Le tendenze innovative del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue e del Portfolio
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Il saggio raccoglie i contributi presentati dai relatori al XII Convegno ILSA tenutosi a Firenze il 18 ottobre 2003, e rappresenta un valido mezzo per approfondire i documenti del Consiglio D’Europa che tanto hanno rinnovato l’interesse ed il dibattito per le problematiche dell’insegnamento della lingua straniera: il Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue ed il Portfolio europeo delle lingue. Il Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue si pone come uno strumento teorico-operativo destinato a creare una base comune terminologica e concettuale, non metodologica. Tale strumento, illustrando un modello di preparazione linguistica che valorizza la competenza d’uso della lingua in base ad un’ottica pragmatica e sociolinguistica, è utilizzabile per l’elaborazione di manuali di testo, curricoli e certificazioni. il Portfolio europeo delle lingue, invece, si configura come un “contenitore” di informazioni e le attestazioni relative all’apprendimento della lingua, nelle sue manifestazioni ufficiali e non, ma rappresenta un mezzo per stimolare lo studente ad assumersi responsabilità nel proprio percorso formativo e ad autovalutare le proprie competenze.
Il volume presenta interventi di Massimo Maggini, di Massimo Vedovelli,Luciano Mariani, Giuliana Grego Bolli, Marco Cassandro, Rita Gelmi, Carmen Siviero, Lucilla Lo priore, Elisabatta Jafrancesco e Fiorenza Quercioli. Alcuni di questi contributi prendono in esame l’impatto che hanno avuto questi due documenti nel panorama italiano dell’insegnamento delle lingue, ed in particolare viene sottolineato il rischio di impoverimento della ricchezza del pluralismo linguistico e metodologico da parte di M. Vedovelli, la prevalenza dell’aspetto sociopragmatico a discapito di quello strettamente linguistico da parte di Cassandro e Maggini, i cambiamenti lenti e costanti che tali documenti stanno determinando nella didattica delle lingue attualmente da parte di L. Lopriore. I contributi relativi al Portfolio europeo delle lingue sono tesi, in particolare quello di L. Mariani, a sottolineare l’importanza di tale strumento per la riflessione e l’autovalutazione critica delle proprie esperienze formative, favorendo nell’apprendente un processo metacognitivo.
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