Settembre 2015 | Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792 Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni |
AUTORE: C. Marcato
TITOLO: Il plurilinguismo
CITTÀ: Bari
EDITORE: Laterza
ANNO: 2012
Il testo si apre, in Premessa, con una nota sulla non evidente, ma presente, ambiguità del termine plurilinguismo per dissiparla poi introducendo il concetto di plurilinguismo come stato naturale dell’essere umano. Sin dalle prime righe quindi il testo si presenta come uno strumento utile alla definizione di concetti e del lessico relativi al tema. Il primo capitolo è dedicato dunque a “Parole e concetti” in cui, partendo dall’esame del plurilinguismo dantesco, si rivisitano le definizioni e le prime occorrenze del termine. Ricorda che in Italia, nell’ambito della linguistica, il termine è usato per primo da Vittore Pisani nel 1962 “Bilinguismo (o meglio plurilinguismo) è la condizione fondamentale di ogni parlante, [...]”. Il percorso di revisione continua affrontando le divergenze fra termini simili come bilinguismo, multilinguismo, mistilinguismo. Il tema successivo è il biplurilinguismo individuale dove sono necessariamente riproposte teorie stabili come acquisizione/apprendimento, le competenze relative al bilinguismo, L1 e L2/LS, le variazioni d’apprendimento, il CLIL e le tipologie di plurilinguismo possibili. L’aspetto sociolinguistico e i concetti ad esso concernenti -bilinguismo territoriale, comunità linguistica o parlante, repertorio linguistico o verbale, varietà di lingua, domino, prestigio - che diversificano i tipi di biplurilinguismo vengono introdotti da un’annotazione sull’uso del termine: “[...] in letteratura la terminologia non sempre è precisa, per cui bilinguismo viene utilizzato per i casi di compresenza di più lingue anche se sono più di due, ovvero plurilinguismo [...]” L’annotazione serve all’autrice per motivare la scelta di conservare la terminologia delle fonti anche quando sarebbe stato corretto riferirsi al plurilinguismo. Bilinguismo pervade anche le pagine in cui si analizzano le alternanze di codici, le enunciazioni mistilingue e tutto ciò che attiene al contatto linguistico, sia personale che sociolinguistico. Il termine plurilinguismo compare a pieno titolo nel capitolo dedicato all’analisi dell’uso che se fa nei documenti ufficiali dell’Unione Europea. Capitolo prezioso che ripercorre dettagliatamente le occorrenze del termine all’interno dei documenti comunitari sulla politica linguistica. Plurilinguismo e neoplurilinguismo è invece un capitolo dedicato all’analisi delle minoranze linguistiche storiche e geografiche in Italia e chiudono il testo le pagine dedicate al plurilinguismo letterario della tradizione italiana.