“Il sistema Italia e l’italiano come seconda lingua”
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Qual è oggi il ruolo dell’italiano all’interno del panorama linguistico mondiale? Se dal Rinascimento fino all’Ottocento circa lo studio della lingua italiana era spinto quasi unicamente da un interesse di tipo culturale, negli ultimi due secoli si è creata una certa diversificazione nella motivazione, basata anche sullo studio e sul lavoro. Di notevole impatto è il gran numero di immigrati giunti in Italia negli ultimi anni, motivo di trasformazione del nostro Paese in termini di multilinguismo e multiculturalismo. Dagli anni Ottanta in poi l’italiano come lingua seconda è entrata nelle scuole, nelle università e nelle aziende, si è sviluppata un’editoria specializzata, sono state create le prime certificazioni di competenza linguistica con valore internazionale e di competenza glottodidattica di italiano L2. La necessità di far fronte ad un pubblico di migranti sempre più vasto ha portato alla comparsa di molteplici offerte formative per insegnanti di italiano L2: corsi di perfezionamento, master universitari, scuole di specializzazione, dottorati di ricerca; vengono formate figure quali il mediatore culturale, il facilitatore linguistico e l’addetto all’accoglienza dei bambini stranieri in classe. In virtù della ricerca e del lavoro che ha portato allo sviluppo di ruoli così specializzati, è sempre più sentita l’esigenza di attuare una politica di promozione linguistica e culturale che preveda nuove offerte formative per l’italiano sia in Italia che nel mondo, a partire da una attenta analisi del mercato che possa favorire una scelta oculata di nuovi percorsi didattici e nuovi materiali, contemporaneamente ad un necessario riconoscimento ufficiale a livello ministeriale del ruolo del docente di italiano L2 nelle scuole e di un maggior coordinamento delle varie iniziative di formazione e promozione dell’italiano L2 già esistenti.
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