Settembre 2011 | Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792 Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni |
ABSTRACT
La mia esperienza lavorativa mi ha portato a creare un programma per bambini che si divide in due sessioni di 15 Unità d’Acquisizione (UdA) l’una.
Ogni UdA è di un’ora e mezza. Le attività sono ludiche e si utilizza la canzone, supportata da materiale visivo, ricorrendo anche ad attività cinestetiche.
1. IL BAMBINO E LA LS
Il bambino apprende venendo a contatto con la realtà: è quindi importante stimolarlo con diverse attività in modo da scoprire e mettere alla prova il talento che poi l’individuo cercherà di sviluppare in età adulta.
Ma come fare a risvegliare il desiderio di imparare un’altra lingua in un bambino che ascolta la lingua solamente una volta alla settimana e per un’ora e mezza? La risposta a questa domanda può essere data soltanto dalla famiglia, la quale deve essere coinvolta attivamente in un ambiente culturale al di fuori della scuola. Ci deve essere un continuum tra scuola e ambiente esterno del bambino per far sì che ciò che egli impara a scuola possa avere un riscontro anche al di fuori. Ciò può avvenire coinvolgendo il bambino in attività extrascolastiche organizzate dalla comunità italiana per celebrare feste tradizionali italiane o per semplicemente incontrarsi e scambiare qualche parola in italiano in un contesto rilassante e naturale.
Dal punto di vista linguistico sappiamo che il bambino di 4-6 anni, con una crescita cognitiva definita normale, ha raggiunto una competenza della lingua madre che gli permette di comunicare nella vita quotidiana. È inserito in un ambiente educativo e di istruzione. Utilizza svariati strumenti e linguaggi per comunicare ma non ha ancora completato il suo sviluppo cognitivo e psicologico ed ha precise caratteristiche neurolinguistiche. Il bambino non è un adulto in miniatura ma un essere pensante con caratteristiche cerebrali e psicologiche proprie (Daloiso 2006). Balboni fa notare che in questa fascia di età il processo di lateralizzazione funzionale del cervello è in piena realizzazione (Balboni et al. 2001).
1.1 FONDAZIONE ITALIA
Le Unità d’Acquisizione per classi di bambini in età tra i 4 e i 6 anni sono state da me elaborate e sperimentate nell’ambito della mia attività di insegnante presso Fondazione Italia.
Fondazione Italia è un’organizzazione senza scopo di lucro 501© (3) fondata nel 1998 con lo scopo di promuovere l’insegnamento della lingua e cultura italiana nel territorio del Sud Ovest degli Stati Uniti. L’organizzazione riceve contributi dal governo italiano per promuovere la missione ed è gestita da un consiglio d’amministrazione di membri volontari che hanno esperienza in vari ambiti: insegnamento, filantropia,ingegneria, giurisprudenza ed economia. La fondazione offre corsi per bambini da 1 a 14 anni. I corsi sono offerti principalmente al sabato mattina in luoghi sparsi nel territorio del sud della California. Viene adottato un approccio comunicativo: le docenti sono di madrelingua e insegnano la lingua italiana con giochi, canzoni, movimento, arte, drammatizzazione, per creare un ambiente divertente e appropriato all’età. Studenti in età scolare e che hanno completato un anno d’Italiano ricevono un Attestato di Frequenza riconosciuto dal Ministero degli Affari Esteri.
1.2 CENTRO D’IRVINE, CALIFORNIA
Il Centro utilizza delle aule affittate di un asilo americano. Tutte le aule sono arredate a dimensione di bambino. L’insegnante ha la possibilità di entrare in classe solo al sabato e quindi il materiale deve essere preparato a casa. Le lezioni sono due, di un’ora e mezza ciascuna. La lezione per i bambini italofoni di 4-6 anni, denominati Young Explorer nell’opuscolo pubblicitario, inizia alle 9:00 e termina alle 10:30. Questo primo gruppo comprende o parla la lingua italiana perché ha genitori italiani. La lezione viene svolta totalmente in italiano. Da questo gruppo l’insegnante si aspetta sempre un po’ di più. Alla fine dell’anno si hanno delle brevi conversazioni inerenti al mondo del bambino. Il secondo gruppo dei Young Explorer inizia alle 10:45 e termina alle 12:15. Quest’ultimo gruppo non comprende né parla italiano. L’obiettivo dell’insegnante è di far migliorare la fonetica e di far apprendere loro più vocaboli possibili in un contesto rilassante. L’insegnante parla sempre in italiano ma in questa classe viene concesso il ricorso alla lingua madre per abbassare il filtro affettivo.
2. PROGRAMMA PER BAMBINI DI 4-6 ANNI LS
I destinatari sono una classe di bambini di 4-6 anni di livello prescolare. La lezione è di un’ora e mezza. Poiché in classe non è possibile utilizzare il materiale multimediale l’insegnante porta un registratore, cartelloni, fotocopie, colori e matite. Il corso si prefigge di insegnare al bambino uno spaccato della cultura italiana facendo vedere in classe ogni settimana la cartina geografica e la bandiera italiana aggiungendo un aspetto culturale man mano che si prosegue con le lezioni. La scelta di introdurre a lezione la bandiera italiana è legata al programma del Kindergarten californiano, dove ogni giorno all’inizio delle lezioni si recita il Pledge of the Allegiance guardando la bandiera americana.
La prima sessione ha come obiettivo quello di far imparare i numeri dall’1 al 10, l’alfabeto italiano, le condizioni del tempo e il lessico appropriato delle unità d’acquisizione riferite ad un particolare argomento che viene presentato e cambiato ogni settimana. Nel mese di settembre ci si concentra sui saluti e sugli oggetti scolastici che fanno parte dell’immediato ambiente del bambino. Ad ottobre si continua con la scuola e gli oggetti scolastici, si introducono i colori, le figure geometriche e la festa di Halloween o meglio “ la notte delle streghe”. Nel mese di novembre si inseriscono la casa, il viso, la famiglia. Il cibo viene presentato in concomitanza con la festa del ringraziamento e vengono introdotti alimenti come:
(il tacchino, le patate, il granturco, ma anche il pane, la pasta e la pizza). Nel mese di dicembre vengono introdotti gli animali della foresta, gli animali della fattoria, la festività del Natale e la stagione dell’inverno. In questa occasione viene presentata ai genitori una breve canzoncina natalizia e viene organizzata una festa che coinvolge bambini e genitori. A gennaio si presenta il personaggio della Befana. Una persona travestita da Befana viene a trovare i bambini direttamente a scuola. Nello stesso mese si conclude la prima sessione e nell’ultima lezione si fa un’esibizione di fronte ai genitori di quanto si è imparato, includendovi alcune canzoncine inerenti al tema dell’inverno e delle vacanze invernali.
La seconda sessione è un riepilogo della prima, con degli ampliamenti. Vengono imparati i numeri dall’1 al 30, all’alfabeto scritto e orale si aggiungono le sillabe orali, si prosegue con il vocabolario delle condizioni del tempo, i giorni della settimana e i mesi dell’anno. Durante la seconda sessione si celebrano la festa del papà, il Carnevale, e la festa della mamma.
Ogni lezione inizia con una certa routine. Vengono proposte canzoni di benvenuto, la bandiera italiana, le condizioni del tempo, i giorni della settimana e i numeri, ci si serve di cartelloni per visualizzare il lessico. In fase di warming up vengono mostrate delle flash cards o oggetti contenuti in una borsa definita dall’insegnante “magica”. Il bambino ha la possibilità di essere introdotto al tema. Successivamente vengono proposte attività ludiche per rinforzare l’argomento della settimana, come la tombola, i giochi di memoria, i giochi a squadre. A queste possono seguire attivita’ ulteriori di rinforzo e verifica ( in queste ultime si consegna un “passaporto italiano” sul quale l’insegnante apporta un timbro se il bambino ripete vocaboli imparati durante la lezione.
Prima di concludere la lezione si canta una canzone che includa la frase “Arrivederci al prossimo sabato”.
3. ESEMPIO DI UDA
Qui di seguito presentiamo una Unità di Apprendimento, la quale, dopo una serie di routine linguistiche costanti in varie lezioni, verte sull’ambito lessicale del cibo.
Argomento: il cibo
Obiettivi:
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Formativi: imparare nomi di alimenti; imparare le formule: “ A me piace, a me non piace”.
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Culturali: Un cibo italiano: la pizza.
Livello: prescolare
Materiali: alimenti in plastica, fotocopie, cartelloni, piattini di carta, farina, pomodoro, origano, formaggio, sale, impasto per pizza.
CANZONI DI BENVENUTO
Come abbiamo detto in precedenza all’inizio di ogni lezione vengono proposte una serie di canzoncine che si ripetono ogni settimana. I bambini cantano le canzoncine all’inizio della lezione in modo tale da entrare in sintonia con l’ambiente e i compagni.
Queste sono tre canzoncine ideate per la classe. Ogni canzoncina viene proposta per più lezioni in modo da far apprendere al bambino il nuovo vocabolario.
CANZONE DI BENVENUTO Ciao amici, ciao, ciao, ciao Ciao amici, ciao, ciao, ciao Benvenuti, benvenuti, benvenuti Benvenuti, benvenuti.... “In Italia”. |
BUONGIORNO Buongiorno, buongiorno Ci sa-alutiamo Buongiorno, buongiorno Prima io e poi tu. |
IO DICO CIAO A TE Io dico ciao a te Tu dici ciao a me Lui dice ciao a lei Lei dice ciao a lui Noi ci salutiamo Voi ci salutate E tutti insieme chiediamo come state. Come state? Pubblico: Bene, grazie
Questa canzoncina viene imparata e presentata alla fine della sessione. Il pubblico sono i genitori dei bambini. |
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Dopo i saluti viene introdotta la bandiera. Come accennato in precedenza, si è deciso di fare il rito della bandiera per stare in linea con il programma del Kindergarten californiano, dove all’inizio delle lezioni i bambini si devono alzare, mettere la mano sul cuore rivolti verso la bandiera e recitare il pledge of the Allegiance. Nella lezione d’italiano si è preferito far tenere la bandiera ai bambini, che la devono toccare mentre cantano la canzone, cercando di identificarne i colori con l’aiuto di un cartellone che spiega il significato dei colori attraverso alcuni disegni.
La bandiera italiana È verde, bianca e rossa Il verde è dei prati Dei prati delle pianure Il bianco è la neve La neve delle montagne E il rosso è la salsa1 La salsa che fa la mamma.
(La canzone viene cantata con la melodia di Garibaldi fu ferito) |
Recupero lessicale
Dopo il rito della bandiera si utilizza un telefono giocattolo: un bambino riceve la cornetta del telefono e gli viene chiesto di conversare con l’insegnante. In questa occasione si cerca di far parlare il più possibile il bambino. Si inizia a fare un brainstorming sui vocaboli del cibo. Si chiede ai bambini quali cibi italiani conoscono. La partecipazione è volontaria proprio per non far aumentare il filtro affettivo. L’utilizzo della cornetta del telefono tranquillizza il bambino, che non si sente interpellato in prima persona: il colloquio con l’insegnante avviene in forma giocosa rendendo la situazione meno formale e più rilassata.
Regole di comportamento
Durante la prima lezione viene esposto un cartellone in cui si visualizzano le regole di comportamento da adottare in classe: è importante che gli allievi sappiano fin dall’inizio ciò che l’insegnante si aspetta da loro. L’insegnante, oltre ad esser un’ “amica”, è colei che li guida verso la comprensione di una lingua straniera e i bambini devono sapere che tutte le informazioni saranno in italiano. Nel momento in cui viene presentata l’azione di comportamento corretta o scorretta l’insegnante può mimare e fare mimare l’azione anche agli allievi facendo cenno di sì con la testa per le azioni che si possono fare e no per le azioni che non si possono fare. Il cartellone può essere lasciato in evidenza in modo tale che l’insegnante possa indicare sempre il comportamento scorretto e valorizzare il comportamento corretto.
Che tempo fa?
Durante la prima lezione, l’insegnante pone la domanda e va alla finestra a vedere le condizioni del tempo.
A partire dalla seconda lezione si chiede ad un bambino di andare alla finestra a vedere che tempo fa. Quando ritorna gli viene mostrato un cartellone con le immagini delle previsioni del tempo e gli viene chiesto di indicare l’immagine che meglio descrive le condizioni metereologiche del momento. L’insegnante chiede: “Oggi piove?” indicando l’immagine con la pioggia. I bambini, se non piove, devono rispondere: “No, oggi non piove”, Insegnante: “Oggi c’è il sole?” Bambini: “Si, oggi c’è il sole”. Insegnante: “Oggi, è nuvoloso?” Bambini: “No, oggi non è nuvoloso”.
All’inizio del corso l’insegnante dice la frase e i bambini la ripetono, con il tempo i bambini diventano più indipendenti e viene lasciata a loro la parola.
Le vocali
Si mostra un cartellone con le immagini di un bambino che, a seconda della vocale pronunciata, ha un’apertura della bocca differente. Si canta una canzone per le vocali.
I mesi dell’anno e i giorni della settimana
Dopo l’alfabeto e le vocali, i bambini vengono fatti alzare e si canta la canzone dei mesi dell’anno a ritmo della Macarena. Questa attività viene sempre apprezzata e i bambini si divertono molto. La canzone viene cantata più volte a velocità differenti. Si inizia lentamente e si finisce velocissimi. Solitamente sono i bambini che chiedono di cantarla sempre più veloci. Per i mesi dell’anno sono state ideate anche delle canzoncine molto semplici utilizzando la melodia di Fra Martino Campanaro. Le canzoncine vengono cantate nel mese corrispondente alla lezione. Dopo questo momento ricreativo i bambini vengono fatti sedere e utilizzando un calendario si ripetono insieme i giorni della settimana.
L’ambito lessicale: il cibo
A questo punto è arrivato il momento di focalizzazione lessicale dove si introduce l’argomento della settimana utilizzando la “borsa magica”. L’insegnante chiede cosa c’è nella borsa. All’interno di questa vi sono oggetti di plastica: un pollo, una patata, una pizza, il pane, il granturco. Con l’ausilio di un pupazzo si cerca di attirare l’attenzione verso la borsa. Si chiede ai bambini cosa ci possa essere nella borsa. Il pupazzo, manovrato dall’insegnante, fa uscire lentamente l’oggetto e si ripete più volte il nome dell’oggetto; poi si cede l’oggetto a un bambino che ripete il nome e lo passa al vicino, che fa la stessa cosa. Una volta che gli oggetti sono rientrati nella borsa l’insegnante può vedere se i bambini hanno imparato i nomi degli oggetti estraendoli nuovamente uno alla volta ma questa volta creando un trabocchetto dicendo il nome sbagliato. Si può vedere in questo modo qual è la reazione dei bambini.
Giochi in fase ricreativa (15 minuti)
La struttura dove vengono svolte le lezioni possiede un giardino con parco giochi. Durante la ricreazione i bambini escono e il momento ricreativo, oltre ad essere un’occasione di svago, viene utilizzato per fare dei giochi tutti insieme. Se qualche bambino non vuole partecipare non bisogna forzarlo. I giochi di gruppo più apprezzati durante la ricreazione sono:
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Strega comanda colore
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Uno due tre stella
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Signor alligatore che ore sono?
Attività di fissazione
Ritornati in classe, vengono consegnate delle fotocopie con immagini degli oggetti imparati durante la lezione. Gli allievi devono collegare l’immagine alla parola e ai bambini più grandi si chiede di scriverla. Per la lettera del giorno viene consegnata un’immagine di una parola che inizia con la lettera del giorno e i bambini devono ridisegnarla e scrivere il nome.
Questa attività permette al bambino di memorizzare il nome con l’oggetto. Viene proposto anche il gioco dell’impiccato. L’insegnante utilizza una parola di un oggetto presente sul foglio del bambino. Su una lavagnetta scrive la lettera iniziale e mette tanti trattini quante sono le lettere della parola e scrive la lettera finale. I bambini devono indovinare le lettere mancanti. Al bambino che indovina la parola viene dato un biglietto della lotteria che verrà inserito nel contenitore.
Prima di concludere la lezione si propone un’attività artistica per coinvolgere quasi tutti i sensi. Facciamo insieme la pizza utilizzando gli ingredienti a nostra disposizione.
Congedo
Durante gli ultimi minuti della lezione si può cantare qualche canzone in preparazione del saggio finale e prima di uscire dalla classe si canta la canzoncina “Arrivederci”.
4. CONCLUSIONE
Insegnare una lingua straniera a bambini di età compresa tra i 4 e i 6 anni è un’esperienza gratificante. A differenza dell’adulto, il bambino comunica immediatamente se l’argomento è interessante o noioso. Decisamente insegnare a questa fascia di età richiede energia, creatività, flessibilità e pazienza.
BIBLIOGRAFIA
Balboni, P. E., Coonan C. M., Ricci Garotti, F., 2001, Lingue straniere nella scuola dell’infanzia, Perugia, Guerra.
Daloiso, M., 2006, “Didattica delle Lingue, Psicologia e Neuroscienze: Mondi Paralleli?>”, PsicoLAB,<http://www.psicolab.net>
SITOGRAFIA
FONDAZIONE ITALIA
<http://www.fondazione-italia.org>
California Department of Education
<http://www.cde.ca.gov/be/st/ss/engkindergarten.asp>
Materiale da stampare
<http://www.enchantedlearning.com/home/html>
CANZONI
Garibaldi fu ferito
<http://it.wikisource.org/wiki/Garibaldi_fu_ferito>
Fra Martino Campanaro
<http://www.mamalisa.com/?t=es&p=892&c=120>
1 Per questa fascia di età si è preferito proporre il colore rosso come la “salsa che fa la mamma” invece di proporlo come il “sangue dei soldati”.