grazie all'immediata evidenza che lo spazio assume nel film ( sia come profilmico, sia come organizzazione dello spazio a livello più propriamente cinematografico, con la messa in quadro, le riprese e il montaggio), al coinvolgimento dello spettatore nelle problematiche della differenza e del cambiamento.
Focalizzare infine l'attenzione degli allievi della scuola di accoglienza su mondi altri, attraverso la visione e l'analisi di film che guardano alla realtà da un altro punto di vista, diventa ancora più importante.