"Il radiodramma: uno strumento per la didattica"
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Il radiodramma, o teatro radiofonico, è un fenomeno letterario poco studiato. Nella carta stampata i riferimenti al genere o al fenomeno in sé sono praticamente assenti: a volte succede di leggere articoli esaltanti a riguardo di rappresentazioni teatrali che hanno avuto qualche centinaio di spettatori e non si spendono poche righe per parlare di radiodrammi che quotidianamente intrattengono centinaia di migliaia di ascoltatori. Il radiodramma può essere considerato il genere letterario meno valorizzato del secolo scorso. Studiosi, critici letterari, esperti mediatici si sono occupati poco o per niente di questa forma espressiva, quando invece eminenti scrittori hanno prestato la loro penna alla stesura di opere scritte per essere lette e recitate in radio. Va ricordato inoltre che la radio può essere considerata la naturale evoluzione tecnica di quello che era il racconto orale di omeriana memoria: la radio, infatti, è un enorme amplificatore della parola detta e raggiunge migliaia di ascoltatori nel tempo stesso in cui viene trasmessa, letta o recitata. Eminenti scrittori sono famosi per le loro opere e le rappresentazioni teatrali, si pensi ad autori come Samuel Beckett e Bertold Brecht; ma se l’attenzione cade sulla produzione di radiodrammi, si scopre che sia Beckett che Brecht hanno scritto per la radio ed altri autori, tra cui Tom Stoppard, Caryl Churchill Hanif Kureishi, Harold Pinter e Louis MacNiece hanno radici saldamente ancorate alla produzione di radiodrammi. Le applicazioni glottodidattiche del radiodramma sono molteplici e coinvolgono tutte le abilità linguistiche e paralinguistiche dell’apprendente: sarà l’insegnante nella sua veste di regista a dirigere attività e produzioni. Le tecniche didattiche che si possono applicare all’uso del radiodramma in glottodidattica sono praticamente tutte, tra quelle di più immediato utilizzo segnaliamo le tecniche legate alla comprensione orale e scritta quali cloze e riempimento, scelte multiple, griglie, transcodificazioni, a seguire tecniche di ascolto-ripetizione, accoppiamento lingua-immagine, incastro, progettazione di testi, riassunto, ripetizione, simulazione, ecc.
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