“Tecnologie e formazione alla ricerca della produttività”
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Il saggio fa parte del volume in onore di K. Katerinov (vedi scheda), e come molti saggi di questo festschrift (si confrontino quelli di Balboni, Barni, Cambiaghi, ad esempio) prende come spunto il tema – i modelli comunicativi e pedagogici delle glottotecnologie, in questo caso – ma alla luce di una riflessione epistemologica sulla glottodidattica, “materia multidisciplinare che ha sperimentato ed elaborato molti modelli teorici (…) [la cui] forza deriva dal carattere reticolare e da una natura sostanzialmente relazionale” (p. 102). Come abbiamo già accennato, il saggio di Borello focalizza, con quest’ottica molto attenta alla relazionalità, alla multidisciplinarità e alla reticolarità, il tema dell’uso delle glottotecnologie (ma il discorso si applica a tutte le tecnologie usate nella formazione, non esclusivamente in quella linguistica) Per l’A. la chiave sta nel non considerare separatamente la formazione in rete e quella in presenza, tradizionale, ma nel consentire a internet di divenire “pervasiva” come complemento, non in alternativa, alla formazione vis-à-vis. Per valutare la qualità della formazione on-line e gestire questa pervasività non invasiva, se ci si consente il bisticcio, E. Borello offre una serie di parametri concernenti il livello di complessità della prestazione fornita da internet, la qualità del servizio che viene offerto, l’organizzazione dei vari processi coinvolti. Dopo questi paragrafi dedicati ad una teoria della formazione on-line, la seconda parte del saggio cala le riflessioni teoriche nel contesto della formazione linguistica richiesta dalle aziende, in una realtà in cui il rapporto costi/risultati (la “produttività”) risulta sempre più la linea guida che monopolizza la riflessione, e che rischia di far preferire corsi di lingua puramente on-line solo sulla base di considerazioni di carattere economico. Nello stile, si sente la consuetudine dell’A. al lavoro con aziende e con il mondo dell’economia, ma non si trova alcun compiacimento nell’uso della microlingua economica.
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