Imparare da adulti, insegnare ad adulti le lingue
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Il volume di Begotti risulta una sintesi ragionata e molto approfondita di studi scientifici, di analisi e riflessioni sul tema della formazione e della didattica delle lingue a studenti adulti. Il volume diviso in dieci capitoli tocca i punti fondamentali e imprescindibili di questo tipo di formazione. Numerosi sono gli aspetti focalizzati nei vari capitoli: studi principali sulla formazione in ambito psicologico e pedagogogico, caratteristiche dell'apprendimento in età adulta, formazione in ambito glottodidattico, variabili degli apprendenti, approcci e metodi utilizzati in glottodidattica, glottodidattica umanistico-affettiva e metodologia ludica, ludolinguistica, interazioni, autoapprendimento e valutazione, ruolo dell'insegnante di lingue, offerta formativa per l'insegnamento delle lingue in Italia e all'estero. Il primo capitolo delinea le tappe che caratterizzano la formazione dell'adulto, con riferimenti a concetti di adultità, alla teoria del Life-span, all'ottica di Lifelong e Lifewide Learning. L'ampio panorama teorico illustrato richiama nello specifico studi di Knowles, Rogers, Maslow, Demetrio. L'Autrice indica nel terzo capitolo le caratteristiche del profilo apprendente-adulto, un profilo molto diversificato in relazione a esigenze, aspettative, motivazioni e abilità. ll quarto capitolo è dedicato invece alle variabili che possono influenzare in modo positivo o negativo l'acquisizione delle lingue da parte di adulti motivati, consapevoli delle proprie scelte e orientati a precisi obiettivi formativi e linguistici. Sintetica e dettagliata è la descrizione nel quinto dell'ampia tipologia di approcci e metodi utilizzati in glottodidattica, parte che si chiude con un' interessante riflessione sul ruolo della grammatica. Particolare attenzione è posta nel quinto capitolo alla dimensione della glottodidattica umanistico-affettiva e alla metodologia ludica, in riferimento anche alle indicazioni contenute nel C.E.F.R. Nel settimo capitolo trova ampio spazio la ludolinguistica, declinata secondo il pensiero di Anthony Mollica, e le relative variabili e applicazioni note ad oggi. Particolare rilevanza assumono per l'autrice concetti quali interazione, autoapprendimento e valutazione. Il nono capitolo esamina il ruolo e le le funzioni dell'insegnante, inteso come docente facilitatore, dotato di competenze relazionali e conoscitore degli indicatori di qualità.Un profilo di docente capace di creare e attuare percorsi operativi cerente con i bisogni linguistici dell'apprendente adulto ed efficaci. L'ultimo capitolo elenca e esamina in modo dettagliato l'offerta formativa per l'insegnamento delle lingue in Italia e all'estero “quanto mai differenziata e diramata su tutto il territorio italiano ed europeo”
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