Aprile 2011  Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792
Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni
“Destination Parma”: architettura, obiettivi e fruizione del progetto di un modulo online per gli studenti stranieri di Greta Bertolotti

ABSTRACT

Il CLA di Parma ha implementato online il modulo “Destination Parma”, contestualizzando e adattando alla realtà locale, quanto già sperimentato dal Centro Linguistico di Sassari. Si tratta di un progetto di Italiano L2/LS che si propone di presentare agli studenti stranieri (principalmente Erasmus) l’Università e la città di Parma prima del loro arrivo in Italia. Il modulo è composto da 6 unità che trattano tematiche legate al territorio parmigiano: l’ateneo (unità 1 e 2), i riti del tempo libero (unità 3 e 4), un esempio dei servizi del comune (unità 5) e la presentazione di un quartiere caratteristico della città (unità 6). L’aspetto didattico principale di questo progetto è sicuramente quello culturale: ogni unità inizia con un video che espone il tema trattato e ha lo scopo di fornire utili indicazioni per l’utente che sia interessato a venire a studiare a Parma, o semplicemente sia incuriosito dalla città. Alla priorità informativa si accompagna però anche quella più propriamente didattica, grazie agli esercizi di comprensione globale del video, di approfondimento sul lessico e di grammatica, presenti in ognuna unità. Per chi non disponesse di un collegamento Internet, è inoltre possibile scaricare gli script delle unità, con le trascrizioni dei video e le soluzioni degli esercizi. Questo contributo illustra con quali obiettivi è nato il progetto e come ne abbiano fruito gli studenti Erasmus arrivati a Parma nell’A.A. 2009-2010.

 

 

 

 

1. IDEAZIONE DEL PROGETTO

 

 

Fig. 1. pagina iniziale

 

Il modulo online di italiano L2/LS Destination Parma è stato ideato per presentare agli studenti stranieri in arrivo (o appena arrivati) all’Università di Parma, l’Ateneo e la città che li ospiterà. Prendendo a modello il progetto sviluppato dal Centro Linguistico di Sassari, il nostro intento è stato quello di completare l’apparato informativo con materiale didattico di supporto, focalizzando tuttavia i contenuti sulla realtà locale. Mentre il lavoro compiuto a Sassari presenta la regione Sardegna, il suo popolo, la sua storia, la musica ecc. e solo in parte l’ateneo, fornendo una panoramica teorica della cultura e della società, Destination Parma vuole far vedere in concreto allo studente com’è l’università, cosa offre, come si vive in città, com’è la sua gente, quali sono i riti del tempo libero, ecc. in modo che al suo arrivo abbia già un po’ di familiarità con l’ambiente circostante. Spesso infatti si tende ad avere un’immagine stereotipata delle città italiane, prendendo a modello per esempio Milano o Roma: è utile quindi mostrare che esiste una realtà più provinciale e a misura d’uomo come quella di Parma e di conseguenza anche del suo Ateneo.

Per costruire Destination Parma nel modo più funzionale possibile, si è cercato di entrare nell’ottica del fruitore, cioè lo studente straniero e in particolare Erasmus, chiedendosi cosa mostrargli della città che lo ospiterà, come presentargli l’ambiente universitario, come motivarlo allo svolgimento delle attività proposte e come legare in modo efficace la presentazione delle informazioni ad un materiale didattico creato ad hoc.

Prima di rispondere a queste domande, bisogna premettere che Destination Parma non nasce con la pretesa di essere un corso esaustivo, ma un modulo on-line da svolgere in autonomia, che pur non permettendo lo stesso approfondimento di un corso in presenza, vuole comunque dare input mirati, attraverso la visione dei video e lo svolgimento degli esercizi. Deve quindi necessariamente essere snello nella struttura e mirato nei contenuti, con un’impostazione chiara e fruibile in autonomia, dato che lo studente è a diretto contatto con il materiale, senza la mediazione dell’insegnante1.

La scelta di creare un corso online e renderlo fruibile a tutti, senza bisogno di password o accreditamenti, incontra la richiesta dello studente odierno che naviga volentieri in internet per cercare le informazioni a lui utili. Il sito dedicato a Destination Parma è facile da trovare nel portale d’Ateneo, essendo ospitato oltre che sulla homepage del Settore Abilità Linguistiche anche nella pagina delle “Relazioni Internazionali” alla voce “Incoming Students”. Una volta entrato in Destination Parma, lo studente non riceverà solo notizie e indicazioni dai video, ma potrà anche svolgere esercizi, che offrono una divertente sfida con se stessi nel mettere alla prova le proprie conoscenze della lingua italiana, in modo anonimo e informale.

È noto che per avere successo un modulo online deve presentarsi con una grafica accattivante e stimolante e avere una fruizione veloce e intuitiva. Ecco perché si è scelto di utilizzare il video come strumento informativo e didattico: esso permette infatti da un lato di fornire numerose informazioni in breve tempo, in modo diretto ed efficace e dall’altra di presentare una situazione comunicativa complessa, con componenti verbali e non verbali, esponendo modelli sociolinguistici reali, aspetti culturali, socio psicologici, fondamentali per la comprensione e l’acquisizione linguistica (Bosc, Malandra 2000: 17). Per quanto riguarda invece gli esercizi didattici, si è cercato di renderli variegati nella struttura2 e stimolanti per la motivazione, per esempio con esercizi ludici (come i cruciverba), usando un approccio induttivo che porti lo studente ad un’autonoma scoperta della lingua.

 

 

2. ANALISI DEL DESTINATARIO: BISOGNI E MOTIVAZIONE

 

Definire i bisogni degli studenti è un’operazione difficile ma necessaria quando si progetta un modulo e deve tener presente le attitudini, la motivazione, la personalità, le aspettative e gli stili d’apprendimento degli studenti stessi (Mezzadri 2001: 16). Quando quest’analisi è fatta per un corso online diviene ancora più complessa, perché i fruitori non sono tangibili, ma solo ipotizzabili.

I destinatari presunti di Destination Parma sono studenti stranieri, per lo più Erasmus, quindi con un’età compresa tra i 21 e i 28 anni, intraprendenti e aperti a conoscere nuove realtà (dal momento che hanno deciso di trascorrere diversi mesi all’estero) e conoscono, vista l’età e la provenienza universitaria, le tecnologie informatiche, internet e ne fanno largo uso. Considerato che i fruitori hanno in generale una competenza linguistica piuttosto bassa, si è scelto di mantenere per tutto il modulo un livello A2/B1.

A livello paradigmatico i contenuti del video sono stati scelti e adattati per rispondere ai bisogni di uno studente che sappia già usare il lessico per usi quotidiani, che a livello grammaticale capisca i verbi al tempo presente e passato indicativo e che sia in grado di seguire un breve video di eloquio a velocità moderata.

Nello scegliere gli argomenti da trattare si è cercato di soddisfare la curiosità e i bisogni dei fruitori: una voce fuori campo fornisce informazioni, dati, aneddoti, accompagnata da immagini che ne integrano il contenuto. Come prima cosa viene presentata l’università, perché è proprio per studiare presso l’ateneo parmense che lo studente ha scelto Parma: vede le varie strutture inserite nel contesto urbano, gli impianti sportivi, il campus, i professori e gli studenti e gli vengono fornite le prime informazioni pratiche sui servizi offerti. Dopo aver familiarizzato con l’ambiente universitario e appreso un po’ di lessico relativo al mondo accademico, lo studente affronta l’unità sul tempo libero e impara a conoscerne i riti e le modalità: un elemento di sicuro interesse per uno studente Erasmus, per il quale l’integrazione con i giovani parmigiani costituisce un obiettivo primario durante il suo soggiorno. Si è ritenuto utile anche far vedere la città dal punto di vista dei servizi che offre, con l’esempio del car sharing, servizio di auto a noleggio a prezzi vantaggiosi per gli studenti, che denota, insieme ad altre iniziative, l’attenzione della città verso il mondo universitario oltre che per l’ambiente. Infine viene presentato uno dei quartieri più tradizionali di Parma, dove gli anziani, gli studenti universitari e anche gli immigrati convivono, dando vita ad una zona molto amata della città. Considerato che i temi che potrebbero essere utili agli studenti Erasmus sono numerosi, queste 6 unità rappresentano l’inizio di un progetto in divenire che potrà essere integrato in futuro con altro materiale.

 

 

Fig. 2. Immagine del Duomo di Parma

 

 

Oltre alle informazioni fornite nei video si è voluto offrire anche la possibilità di fissare i contenuti esposti con esercizi funzionali, che approfondissero il lessico e le strutture grammaticali incontrati nei video stessi, in modo da rafforzare nello studente la motivazione alla base del processo didattico e di apprendimento.

Lo studente che si appresta a frequentare, anche se per un breve periodo, un’università italiana sa che parlare la lingua lo aiuterà ad integrarsi dentro e fuori la vita accademica3, per cui proporre Destination Parma prima della partenza rappresenta uno stimolo per avvicinarsi alla cultura della società ospitante e vederne alcuni meccanismi, che approfondirà in prima persona durante il suo soggiorno.

L’uso del mezzo informatico contribuisce ad aumentare la motivazione del fruitore di Destination Parma, agendo su fattori incentivanti quali l’attrattiva, la velocità, l’interattività: è evidente infatti che un discente nella fascia d’età da noi presa in considerazione, è più propenso ad affrontare esercizi multimediali, percepiti come un divertimento e per questo meno noiosi degli esercizi sui manuali. Il processo di apprendimento avviene con meno sforzo, perché vissuto come esperienza positiva ed inoltre attiva e autodeterminata: lo studente si sente il protagonista della propria strategia, può lavorare secondo i propri ritmi in modo autonomo e responsabile.4

 

 

3. L’ARCHITETTURA DEL MODULO

 

Oltre a voler fornire utili indicazioni pratiche sulla città e l’università, Destination Parma vuole anche essere un mezzo didattico, attraverso il quale lo studente può apprendere e fissare lessico e strutture grammaticali di pratica utilità. Si è deciso di affidarci alle potenzialità del medium video che rende più efficace l’insegnamento della lingua, in quanto permette di integrare due modalità di rappresentazione della realtà (ascoltare e vedere) e fa giungere a una comprensione più piena dei significati, arricchiti di elementi non solo linguistici, ma anche para- ed extralinguistici (Mezzadri 2003: 363). La memorizzazione è inoltre facilitata dall’uso del video, come rivelano i dati secondo cui l’uomo ricorda in assoluto il 20% di ciò che ascolta, il 55% di ciò che vede, l’87% di ciò che contemporaneamente vede e ascolta: i messaggi audiovisivi si ricordano quindi più facilmente dei messaggi solo visivi o solo auditivi (Bosc, Malandra 2000: 35).

 

 

3.1. L’INPUT E L’IMPIANTO DIDATTICO

 

Da un lato l’uso del video e dall’altro quello degli esercizi, che contribuiscono a fissare i contenuti globali e nello specifico lessicali e grammaticali, proposti in un ambiente multimediale, portano ad un risultato efficace dal momento che i dati acquisiti sono abbinati a immagini visive, audio, e ancora all’uso tattile del computer. Si dà inoltre allo studente la possibilità di interagire con lo strumento didattico coinvolgendo più sensi contemporaneamente. Che l’uso simultaneo di più canali sensoriali influisca positivamente sull’acquisizione e memorizzazione delle informazioni, è dimostrato anche dagli studi sulla bimodalità di Danesi (1988 e 1998)5, secondo cui nell’apprendimento della lingua la mente deve essere coinvolta nella sua integralità (da una parte l’emisfero destro, il lato “spontaneo” ed emotivo, che coglie le informazioni nella loro globalità e le sintetizza, ma senza memorizzare i particolari, dall’altra l’emisfero sinistro, cioè la parte “logica” e analitica che riordina, memorizza e regola). Le informazioni rimangono più impresse e perdurano più a lungo nella memoria6 se l’ordine con cui vengono recepite va dall’emisfero di destra a quello di sinistra (principio della direzionalità). La struttura proposta in Destination Parma segue questo percorso: ogni unità inizia con il video, che stimola la percezione visiva, la comprensione del linguaggio metaforico, le attività induttive, il lato sensoriale e contestualizzato (modalità destra), per poi passare a formalizzare l’analisi con gli esercizi strutturali e di riflessione sulla lingua, che coinvolgono la modalità sinistra. (Mezzadri 2001: 21)

L’impianto di Destination Parma tiene presente le indicazioni degli studi sulla bimodalità e direzionalità e li declina sullo schema classico dell’unità didattica. Lo studente parte da una fase di percezione globale, rappresentata dal video, che gli fornisce input complessi e multisensoriali, per poi passare ad esercizi con domande a scelta multipla che lo aiutano a comprendere i contenuti generali. Arriva quindi alla fase di comprensione analitica sull’uso delle strutture grammaticali e lessicali, per finire con una sintesi focalizzata sul reimpiego delle strutture e del lessico.

 

 

3.2. LA TIPOLOGIA DEGLI ESERCIZI

 

Gli esercizi sono stati progettati con Hot Pot, la cui ultima versione permette, diversamente dalle precedenti, di creare automaticamente pagine web interattive, attraverso il sistema integrato The Masher e di pubblicarli online senza l’aiuto di un tecnico, riducendo così i costi di implementazione informatica. Negli esercizi di comprensione globale, creati con JQuiz, lo studente risponde alle domande sul contenuto del video (scelta multipla oppure vero/falso) o ancora, come nell’esercizio dell’unità 5 costruito con JMatch, ricostruire la corretta successione delle sequenze ascoltate. Seguono quindi gli esercizi di riflessione sulla lingua, che consistono in testi cloze (Jcloze), che propongono temi grammaticali contestualizzati agli argomenti del video. Si arriva infine al consolidamento del lessico con i cruciverba (JCross), gli esercizi di scelta multipla (JQuiz) o ad inserimento (JCloze)7.

 

Fig. 3. Uno dei cruciverba creato con JCross

 

 

L’intento di Destination Parma è legato ad un fine ludico-didattico e per questo gli esercizi sono volutamente brevi e semplici da svolgere: il fruitore accede al modulo non perché indirizzato dall’insegnante, ma perché incuriosito dai video ed ha poi spontaneamente deciso di mettere alla prova le proprie conoscenze linguistiche. Gli esercizi sono stati quindi creati prima di tutto per stimolare la motivazione dello studente divertendolo, nella convinzione che in questo modo le nozioni lessicali e grammaticali fornite vengano ben acquisite, anche grazie all’interesse per gli argomenti concreti e contestualizzati.

 

 

4. ASPETTI CULTURALI

 

Destination Parma nasce con l’intento di proporre materiali informativi e didattici che offrano al fruitore esempi della società italiana e in particolare parmigiana. I video proposti infatti presentano immagini e forniscono spiegazioni che rientrano nella sfera della cultura, intesa come l’insieme dei “modelli culturali”, ovvero i modi in cui la società risponde ai suoi bisogni, si organizza e si struttura (Balboni 2002: 65). È attraverso la visione dei video e l’attenta analisi dei particolari ripresi, infatti, che inizia la familiarizzazione con la società parmense8: lo studente osserva l’architettura della città (i palazzi, le vie, le vetrine di negozi, o ancora le aule e gli impianti sportivi universitari, i parchi e le zone verdi) e le persone (come si vestono, come dialogano tra di loro, in che modo interagiscono) e può rendersi conto dell’ambiente che lo accoglierà, magari notando alcuni codici extralinguistici, molto diffusi nell’uso della lingua italiana come la gesticolazione, la perenne presenza del cellulare, il frequente contatto fisico tra due interlocutori ecc. Tutti questi elementi si ritrovano nei video ma non sono affrontati negli esercizi: sviluppare una competenza extralinguistica9 è infatti un processo lungo, che si evolve con il cambiare della società, sempre più multiculturale. Un modulo online non offre lo spazio sufficiente per approfondire l’argomento, ma lo studente curioso può comunque osservare e iniziare a porsi delle domande sulla sfera culturale e sociale (per esempio nell’ambito del tempo libero vissuto dai parmigiani o la vita all’interno degli spazi universitari) e al suo arrivo a Parma potrà verificarle nel suo vissuto quotidiano.

 

Fig. 4. Un esempio di codice extralinguistico presente nel video

 

 

5. PRIMI FEEDBACK DA PARTE DEGLI STUDENTI ERASMUS

 

Essendo Destination Parma pensato soprattutto per favorire una migliore conoscenza del territorio e dell’Ateneo per gli studenti Erasmus, è stato creato un questionario di valutazione per avere la loro opinione sull’efficacia della struttura e dei contenuti proposti. Le domande proposte e i dati rilevati vanno considerati come una prima verifica di un progetto in divenire, per cui il questionario stesso potrà essere modificato a seconda dei temi che si vorranno di volta in volta sondare. Al momento sono presenti 6 domande che chiedono allo studente il suo giudizio sulla chiarezza della struttura nel suo complesso e nello specifico sull’utilità degli esercizi nella comprensione globale dei video e nel fornire ulteriori informazioni pratiche sulla città. Si passa quindi ai bisogni dello studente, per capire se abbia svolto Destination Parma più per ricevere informazioni o per esercitare la lingua oppure entrambe le cose. Le ultime due domande indagano sugli obiettivi del modulo e chiedono allo studente il suo parere riguardo all’importanza che assumono i contenuti pratici e contestualizzati affrontati in Destination Parma per la motivazione personale e per l’acquisizione, dando voce a quello che lo studente stesso ha potuto sperimentare su se stesso. Viene infine chiesto di indicare la nazionalità, in modo da capire se chi risponde alle domande sia effettivamente uno studente Erasmus o meno.

Dalle risposte raccolte fino a marzo 2010 emergono diverse opinioni, a volte contrastanti, ma è soprattutto grazie al confronto diretto con gli studenti Erasmus che frequentano i corsi d’italiano al Settore Abilità Linguistiche, che è stato possibile sentire le loro considerazioni su Destination Parma. Il progetto è stato apprezzato ed è risultato chiaro nella struttura e facile da seguire (un esercizio era ritenuto poco leggibile e grazie a questa utile segnalazione lo abbiamo migliorato). Per quanto riguarda gli esercizi nel loro complesso, questi risultano utili per approfondire la comprensione e per avere informazioni aggiuntive oltre a quelle avute dai video; è stato confermato che lo svolgere esercizi che abbiano argomenti legati ad un interesse personale e che affrontino temi concreti e utili per lo studente, rappresenta uno stimolo e quindi influisce positivamente sulla motivazione e sulla qualità dell’acquisizione. Che lo scopo sia quindi quello informativo o quello didattico, la combinazione di questi due elementi rappresenta sicuramente una strategia vincente che rende lo studente più curioso e ricettivo.

 

 

6. CONCLUSIONE

 

Destination Parma si è rivelato stimolante e arricchente: dal punto di vista della progettazione è un nuovo modo, dinamico e diretto di mettersi in contatto con gli Erasmus, che permette di cimentarsi con programmi multimediali, approfondendo tematiche culturali e di costume, che spesso sono messe in secondo piano nei corsi tradizionali; dal punto di vista degli studenti è un primo incontro istruttivo e divertente con la città che li ospita. La struttura attuale rappresenta però solo la prima traccia di un progetto in divenire, da incrementare con materiale nuovo, avvalendosi anche della collaborazione con l’associazione studentesca che segue gli studenti Erasmus in arrivo a Parma: è fondamentale infatti avvicinarsi il più possibile alla realtà vissuta quotidianamente dagli studenti stessi, perché Destination Parma vuole offrire un ambiente il più possibile ricco di informazioni e stimoli didattici, per andare sempre incontro alle esigenze e ai bisogni degli studenti stranieri.

 

 

BIBLIOGRAFIA

 

ANDORNO C., RIBOTTA P., 1999, Insegnare e imparare la grammatica, Paravia, Torino.

 

BALBONI P. E., 1998, Tecniche didattiche per l’educazione linguistica, Utet, Torino.

 

BALBONI P. E., 2002, Le sfide di Babele. Insegnare le lingue nelle società complesse, Utet, Torino.

 

BOSC F., MALANDRA A., 2000, Il video a lezione, Paravia, Torino.

 

CARDONA M., 2001, Il ruolo della memoria nell'apprendimento delle lingue: una prospettiva glottodidattica, Utet, Torino.

 

CORDA A., MARELLO C. 1999, Insegnare e imparare il lessico, Paravia, Torino.

 

DANESI M., 1998, Il cervello in aula! Neurolinguistica e didattica delle lingue, Guerra, Perugia.

 

MEZZADRI M., 2001, Internet nella didattica dell’italiano: la frontiera presente, Guerra-Soleil, Perugia.

 

MEZZADRI M., 2003, I ferri del mestiere : (auto)formazione per l'insegnante di lingue, Guerra-Soleil, Perugia.

 

PORCELLI G., DOLCI R., 1999, Multimedialità e insegnamenti linguistici: modelli informatici per la scuola, Utet, Torino.

 


 

1 In una dimensione d’apprendimento [basata sulla multimedialità] il discente si trova ad essere il protagonista indiscusso del processo d’apprendimento e per di più un protagonista moderno e tecnologico, in grado di utilizzare gli strumenti informatici in maniera efficace e di collaborare con responsabilità al proprio percorso di formazione. Tutto ciò in funzione della ricerca di un’autonomia critica che possa permettergli di trarre vantaggio da situazioni d’apprendimento non più esclusivamente dirette dal docente, ma frutto […] di momenti di formazione autodiretta (Mezzadri 2001: 16)

2 Per la struttura e le scelte del materiale didattico, vedi il paragrafo 3.

3 Per approfondimenti sul concetto di “motivazione integrativa” (che è alla base del desiderio di integrarsi in una comunità linguistica diversa dalla propria e costituisce un aspetto fondamentale per lo sviluppo della competenza comunicativa, di conseguenza rappresenta il tipo di motivazione più auspicabile) cfr. Cardona 2001: 15.

4 Per approfondimenti sull’autonomia nell’apprendimento cfr. Mezzadri, 2001: 35-36 e Porcelli, Dolci 1999: 32.

5 Appare evidente che la multimedialità è potenzialmente in grado di operare a un elevato livello di bimodalità, in quanto coinvolge simultaneamente: la percezione visiva (immagini fisse e in movimento, caratteri speciali, scritte scorrevoli e artifici vari per la presentazione del testo), la prosodia nell’ascolto di testi orali e i messaggi in senso stretto (Porcelli, Dolci 1999: 16-17).

6 Questo principio si lega anche all’opposizione di Krashen tra acquisizione profonda (intesa come conoscenza organizzata e stabile, che implica l’immagazzinamento dell’input linguistico nella memoria a lungo termine e presuppone l’integrazione profonda dei due emisferi) e apprendimento (destinato ad una durata più effimera, perché rimane nella memoria a breve termine e si basa solo sull’emisfero sinistro) (Balboni 2002: 32)

7 Per approfondimenti sulla realizzazione di esercizi dedicati a grammatica e lessico cfr. Andorno, Ribotta 1999 e Corda, Marello 1999.

8 La formazione linguistica non è solo un percorso inteso a costruire una competenza comunicativa, ma è un’esperienza formativa che abbraccia più piani: per primo quello culturale, dato dall’inscindibilità tra lingua e cultura, che permette di acquisire contenuti legati ai modelli culturali dei paesi in cui si parla la lingua oggetto di studio, alla loro storia e civiltà. (Mezzadri 2003: 4)

9 cioè quel complesso di codici che vengono usati insieme alla lingua per modificare o sottolinearne alcuni significati o, in alcuni casi, in sostituzione della lingua verbale, ovvero la competenza cinesica, prossemica, vestemica, oggettuale (Balboni 2002: 62-63).

 

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