Novembre 2005  Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792
Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni
Il giornale di classe: un “ambiente” di esercitazione dell'abilità di produzione scritta per l'italiano L2 di Elena Ballarin

ABSTRACT

Saper mettere sulla carta quello che si pensa, è più impegnativo che parlare. È, quindi, necessario offrire strumenti educativi che completino la formazione dello studente e che lo aiutino a usufruire pienamente dell’ambiente di studio e della materia oggetto di studio. Occorre una specifica attenzione didattica al potenziamento dell'abilità della produzione scritta: soprattutto nel caso della L2 la strategia didattica del docente deve soffermarsi sul processo di scrittura, in quanto la competenza comunicativa è ancora in formazione. L'idea di un giornale di classe mostra come questo tipo testuale può diventare ambiente di studio e palestra di esercitazione per l'abilità di produzione scritta.

 

1. L'ATTENZIONE DIDATTICA PER LA PRODUZIONE SCRITTA

Con la diffusione del progetto Erasmus1 tutte le università europee hanno visto arrivare sui banchi dei rispettivi atenei un numero crescente di studenti stranieri che richiedono una preparazione linguistica al fine di poter accedere ai corsi universitari ed essere in grado di sostenere i relativi esami.

L'abilità di produzione scritta riceve un’attenzione e una cura assai differenziate nell'insegnamento delle lingue: si dedica molto tempo, infatti, al lavoro di produzione scritta di tipo esercitativo svolto in classe o nei compiti per casa, ma poco tempo viene dedicato all’attività di costruzione di testi completi e autonomi.

Emerge quindi l’esigenza di offrire strumenti educativi che completino la formazione dello studente e che lo aiutino a usufruire pienamente dell’ambiente di studio e della materia oggetto di studio. I corsi di lingua e l'ambiente esterno sono “i luoghi” nei quali i discenti maturano la propria competenza comunicativa in L2. Tuttavia, soprattutto nel caso degli studenti del progetto Erasmus, ma anche nel caso degli studenti lavoratori, occorre una specifica attenzione didattica al potenziamento dell'abilità della produzione scritta.
Nella prassi educativa, di solito, si tende a concentrarsi sulla creazione del prodotto scritto, soprattutto ai fini della valutazione. Tuttavia, nel caso della L2, l'attenzione del docente deve soffermarsi sul processo di scrittura, in quanto la competenza comunicativa è ancora in formazione. Il docente deve, dunque, optare per efficaci tecniche didattiche e deve anche selezionare le tipologie testuali che devono essere coerenti con il livello linguistico del discente. Sussistono, inoltre, alcune differenze importanti tra LS e L2 che il docente deve considerare e che sono sintetizzate in questa tabella.

 


LS

L2

Si studia in un paese straniero

Si studia nel paese dove si parla

Si possono ricevere input dalla famiglia (lingua etnica)

Si ricevono input dalla scuola

Si ricevono input dalla scuola

Si ricevono input dall'esterno

Non si ha confronto con l'esterno

Si ha un continuo confronto con l'esterno

 

Il docente deve considerare i diversi tipi di destinatari, bisogni e obiettivi e su questi calibrare la scelta degli strumenti didattici più efficaci. Deve chiedersi cosa sia veramente importante per lo studente nella comunicazione pratica. Deve aiutare lo studente a scrivere testi pertinenti e adeguati.

 

2. IL GIORNALE: TIPOLOGIA TESTUALE E “AMBIENTE” COMUNICATIVO

Scrivere, cioè saper mettere sulla carta quello che si pensa, è più impegnativo che parlare. Inoltre, ogni periodo storico, ogni epoca ha i propri stili che riflettono tutte le caratteristiche sociali, culturali e di costume della società cui si riferiscono.Perciò, chi scrive comunica a chi legge i riflessi della società in cui vive.

L'obiettivo didattico primario non è già di produrre un testo scritto, quanto piuttosto di osservare e scoprire le regole e le caratteristiche sottostanti un determinato tipo testuale. Solo in un secondo momento, dopo che il discente avrà completato la sua competenza comunicativa, gli si può chiedere di produrre un testo scritto.

Il giornale è uno degli strumenti a cui il discente di L2 può attingere per avere informazioni di carattere politico, economico, sociale, culturale del paese della L2. Inoltre, è anche uno strumento utile per cercare lavoro, casa, per soddisfare necessità culturali. E' un ambiente nel quale si trovano esempi di testi completi e autonomi.

Il giornale è, però, anche l'ambiente nel quale chi scrive può esprimere se stesso, le proprie idee politiche, la propria cultura, le proprie aspirazioni letterarie.

Il giornale è, dunque, l'ambiente privilegiato nel quale osservare l'architettura e la struttura di specifiche tipologie testuali e nel quale esercitarsi nella loro produzione. Esso costituisce anche un ambiente “esclusivo e riservato” che i discenti usano per comunicare tra di loro e per comunicare ai parlanti la L2.

 

3. FEDERICO: UN'ESPERIENZA DIDATTICA AL CENTRO LINGUISTICO INTERFACOLTÀ DI VENEZIA

L'idea di un giornale nasce nell'anno accademico 2003/2004 in un corso di lingua italiana L2 di livello B2 in seguito all'osservazione ed esercitazione di una specifica tipologia testuale: la recensione scritta di film. L'idea nasce spontaneamente da due studentesse francesi, Elisabetta e Carolina, che chiedono uno spazio dove poter scrivere una recensione sul film I diari della motocicletta e dove poter discutere dei contenuti del film con i compagni. La ragione della scelta del titolo del giornale, Federico, la spiegano le due studentesse nel primo numero

 

Maturità dell'uomo: significa ritrovare la serietà che da bambini si metteva nel gioco” (F. Nietzsche)

 

A Nietsche, dunque, e alla “serietà del gioco” è ispirato il giornale degli studenti di italiano L2: un gioco linguistico nel quale comunicare ed esprimersi, imparare a conoscere l'altro e a esprimere se stessi. Un gioco “serio” che le due studentesse spiegano così:

 

Abbiamo adottato il significante del gioco perché ci è sembrato più onesto e più semplice […] se nel gioco dobbiamo dimenticare la realtà prima per poter immaginare, volare nella lingua italiana, dobbiamo, per poterla sentire, dimenticare la forma, attraversare gli ostacoli linguistici (in Federico, n. 0001/1, Aprile 2004, Edito, <www.unive.it/cli/stranieri.html>)

 

4. GLI OSTACOLI LINGUISTICI E L'ANALISI DEGLI ERRORI: LA RICADUTA DIDATTICA

Dalle parole di Elisabetta e Carolina si evincono due principi importanti:

 

  • - per produrre una tipologia testuale, bisogna averne acquisito la struttura (e, dunque, dimenticarne la forma)

 

  • per produrre lingua, bisogna poterla sentire, bisogna volare nella lingua attraverso gli ostacoli linguistici.

 

Gli ostacoli linguistici trovano la loro espressione nella competenza comunicativa ancora in fase di formazione e nel fattore inibitorio che questo fenomeno comporta. Per questa ragione i CEL2 sembrano assenti dal giornale e compaiono solo fra gli editori. Per questa ragione gli errori non vengono corretti direttamente dai CEL, ma indirettamente dai “correttori di bozze”: i compagni di corso che effettuano controlli incrociati sulla lingua e possono, se ritengono di averne bisogno, chiedere consulenza ai CEL. La riflessione collettiva in classe sui dubbi dei correttori di bozze costituisce un momento di maturazione linguistica per l'intera classe.

La manipolazione dei testi, inoltre, favorisce l'osservazione dell'architettura testuale e la sua acquisizione.

 

5. UN AMBIENTE PER INCONTRARSI ED ESPRIMERSI: LA PROSPETTIVA DIDATTICA

Federico è diventato un ambiente ormai costante nel quale gli studenti di italiano L2 si esercitano nella lingua scritta: è stato inserito nel sito del Centro Linguistico Interfacoltà per essere letto non solo dagli studenti del CLI, ma anche dagli ex studenti del CLI che sono ritornati nel loro paese. Le prospettive didattiche, perciò, sono molte:

 

  • - la possibilità di creare un momento di contatto con la lingua italiana durante e dopo la fase formativa;

 

  • - la possibilità di discutere in L2 con discenti di L2;

 

  • - la possibilità di discutere in L2 e LS tra studenti di lingue diverse.

 

L'ultimo punto, in particolare, può costituire un interessante sviluppo didattico: il giornale può essere aperto anche agli studenti di altre lingue LS che vengono studiate al Centro Linguistico Interfacoltà di Venezia e può ospitare contributi scritti non solo in italiano, ma in diverse lingue.

L'incontro–confronto fra i parlanti lingue diverse è un momento importante e molto motivante nello studio delle lingue, perché favorisce il contatto interculturale e aiuta a maturare il relativismo culturale. Inoltre, è un momento privilegiato perché, con parole di Elisabetta e Carolina, palesa la coscienza del momento formativo.

 

Tutti noi qui abbiamo fatto l'esperienza delle lingue. Abbiamo attraversato consapevolmente quella dell'imparare, abbiamo dunque avuto la possibilità di sentire le dimensioni metalinguistiche di una lingua. Pensieri, articoli, segreti, testimonianze, racconti [...]. Questo piccolo giornale è, dunque, quello dove possiamo giocare a imparare la lingua” (in Federico, n. 0001/1, Aprile 2004, Edito,

<www.unive.it/cli/stranieri.html>)

 

 

 

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

 

Angelino M., 2000, “Lo sviluppo delle abilità produttive”, in Dolci R. – Celentin P. (a cura di), La formazione di base del docente di italiano per stranieri, 2a ed., Bonacci, Roma, pp. 148-167.

 

Balboni P.E, 1990, “Le abilità produttive primarie: monologo e scrittura”, in Le lingue del mondo, LV, 6, pp. 365-367.

 

Balboni, P.E., 1994, Didattica dell’italiano a stranieri, Bonacci, Roma.

 

Balboni, P.E., 1998, Tecniche didattiche per l’educazione linguistica, UTET, Torino.

 

Balboni, P.E., 1999, Dizionario di glottodidattica, Guerra, Perugia.

 

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Bolter J.D., 1993, Lo spazio dello scrivere, Vita e Pensiero, Milano.

 

Bruni F., Alfieri G., Fornasiero S., Tamiozzo-Goldmann S., 1997, Manuale di scrittura e comunicazione per la cultura personale per la scuola per l’università, Zanichelli, Bologna.

 

Corno D., 1999, La scrittura, Rubbettino, Soveria Mannelli (Catanzaro).

 

Di Natale F., 1995, Avviamento al comporre, Guerra, Perugia.

 

Fornasiero F. – Tamiozzo-Goldmann S., 1994, Scrivere l’italiano, Il Mulino, Bologna.

 

Mezzadri M., 2003, I ferri del mestiere, Guerra, Perugia.


1 Socrates è il programma d'azione dell'Unione Europea per la cooperazione transnazionale nel settore dell'istruzione. Uno dei settori di Socrates è l'azione Erasmus (European Community Action Scheme for Mobility of University Students) che promuove la mobilità e lo scambio dei giovani universitari tra gli Atenei europei. Gli studenti regolarmente iscritti a Corsi di Diploma, Laurea, Dottorato o a Scuole di Specializzazione potranno recarsi, per un periodo minimo di tre mesi fino a un periodo massimo di dodici mesi, presso un'Università Europea, che abbia sottoscritto un accordo con l'Università di appartenenza degli studenti, per compiere attività di studio equivalenti a quelle svolte nell'Università di origine. Tali attività possono riguardare: la frequenza di corsi e il sostenimento dei relativi esami; la preparazione della tesi; lo svolgimento di attività di ricerca, laboratorio, clinica etc. richieste dall'ordinamento degli studi. Gli studenti otterranno il completo riconoscimento accademico delle attività svolte all'estero, ai fini del conseguimento del titolo di studio, a condizione che abbiano svolto tali attività con profitto, secondo modalità definite da ciascuna Facoltà o Corso di Laurea. Il programma Erasmus dà quindi l'opportunità agli studenti, durante il loro normale corso degli studi, di fare nuove esperienze culturali all'estero in un diverso sistema universitario e di perfezionare la conoscenza di un'altra lingua.

Cfr. < http://europa.eu.int/comm/education/index_en.html >.

2 I Collaboratori Esperti Linguistici (CEL) di madrelingua italiana che hanno monitorato e gestito la pubblicazione di Federico presso il Centro Linguistico Interfacoltà di Venezia sono Elena Ballarin e Anna Toscano.

 

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