“Formare all’interculturalità: percorsi educativi e buone pratiche per la scuola multietnica”
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L’Autrice propone un percorso di formazione interculturale da attuarsi nella scuola dell’obbligo, a livelli diversi, attingendo a strategie, linee d’azione e pratiche didattiche desunte da sperimentazioni ed esperienze di comprovata validità che, nel loro insieme, costituiscono una “via italiana” verso una scuola in grado di mettere in contatto e far dialogare lingue e culture diverse. Il termine “interculturalità” viene oggi usato in modo ambiguo, generico, spesso anche riduttivo per azioni, interventi e attività che si rivelano inadeguate al carattere permanente che il fenomeno dell’immigrazione ha ormai assunto. Per una formazione dei cittadini plurilingue e interculturale, in linea con le esigenze di una società complessa come la nostra, occorre cercare modelli interpretativi e trasmessivi più rispondenti ai processi di contaminazione linguistico-culturale in atto (p. 71). Tra le molte utili indicazioni metodologiche fornite dall’Autrice per incoraggiare il plurilinguismo a scuola e giungere alla costruzione di un curricolo interculturale comune alle diverse discipline, quella di dare visibilità alle lingue non comunitarie presenti nelle classi, sia con proposte d’insegnamento rivolte a tutti gli studenti sia prevedendo per gli alunni immigrati (soprattutto nelle fasi iniziali di acquisizione dell’italiano L2) l’uso contemporaneo della lingua di origine; quella di rendere trasparente l’influenza che i fattori etnici, culturali e sociali esercitano all’interno dei diversi saperi, in modo da scongiurare il pericolo di banalizzazione delle culture; quella di integrare i contenuti d’insegnamento con dati, concetti, esempi, immagini di diversa provenienza culturale.
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