Il metodo suggestopedico
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Questo numero monografico raccoglie una serie di contributi teorici e di esperienze operative relative a uno dei principali metodi della glottodidattica umanistica che, come dice Gianfranco Porcelli nell’introduzione, “non è fantascuola”. In effetti la suggestopedia, che richiede insegnanti specificamene formati, attrezzature particolari ed una forte motivazione da parte degli studenti, può sembrare in molti casi “fantascuola”. In molti contributi di questo numero monografico viene dimostrata l’infondatezza sia delle critiche e dello scetticismo che riguardano questa scuola glottodidattica, sia della presunta inapplicabilità del metodo lozanoviano nei contesti didattici italiani. Finora la diffusione (per quanto scarsissima) della suggestopedia nel nostro Paese era limitata ad alcune esperienze universitarie (di cui riferisce Letizia Vignozzi nel suo saggio), ma in questo numero monografico la Curatrice ha raccolto anche indicazioni sia generali per la scuola italiana sia specifiche per le scuole superiori (nei saggi di Roberta Ferencich) che indicano percorsi applicativi non certo facili ma comunque realisticamente possibili. Un’ampia bibliografia e una sitografia ragionata sul movimento suggestopedico nel mondo chiude il numero e rappresenta un ottimo punto di partenza per chi voglia approfondire le teorie di Lozanov. Il grande pregio di questo numero monografico, in un Paese dove la letteratura specialistica ha quasi completamente tralasciato lo studio della suggestopedia, è quello di dimostrare come non si tratti solo di esperienze collocabili in un mitico “altrove” dove tutto è possibile, ma anche nella nostra tradizione, ovvero nelle realtà scolastiche del nostro Paese.
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