Le feste nei paesi arabi
di Francesca Della Puppa Nei paesi arabi, come in Italia, ci sono sia feste civili sia feste religiose, queste ultime legate alla religione musulmana. Feste civili
La principale festa civile in Marocco si celebra il 3 marzo e si chiama “Festa della Corona”. Questa festa corrisponde sia al giorno in cui è stato incoronato il re Hassan II, sia alla data dell’indipendenza del Marocco dalla Francia (2 marzo 1956). Durante questa festa il re Hassan esce a cavallo tutto vestito di bianco e vengono fatti dei caroselli e delle fantasie a cavallo soprattutto da cavalieri di origine berbera, che si distinguono in questo tipo di arte. Vengono anche organizzati balli e processioni. Sulla parola processione vale la pena di soffermarsi: in Marocco infatti sono molto diffusi i “moussem” ovvero pellegrinaggi alla tomba di uomini pii divenuti celebri per la santità della loro vita. Meta della processione è la “koubba” (mausoleo) e il celebrare questo tipo di pellegrinaggio diventa motivo per organizzare una giornata intera di festa e di folclore. Altra data importante per i marocchini è quella del compleanno del re, giornata in cui si celebra anche la “Festa della Gioventù”. In questa occasione vengono organizzati tornei, sfilate, mostre ed esposizioni, utilizzando anche le scuole. Per continuare il discorso sulle feste civili bisogna ricordare che l’economia del Marocco si basa ancora molto sull’agricoltura e, quindi, il cambiamento di stagione e le fasi e i periodi legati alle colture dei campi influenzano molto la vita dei marocchini. Per questo motivo si trovano feste minori, disseminate durante l’anno, che segnano questi ritmi stagionali e diventano un momento di celebrazione per il buon raccolto e i buoni risultati ottenuti col proprio lavoro. Queste feste non hanno delle date fisse, ma si sa che si tengono in alcuni mesi particolari e, a seconda delle regioni o delle zone, vengono celebrate in giorni diversi; le più diffuse sono in giugno la “Festa delle Ciliegie”, in ottobre la “Festa dei Datteri” e la “Festa del Montone”. Altra manifestazione importante da ricordare è il “Festival Nazionale del Folclore” che si tiene a Marrakech. Questo festival è stato voluto dal governo per mantenere vive tutte quelle tradizioni importanti, legate anche alle feste, tra cui le famose fantasie a cavallo, i canti e le danze popolari. Infine il primo gennaio c’è la festa dell’anno nuovo: in ogni famiglia viene preparato lo “herbel”, chicchi di grano pestati e messi nel latte; questo cibo simboleggia un augurio di abbondanza per l’anno nuovo.
Le feste civili in Tunisia sono numerose e distribuite in tutto l’arco dell’anno. Vogliamo ricordare in particolare il 20 marzo la “festa dell’indipendenza” e il 25 luglio “la festa della repubblica”. Numerosi sono anche i festival, anch’essi distribuiti in tutti i mesi dell’anno e spesso in corrispondenza a prodotti stagionali come il festival dei fiori e degli aranci in aprile oppure quello dei datteri in novembre.
Le feste civili in Egitto sono anch’esse legate ad avvenimenti politici determinanti come per esempio il 23 dicembre “festa della vittoria”. Il 18 giugno si festeggia invece la Repubblica.
Per entrare nel campo delle feste religiose è necessario spendere due parole sul calendario musulmano. I musulmani per numerare gli anni usano partire dalla data dell’Égira, cioè del giorno in cui Maometto fu costretto ad abbandonare la sua città, la Mecca, e a rifugiarsi a Medina. Questo avvenne il 16 luglio del 622 dopo Cristo e il motivo della fuga fu il fatto che Maometto, per le sue predicazioni, cominciava ad essere malvisto dai nobili potenti della Mecca. Ora vediamo dunque quali sono le maggiori feste musulmane: - nel mese di “muharram” (primo mese dell’anno lunare) nel decimo giorno si festeggia la “asura” o “achoura” che è l’inizio dell’anno musulmano; |