Novembre 2004  Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792
Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni
Rutka, Caon, La lingua in gioco di Paolo Torresan

AUTORE: Fabio Caon - Sonia Rutka
TITOLO: La lingua in gioco
LUOGO: Perugia
EDITORE: Guerra Edizioni
ANNO: 2003

Un argomento che riscuote un costante interesse nei corsi di formazione per insegnanti di lingua che si tengono in Italia e all'estero è la didattica ludica. Se è vero che già nel metodo strutturale anni '50 l'insegnante doveva essere un istrione per edulcorare la pillola del drill, è con la stagione umanistico-affettiva, con la messa in evidenza cioè dei bisogni affettivi e cognitivi del discente, che possiamo parlare a pieno titolo di didattica ludica. Si attua in quel momento un rovesciamento di termini: l'insegnante istrionico sparisce per lasciare spazio agli studenti "impegnati" nel gioco. In effetti, benché fior fiore di psicologi (un nome per tutti: Bion) e di filosofi (un nome per tutti: Huizinga) sono andati sottolineando, per tutto il secolo scorso, l'importanza del gioco nello sviluppo delle abilità sociali e cognitive, i testi scolastici non hanno dimostrato di stare al passo delle riflessioni in corso. Ridotto ad attività puntiforme (lo spazio ricreativo), e talvolta privato di una autentica cura per le dinamiche relazionali, il gioco in didattica si è prestato ad un piacevole paradosso: al leggere le consegne, perfino l'insegnante perde la voglia di giocare!
La direzione imboccata da Caon & Rutka è decisa: non il gioco come parte della lezione, ma la lezione continuamente informata dal gioco e trasformata appunto in un contesto ludico di apprendimento: nel circolo virtuoso tra gioco e lingua, le regole si apprendono attraverso la lingua, e la lingua si perfeziona attraverso il gioco. Un contesto ludico che, come più volte ribadito nella prima parte e dimostrato e applicato nella seconda, non è privilegio ed esclusiva dei bambini, ma diventa elemento metodologico caratterizzante e motivante anche in classi di adolescenti e adulti.
Il loro testo si compone infatti di due parti: la prima, dedicata a una riflessione ad ampio raggio sui contributi teorici che concorrono a definire la didattica ludica -dal Total Physical Response al Costruttivismo, dalla Teoria delle Intelligenze Multiple agli studi sulla motivazione- e la seconda che costituisce una ricca antologia di attività in cui i principi precedentemente esposti prendono forma per essere applicati concretamente in classe, corredati da sintetiche tabelle di presentazione e di materiali didattici direttamente utilizzabili nella pratica di classe. 

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