Star bene a Babele. Pedagogia della comunicazione e proposte didattiche per la classe multilingue
Autore:
Il testo non è ascrivibile specificamente alla ricerca glottodidattica se non per il fatto che in quasi tutti i saggi il problema dell’insegnamento dell’italiano L2 emerge prepotentemente, anche se viene poi affrontato con una logica pedagogica o, come nel corposo saggio della curatrice, con un approccio multidisciplinare, comunque sempre di orientamento psicopedagogico. Un saggio, sempre di Rita Sidoli, è tuttavia specificamente glottodidattico. Muove da una serie di considerazioni neurolinguistiche e sociolinguistiche per giungere ad una proposta glottodidattica sostanzialmente di carattere esperienziale. La didattica legata all’esperienza di vita è un tratto caratterizzante della ricerca glottodidattica mirata all’insegnamento dell’italiano come lingua seconda; nel saggio della Curatrice si trova una teorizzazione di un impianto, che si articola su tre livelli: da un lato il ruolo dell’insegnante nella comunicazione in classe, dall’altro quello dei compagni, infine quello della famiglia e del contesto di appartenenza. Emerge, sebbene non pienamente formalizzato, anche un tema che in questi anni sta diventando sempre più presente nella ricerca glottodidattica, cioè quello di “ecologia dell’apprendimento” linguistico, soprattutto per quanto concerne la considerazione da dare all’aspetto emozionale, sia a scuola sia in famiglia e nella comunità di appartenenza. Non appare invece condivisibile l’impianto glottodidattico di un saggio in cui si offrono percorsi didattici finalizzati ad un apprendimento decontestualizzato dell’italiano, in quanto sembra essere di fatto la riproposizione di un concetto superato di grammatica.
Keywords: