Aprile 2014 | Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792 Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni |
AUTORI: Paolo Torresan, Francesco della Valle
TITOLO:Il noticing comparativo. La grammatica a partire dall’output
CITTÀ: Monaco
EDITORE: Lincom
ANNO: 2013
Che cosa il noticing sia, è argomento noto: l’inglese to notice ci avvisa che è una attenzione cosciente a elementi linguistici, alla ricerca di regolarità o comunque di pattern simili.
I corrispettivi italiani più usati sono Analisi o Riflessione sulla Lingua, o ancora, se vogliamo, didattica induttiva della grammatica.
Con una ricognizione sistematica e ben impostata, Torresan ci restituisce, nella prima sezione, una sorta di “storia” del noticing, chiarendo quando e chi ha coniato questo termine, quali sono le varietà, come si possono impostare percorsi articolati caratterizzati da noticing.
In particolare, da qui il titolo del libro, Torresan si sofferma a considerare un tipo di noticing che si applica all’output, vale a dire a ciò che l’allievo produce, il noticing comparativo (gap noticing). Lo studente svolge una comparazione ogni qualvolta misura la distanza tra quello che ha prodotto e un testo che vale come modello; il caso più evidente è quello della ricostruzione del testo.
Ed è appunto alla ricostruzione che lo studioso dedica la seconda parte del volume; con un vasto campionario di casi, tra i quali spiccano quelli ripresi dalla tradizione dilitiana (la ricostruzione di conversazione, il puzzle linguistico, ecc.).
La terza sezione è la restituzione di alcune esperienze condotte in terra carioca, con studenti dell’Università dello Stato di Rio de Janeiro:
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la prima attorno a una ennesima classe di attività che si configura come comparazione (posto che lo studente, per esempio, confronti la sua versione con quella di un esperto), la traduzione;
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la seconda con una articolatissima comparazione in cui gli studenti sono stati spinti a mettere una accanto all’altra la versione originale di una canzone di Aleandro Baldi e quella, sempre in italiano, di un cantante brasiliano, Renato Russo. Il fonetista Francesco Della Valle contribuisce, in questo caso, a rilevare le differenze di noticing su tre classi di livello diverso, riguardo alle deviazioni fonetiche di Russo. La tesi che ne deriva è che a maggior il livello di competenza corrisponde un noticing più ricco e una comprensione più profonda dei fenomeni linguistici.
Nel complesso l’opera si presenta compatta, ricca di riferimenti, pronta a corrispondere agli interessi di utenti diversi: lo studioso in generale (1 parte), l’insegnante (2 parte), il ricercatore (3 parte).
A margine, segnaliamo la ripresa e l’approfondimento, da parte di Torresan, del suo modello di progettazione didattica: la lezione come trama. Per chi volesse, una prima definizione dell’idea è abbozzata in un video caricato in rete.