Febbraio 2009 | Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792 Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni |
AUTORI: Fabio Caon, Vinicio Ongini
TITOLO: L'intercultura nel pallone. Italiano L2 e integrazione attraverso il calcio
CITTÀ: Roma
EDITORE: Sinnos
ANNO: 2008
Fabio Caon (Università Ca' Foscari Venezia) e Vinicio Ongini (Ministero della Pubblica Istruzione) con il presente lavoro forniscono ai nativi e ai migranti in età scolare, nonché alle agenzie educative uno straordinario strumento per l'apprendimento dell'italiano come lingua seconda ed insieme un utile veicolo d'integrazione sociale.
Vinicio Ongini, autore della prima parte del libro, mette in rilievo come oggi lo sport, il calcio in special modo, possa essere utilizzato come chiave di lettura della globalizzazione ed in particolare come evidenziatore delle pratiche interculturali.
La sua attenzione si pone sulla capacità del calcio di proporsi come ponte fra le culture, ma anche fra le generazioni, nonché come immaginario infantile e rito di passaggio. Di particolare interesse è la proposta dell'album delle figurine come libro interculturale: l'autore riporta la propria esperienza come insegnante in una quarta elementare di Bologna e con dovizia di particolari descrive tale esperienza maturata nel 1986 in coincidenza con il campionato del mondo giocato in Messico.
Come detto, di particolare rilievo è l'album di figurine proposto dalla Panini in quattro lingue: italiano, inglese, tedesco e spagnolo. L'album di figurine si propone quindi come testo facile ma nello stesso tempo complesso e interdisciplinare. L'autore mette infatti in rilievo la presenza di più materie, dall'aritmetica alla geografia e all'araldica. Ovviamente in questa sede non può essere taciuta la dimensione interculturale sulla quale l'autore propone una serie significativa di riflessioni sottolineando le diverse esperienze migratorie. Molto interessante è il vissuto del calciatore nigeriano Oshadogan, nato a Genova, è infatti stato il primo calciatore di colore ad indossare la maglia azzurra nell'under 21. La sua storia è particolarmente significativa, ed opportunamente l'autore la mette in risalto evidenziando le differenze culturali tra il paese d'origine dei genitori ed il paese ospite. Ongini infine propone lo scaffale di calcio interculturale insieme ad una ricca bibliografia a cui le agenzie educative possono attingere per promuovere progetti di socializzazione, integrazione e convivenza interculturale.
Nella seconda parte Fabio Caon (Università Ca' Foscari Venezia) si occupa dell'apprendimento dell'italiano come lingua seconda attraverso il gioco del calcio, evidenziando l'importanza strategica della valorizzazione delle differenze individuali e dell'unità del gruppo come motore per promuovere il successo scolastico. La proposta metodologica di Caon risiede in una impostazione glottodidattica di matrice umanistico-affettiva, comunicativa e costruttivista per Classi ad Abilità Differenziate; al centro del processo didattico risiedono le caratteristiche personali e la qualità delle relazioni.
Dalla lettura del libro, risulta evidente la dimensione olistica dell'apprendimento (Novak, 1998); la sfera cognitiva, emotiva, affettiva e sociale sono parimenti coinvolte; inoltre, essendo il gioco del calcio un'esperienza totalizzante, si presta in modo efficace a tale scopo. L'apprendimento è pure un processo costruttivo e di integrazione: in questo senso l'autore pone in rilievo l'importanza strategica dell'abbinamento parola-movimento per favorire il discente nell'acquisizione di competenze linguistiche promosse attraverso l'esperienza motoria e la conoscenza del contesto ove essa si sviluppa.
L'autore mette tuttavia in guardia il lettore circa l'importanza della qualità dell'apprendimento che risulta essere ampiamente condizionato dalla motivazione: l'interesse, il piacere o il bisogno (Balboni, 2002) rappresentano i fattori interni al soggetto utili ai fini di un apprendimento significativo.
L'originalità del presente lavoro risiede, tra l'altro, nel fatto che il gioco del calcio si pone come ponte fra le culture e si propone come veicolo preferenziale, non solo per l'apprendimento dell'italiano come lingua seconda, ma anche come strumento per porre le base di altre conoscenze (matematica, geometria, anatomia, ecc.). L'intelligente mix che gli autori sono riuscito a mettere insieme (motivazione all'apprendimento, il ruolo delle emozioni, la piacevolezza dello stimolo, la soddisfazione di un bisogno come fondamentale molla motivazionale), e il contributo essenziale delle neuroscienze descritto con dovizia di particolari, dimostrano come lo sport, in particolare il gioco del calcio, si presti a mettere in connessione la glottodidattica con lo sport e l'educazione interculturale.
Un'ulteriore caratteristica determina l'innovatività di questo volume: la sua struttura "aperta". Nell'ultima parte, infatti, i contenuti relativi ad aspetti metodologici sono corredati da dei video visitabili nel sito ww.itals.it alla sezione "materiali per la didattica". Tali video rappresentano la realtà delle sperimentazioni condotte da Caon e dimostrano in maniera evidente le potenzialità dello sport per l'educazione linguistica ed interculturale.
Questo libro, assolutamente innovativo, può dunque rappresentare un importante veicolo di promozione interculturale e di convivenza civile utile non solo ai fini dell'apprendimento dell'italiano come L2, ma anche come strumento di prevenzione della xenofobia e del razzismo.