Una scuola tante culture. Un percorso di autoformazione interculturale
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Il libro si situa nell’ampio panorama dell’educazione interculturale.
L’educazione interculturale qui viene messa in relazione con la scuola e soprattutto con i saperi che in essa circolano.
Il problema da cui parte l’autrice è se ipotizzare che la scuola sia effettivamente un cardine di trasformazione in grado di tradurre la consapevolezza crescente delle diversità in un progetto intenzionale per educare la società al rispetto delle differenze.
Il piano del libro di sviluppa affrontando prima alcuni tratti caratterizzanti l’educazione interculturale e poi via via presentando che cosa si intenda in campo interculturale per fare ricerca a scuola, le metodologie interculturali e gli stili di apprendimento/insegnamento, i percorsi di didattica interculturale.
Tra i percorsi didattici troviamo presentati alcuni interventi mirati all’insegnamento dell’italiano come lingua seconda. È questa parte del testo che ci mette esplicitamente in contatto con la glottodidattica.
Negli interventi didattici l’autrice espone i tratti problematici più rilevanti nell’insegnamento dell’italiano L2 in contesto scolastico, presenta una sintesi delle indicazioni alcuni ricercatori del Dipartimento di Linguistica dell’Università di Firenze tratte da un’analisi condotta tra il 1993 e il 1995 sull’uso dell’italiano L2 in situazioni di apprendimento scolastico da parte di allievi cinesi e rom.
Vengono toccati argomenti quali l’interlingua, l’analisi degli errori e la correzione, le interferenze linguistiche, il rapporto fra la L1 e la L2 e la distinzione fra competenza comunicativa e competenza linguistica.
In seguito, viene descritto dettagliatamente l’intervento glottodidattico sperimentato in alcune scuole di Firenze affiancato dalle attività svolte e dai supporti didattici utlizzati (schede).
Concludono il testo due appendici: dinamiche relazionali in classi plurietniche e i testi dei racconti utilizzati negli interventi didattici.
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