Aprile 2014  Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792
Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni
Olga Mordente, Roberta Ferroni, Habilidade de leitura em italiano no contexto universitário di Paolo Torresan

CURATRICI Olga Mordente, Roberta Ferroni
TITOLO:Habilidade de leitura em italiano no contexto universitário
CITTÀ: São Paulo
EDITORE: Humanitas
ANNO: 2011

 

Leggere significa mettere in relazione informazioni:

  • la lingua, vale a dire la decodifica segno-significato;

  • il cotesto (o intratesto) vale a dire i rimandi interni al testo, e in particolar modo la relazione di una porzione di testo con ciò che precede e ciò che segue. Il cotesto conferisce, in altre parole, un significato alla singola unità: l’informazione che segue o che precede esercita un’azione immediata sull’ipotesi che ci siamo fatti;

  • il contesto (o extratesto), vale a dire la situazione comunicativa (genere e tipo di testo);

  • la nostra conoscenza del mondo, che potremmo chiamare il pre-testo, inteso come ciò che precede il testo (maggiore è la conoscenza del mondo, più potente sarà l’operazione di tessitura dei significati), vale a dire come cornice cognitiva, ma anche nel senso di causa del nostro approccio al testo: la lettura è spesso ‘mossa’ da bisogni che sorgono all’interno dell’enciclopedia personale e della nostra azione nel mondo;

  • il paratesto (o metatesto), inteso come ciò che sta ‘intorno’ al testo e lo correda (immagini, eventuali commenti, ecc.).

 

Operazione, quindi, tutt’altro che semplice, la mappatura dei significati in cui consiste il fenomeno della lettura può essere condotta, come ben spiega Birello nel saggio oggetto di recensione, secondo velocità diverse che rispondono a obiettivi diversi.

Riprendiamo, a tal proposito uno schema tratto da M. Cardinale, G. Giachino, 1981, La lettura, Zanichelli, Bologna, 122-4 (leggermente adattato). Aggiungiamo sulla sinistra icone di animali a rappresentare, per analogia, i diversi atteggiamenti del lettore (cfr. R. De Beni, F., Pazzaglia, Lettura e metacognizione, Erickson, Trento).

 

 

 

 

TIPO DI LETTURA

 

 

RAGIONI

 

 

STRATEGIE

 

ESPLORATIVA

Scanning

 

(>700 parole al minuto)

Individuareun’informazionecontenuta nel testo

Ispezione rapida

[…].

Non è indispensabile seguire la linearità del testo. Cercare: parola, frase, formula, numero, ecc.

ORIENTATIVA / GLOBALE

Skimming

(400-700 parole al minuto)

Cogliere l’andamento generale del testo perottenere una impressione generale; decidere se e come farne uso

Osservare la sequenza del testo; ricognizione delle parole chiave, inizio di paragrafi

 

INTENSIVA O TRA LE RIGHE

Intensive reading

 

 

Scoprire cosa l’autore intende comunicare; fare un’analisi linguistica del testo; eseguire delle istruzioni

Procedere in modolineare, sequenziale e retroattivo. Individuare elementi (culturali, lessicali, sintattici, argomentativi);strategie inferenziali

LETTURA STUDIO

Receptive reading

Cogliere i rapporti tra le idee; memorizzare e/o rielaborare

Le stesse della lettura intensiva, accompagnate da strategie dievidenziazione(sottolineature) e dirielaborazione(prendere appunti; fare riassunti)

RICREATIVA

Responsive reading

Far uso del testo come suggerimento del pensiero razionale, creativo

Le stesse della lettura studio; è fissato un obiettivo dirielaborazione personale

mediante compiti extratestuali

 

Occorre precisare due cose:

 

  • le velocità possono variare, all’interno di uno stesso testo di lettura, e quindi i diversi modi di leggere possono coesistere.

  • Nella didattica dell’italiano il concetto di scanning a volte è frainteso; si presume si riferisca ad una lettura intensiva. Quando si ‘scannerizza’ un testo lo si scorre rapidamente per cogliere attraverso alcuni elementi (le parole in neretto, le parole in corsivo, numeri, ecc.) le informazioni di cui abbiamo bisogno. Lo scanningnon porta alla comprensione del testo ma a una rapidissima ricerca. Successivamente, se ci si deve concentrare per cercare di evincere l’idea principale o le idee principali, si rallenta il ritmo, e si procede in modalità skimming. Anche in questo caso si tratta una lettura rapida (si ‘salta’ tutto ciò che non si ritiene fondamentale per il nostro scopo). Quindi in sostanza mentre lo scanning riguarda un elemento specifico (per esempio l’orario del treno in un tabellone ferroviario o un numero di telefono in un elenco) lo skimmingè una ‘scrematura’ del testo volta a fornire un giudizio sul fatto che il testo meriti o meno il nostro interesse.

Negli altri livelli, la velocità si riduce e aumenta il processo di concentrazione, alla volta di una analisi più raffinata.

 

Poste queste premesse, il volume curato da Mordente e Ferroni si muove lungo l’asse della varietà di strategie e di questioni didattiche che l’abilità di lettura pone. Sviscera le caratteristiche dei diversi tipi di lettura, nell’ottica di fornire coordinate utili per la strutturazione di corsi di lettura in contesto universitario.

In dettaglio:

 

  • la maggior parte degli interventi si focalizza sulla dimensione della gradualità delle consegne, vale a dire dimicroscaffolding, tale da facilitare processi autoregolativi da parte dello studente (Marilisa Birello; Paolo Torresan, Katia D’Angelo; Gabriela Sadurnì; Roberta Ferroni)

  • un saggio considera un tipo di testo specifico: il testo accademico (Elena Ballarin);

  • un saggio considera l’uso del dizionario (Angela Zucchi);

  • un altro ancora considera un elemento importante della comunicazione insegnante-studente durante la somministrazione/valutazione di task di lettura: le domande di comprensione (Fernanda Ortale).

 

Vale a suggello della collettanea il saggio di Olga Mordente che compie una radiografia delle sottocompetenze che compongono l’abilità di lettura, con esempi specifici legati alla didattica dell’italiano.

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