Aprile 2009  Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792
Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni
Feste italiane e intercultura: creazione di un sito web come mezzo di interazione tra docente di italiano e studente di cultura cinese di Giovanna Boscolo Caporale, Diego Perissinotto

ABSTRACT

L’idea di creare uno strumento atto ad aiutare docenti di lingua italiana e discenti di lingua cinese durante il processo di insegnamento ed apprendimento è nata da una riflessione sulla nostra esperienza maturata in qualità di insegnanti e mediatori culturali di alunni di lingua cinese.

Per una comprensione reciproca tra insegnante e alunno è necessario attuare un processo di culturizzazione, cioè di studio e conoscenza dei modelli culturali e dei valori della cultura dell’altro.

Per la sua semplicità ed immediatezza abbiamo scelto come modello culturale quello offerto dalla tradizione delle feste popolari, che possono offrire punti di incontro anche tra culture apparentemente tra loro estranee, come quella italiana e cinese. Abbiamo ritenuto la creazione di un sito web sulle festività popolari il mezzo tutt’oggi più efficace per la conoscenza e diffusione di tale aspetto culturale.

Abbiamo inoltre descritto alcuni aspetti che riteniamo l’insegnante debba conoscere per comprendere appieno ogni componente della sua classe che, oggi giorno, si presenta sempre più variegata culturalmente, al fine di evitare che alcuni comportamenti di alunni cinesi non vengano compresi o ancor peggio fraintesi.

Nella prima parte del nostro lavoro quindi presentiamo alcuni concetti basilari per la comprensione della cultura cinese, nella seconda parte invece è delineata un’ipotesi di percorso interculturale con studenti di cultura cinese.

Gli obiettivi della nostra tesi sono pertanto i seguenti:

 

  1. fornire al docente alcuni concetti basilari per la comprensione della cultura cinese e per meglio comprendere certi atteggiamenti e comportamenti,

  2. fornire al docente un’ipotesi di percorso interculturale per studenti di cultura cinese basato sulla scoperta delle caratteristiche di alcune piccole sagre italiane e dei tratti comuni alle due culture, italiana e cinese,

  3. essere di spunto per la creazione di nuovo materiale sugli aspetti culturali locali,

  4. suggerire un mezzo nuovo per la promozione della cultura italiana.

 

 

 

1. IL RUOLO DELLA CULTURA: CULTURIZZAZIONE, SOCIALIZZAZIONE E AUTOPROMOZIONE

 

Quando ci si trova nella situazione di dover apprendere la lingua di un altro popolo, allo stesso modo dei parlanti nativi, ne si diviene parte integrante, si assumono una serie di compiti e si elaborano dei progetti, sotto certe circostanze e in uno specifico ambiente.

Tutte queste variabili creano una figura ideale di persona a cui la didattica delle lingue moderne, in particolar modo se ispirata all’approccio comunicativo, può dare le risposte più esaustive ed efficaci, tenendo conto non solo della linguistica ma anche di tutti gli altri aspetti derivanti dagli studi delle discipline che si occupano della comunicazione (gli studi antropologici, sociolinguistici, ecc.). Questo approccio interdisciplinare, così complesso, variegato e completo, diventa il punto di partenza di un percorso di analisi dei vari aspetti della competenza comunicativa dei parlanti allo scopo di sviluppare un'analoga competenza negli apprendenti stranieri.

Da questo punto di vista sarebbe incompleto e errato limitarsi all’insegnamento ed apprendimento della lingua intesa come strutture morfologiche e sintattiche, dato che la comunicazione avviene attraverso una serie di canali e codici diversi, che possono variare considerevolmente in differenti zone culturali.

La comunicazione viene infatti arricchita o addirittura sostituita da una serie di codici non verbali che contribuiscono alla costruzione del messaggio.

Solo con una corretta competenza interculturale, da parte sia dello studente sia dell’insegnante, l’acquisizione della lingua e la socializzazione saranno possibili: l’insegnante che cercherà di far conoscere le peculiarità della cultura italiana nei modi di prendere la parola, di esprimere dissenso, di dimostrare franchezza, ecc., troverà sicuramente utile conoscere quelle caratteristiche che contraddistinguono la/e cultura/e dei propri interlocutori, per poterne meglio interpretare i messaggi, il feedback ricevuto in ogni momento della giornata, non solo della lezione.

Come sostiene Zorzi (1996: 46) sarà dunque opportuno e proficuo

 

[…] un aggiustamento reciproco fra le varie parti: non deve, cioè, essere solo lo 'straniero' ad adeguarsi al modello della cultura ospite, ma anche gli 'autoctoni' devono rinegoziare i loro valori e le loro certezze, cercando di identificare i comportamenti che portano all'esclusione (volontaria o coatta) dell'estraneo […]

 

aprendosi e rendendosi disponibili ad un tipo di “dialogo dialogico” come già suggerito da Michail Bakhtin (1981: 667-673). Questo tipo di approccio, necessita della buona volontà di andare oltre le categorie, i concetti e gli stereotipi che sono prevalentemente alla base della cultura occidentale.

Così facendo risulterà sicuramente più semplice l’arduo percorso che conduce al raggiungimento delle tre mete educative, così indicate da Balboni, nel suo Principi di glottodidattica:

 

  • la culturizzazione, ovvero la conoscenza e il rispetto di modelli culturali e valori di civiltà diversi;

  • la socializzazione, ovvero il poter usare la L2 o LS per avere relazioni sociali;

  • l’autopromozione, ovvero la realizzazione del proprio progetto di vita.

 

è inoltre importante che la nuova cultura venga presentata in raffronto con quella di appartenenza, non per attribuire maggior o minor importanza ad una cultura piuttosto che ad un’altra, ma per sottolineare come in due culture diverse si possano trovare sia dei punti condivisibili da entrambe sia delle enormi differenze, pur utilizzando gli stessi simboli.

Per rendere l’alunno in grado di socializzare in un contesto italiano con la stessa naturalezza che avrebbe nel suo contesto natio bisogna superare le presupposizioni che ostacolano qualsiasi tipo di tentativo di comprensione dell’altro.

Il processo non è semplice perché richiede da parte dell’alunno la consapevolezza che il nostro modo di agire o pensare deriva anche da presupposizioni, concetti quindi che do per scontato che derivano dal mondo in cui sono nato e cresciuto.1

Inoltre uno degli obiettivi fondamentali dell’insegnamento è quello di rendere lo studente autonomo nel processo d’apprendimento.

L’uso di internet richiede proprio quelle capacità di valutazione, selezione, programmazione che rendono lo studente artefice del proprio processo d’apprendimento, una sorta di “faber ipsius fortunae”. È proprio nel tentativo di raggiungere questo obiettivo che si colloca l’insegnante: questi guida l’apprendente consigliandolo nella ricerca e promuovendone la collaborazione con gli altri studenti.

 

 

2. ASPETTI CULTURALI CINESI

 

Ogni comportamento umano è dettato non solo da motivazioni psicologiche ma anche da motivazioni culturali, che in alcuni casi trovano la loro origine nella storia antica della cultura d’appartenenza.

Ecco perché abbiamo pensato di riprendere ed esporre ai nostri colleghi insegnanti, alcuni concetti importanti nella cultura cinese (in alcuni casi presenti fin dal V secolo a.C.): in questa maniera potrà essere compreso il comportamento di un alunno cinese, alla luce di questi brevi, ma speriamo efficaci, input.

 

 

2.1 GERARCHIA E RISPETTO

 

Confucio (551-479 a.C), noto filosofo e grande pensatore, creò un sistema di etica sociale fondato sulla gerarchia: all’interno di qualsiasi relazione egli rintracciava la presenza di un comandato e di un comandante. I tre maggiori principi del confucianesimo erano: “il re comanda il ministro, il marito la moglie, il padre il figlio”.

Questi insegnamenti hanno influenzato fortemente la società cinese rendendola fortemente gerarchizzata.

Ecco che se in una classe l’insegnante si trova nella situazione di rimproverare uno studente cinese, noterà che il ragazzo tende a non controbattere e ad accettare quello che gli viene rimproverato, perché il ragazzo percepisce la posizione dell’insegnante superiore alla propria e di conseguenza sente la necessità, perché così è stato educato, di mantenere il silenzio in segno di rispetto.

 

 

2.2 EDUCAZIONE

 

Le metodologie didattiche utilizzate in Cina sono nella sostanza diverse rispetto a quelle utilizzate in Italia negli ultimi 30 anni: per questo lo studente cinese inizialmente può avere notevoli difficoltà soprattutto nella comprensione dei nuovi schemi educativi. Egli si troverà a dover cambiare non solo il suo stile d’apprendimento ma anche proporsi sotto una veste nuova per non venire escluso dalle nuove relazioni che si creano nella classe. Ad esempio, la memorizzazione tanto cara nell’insegnamento di una lingua straniera in Cina, viene fortemente ridotta nei corsi di lingua italiana organizzati da insegnanti madrelingua e questo cambiamento può influire decisamente nella psicologia dello studente che si trova privato di uno dei suoi vecchi mezzi d’apprendimento.

Nella scuola cinese inoltre vi è una certa predilezione per le prove scritte a scapito di quelle orali: ecco che proporre prove orali può innalzare il filtro affettivo creando difficoltà nell’apprendimento.

Sia la memorizzazione che la creazione di testi scritti, per di più copie di testi già esistenti, sono due aspetti di cui possiamo trovare le radici nella cultura cinese dal V secolo a.C. fino ai giorni nostri.

Questi sono solo alcuni aspetti di una cultura così ricca come quella cinese, ma possono aiutare l’insegnante a comprendere egli stesso la cultura d’appartenenza dei suoi allievi cinesi.

Se quindi il primo passo deve essere fatto dall’insegnante attraverso uno studio delle culture “altre”, cosa deve invece insegnare ai propri allievi cinesi perché comprendano meglio la lingua e la cultura italiana?

 

 

2.3 COMPETENZE EXTRALINGUISTICHE

 

Avere padronanza di una lingua non significa solo avere una conoscenza delle regole grammaticali, ma anche dei codici extralinguistici che sottolineano, completano o che in alcuni casi sostituiscono il parlato.

Nell’insegnamento della lingua italiana ad un pubblico orientale è importante soffermarsi su queste competenze totalmente differenti rispetto alla loro cultura d’appartenenza. Questo per evitare che certi gesti vengano mal interpretati o non compresi affatto.

E’ importante spiegare che un bacio sulla guancia all’amico che non si vede da un po’ di tempo è un modo affettuoso, ma assolutamente nella norma, per salutare una persona. Così ad esempio quando ad una festa si notano persone che si abbracciano e si baciano, non siamo di fronte ad un gruppo di pazzi, ma solo a degli amici che si salutano calorosamente.

L’espansività e il contatto fisico con le altre persone sono caratteristiche per di più assenti nella cultura cinese e che pertanto è bene limitare con interlocutori orientali.

Quando si dialoga con una persona cinese occorre condividere una certa riservatezza tipica della cultura cinese ma che non va intesa come un atteggiamento distaccato. Dimostrare apertamente e subito il proprio pensiero o i propri stati d’animo alla persona che ci sta di fronte non è una peculiarità della persona cinese, questo avviene per una questione di rispetto, che invece può essere intesa da un italiano come una mancanza di sincerità o di capacità critiche.

Anche gesticolare mentre si parla è un altro aspetto di differenziazione tra la cultura italiana e cinese. Quasi assente nel parlato cinese, il movimento delle mani per gli italiani integra invece la comunicazione.

Ci sono inoltre dei medesimi gesti che hanno diverso significato nelle rispettive culture.

Di seguito alcuni esempi per evitare dei possibili fraintendimenti:

- se un italiano, nel tentativo di lasciare un messaggio visivo all’amico dall’altra parte della strada, alza il pollice e il mignolo, per indicare a gesti, che lo chiamerà più tardi, non vuole assolutamente indicare il numero 6, come invece avviene in cinese

- se un cinese alza il pollice e l’indice della mano non vuole far finta di avere una pistola in mano, come avviene nei giochi tra bambini, ma vuole indicare il numero 7

La competenza prossemica riguarda invece la distanza tra gli interlocutori, quanto maggiore è la distanza tra i parlanti tanto più la relazione sarà di tipo professionale. Si può notare come questa competenza sia valida e rispettata in tutto il mondo, indipendentemente dalla cultura d’appartenenza.

 

 

3. IL PROGETTO: SCELTA DEL WEB E DESTINATARI

 

Un sito web è un potente mezzo di comunicazione e di interazione con numerosi utenti, è potenzialmente fruibile da molti ed è di facile accesso.

Proprio in base a queste considerazioni abbiamo pensato al sito web come al mezzo mediatico più idoneo per il nostro progetto, perché oltre a diffondere informazioni, permette di interagire, anche se non in tempo reale, dando la possibilità agli utenti di inviare richieste o materiali nuovi che, dopo essere stati valutati dagli addetti al sito, potrebbero apparire nel sito stesso.

Questo sito web va inteso come “vetrina culturale virtuale” per la promozione di feste popolari italiane definite “minori”, in quanto raggiunte da un numero limitato di visitatori e aventi luogo in località meno note, ma a nostro avviso non meno significative ed anzi forse più genuine di altre più note, che attraggono un turismo di massa e che rientrano nei comuni pacchetti di viaggio aventi come destinazione l’Italia.

Non ci si è limitati semplicemente a presentare e descrivere tali feste, ma si è cercato di trovare un possibile collegamento culturale, come ad esempio una festa affine o una usanza ad essa riconducibile o simile nella cultura delle persone a cui è rivolto, nel nostro caso utenti di nazionalità cinese. Questo accostamento è stato ritenuto necessario per il duplice target del sito e il conseguente utilizzo.

Il target del sito web è duplice: da un lato vi è un pubblico che rientra in un contesto scolastico (ad esempio insegnanti di lingua italiana che abbiamo all’interno delle loro classi degli alunni cinesi o alunni cinesi alle prese con la lingua italiana), dall’altro vi è un pubblico extrascolastico, costituito principalmente da persone di lingua e cultura cinese, che hanno interesse nei confronti del nostro Paese e sono interessati ad esplorare aspetti meno noti della cultura italiana.

Dato il carattere sperimentale del presente lavoro e la sua complessità, le feste presentate al momento sono solo una per ogni regione del Nord-Est italiano.

 

 

3.1 UTILIZZO DEL SITO IN UN CONTESTO SCOLASTICO

 

All’interno di un contesto scolastico abbiamo pensato a due modalità di utilizzo del nostro progetto:

 

  • la prima più incentrata sulla produzione in classe all’interno della quale tutti gli alunni sono coinvolti e, sotto la guida dell’insegnante, impegnati a lavorare secondo i principi del cooperative learning;

  • la seconda invece più sviluppata su un percorso individuale che può essere svolto dall’alunno a casa, come attività di recupero o rinforzo, non solo della lingua ma anche della motivazione.

 

 

3.1.1 LAVORO IN GRUPPO

 

Il cooperative learning si basa sul principio della complementarietà delle risorse, per cui quelle di cui non si dispone personalmente possono essere reperite all’interno del gruppo, sviluppando così, al contempo, le competenze sociali degli alunni e promuovendo il valore della diversità e dell’apprendimento come processo cooperativo ed intersoggettivo.

Ipotizzando una classe con alunni cinesi, l’insegnante dividerà la classe in gruppi e darà il compito di cercare, all’interno del sito, informazioni su una specifica festa e di trovare delle feste nella loro cultura d’appartenenza con caratteristiche simili a quella italiana precedentemente analizzata.

 

 

3.1.2 LAVORO INDIVIDUALE

 

L’insegnante dà un compito preciso allo studente che, lavorando autonomamente a casa, cercherà nella tradizione cinese, direttamente quindi nella sua cultura, una festa che abbia delle caratteristiche simili a quella italiana presentata nel sito.

Nel caso di una classe di alunni italiani con una piccola presenza di alunni cinesi, l’alunno cinese sarà particolarmente motivato nella ricerca perché egli coprirà un ruolo importante e unico, visto che chi meglio di lui, radicato nella cultura cinese, potrà assurgere al ruolo di portavoce e rappresentante davanti al resto della classe di ciò che appartiene al suo patrimonio culturale.

 

 

3.2 UTILIZZO DEL SITO IN UN CONTESTO EXTRASCOLASTICO

 

Questo lavoro ovviamente non è usufruibile solo all’interno di una unità didattica, nel classico contesto scolastico, ma anche da coloro che per interesse personale volessero accostarsi a questo aspetto particolare dell’Italia, le feste e la sagre, per avere informazioni o per un semplice intrattenimento.

La presenza di una pagina in lingua cinese permette l’accesso alle informazioni anche a chi non conosce la lingua italiana e che dunque potrebbe essere spinto ad avvicinarsi a questo idioma: questo aspetto rientra nell’ottica di promozione della lingua e cultura italiana alla base del nostro indirizzo organizzativo del master.

 

 

4. STRUTTURA DEL SITO

 

Di seguito l’indirizzo per poter accedere al sito:

http://xoomer.alice.it/diegoperisse/master/index.htm

 

In figura 4-A1 l’aspetto della prima pagina visualizzabile:

 

 

Figura 4-A1

 

In questa pagina è possibile solo scegliere la lingua con cui visualizzare il sito: una volta effettuata la propria scelta, si aprirà la pagina relativa, ovvero quella mostrata in Figura 4-A2, nel caso la scelta sia “italiano”, oppure quella mostrata in Figura 4-A3, nel caso la scelta sia invece “cinese”.

 

 

Figura 4-A2

 

 

Figura 4-A3

 

Nella pagina principale vengono subito elencate le possibilità di utilizzo che offre il sito, quindi quali informazioni sarà possibile ottenerne.

A sinistra compare il menu con le sezioni visitabili. La prima voce selezionabile è Informazioni, che rimanda appunto ad una pagina che spiega la natura del sito e presenta alcune schede di carattere culturale, pensate per aiutare un docente di italiano L2 o LS per meglio capire gli atteggiamenti e più in generale la cultura di studenti cinesi presenti nelle sue classi. Questi approfondimenti culturali sono presenti solo nella versione italiana del sito, perché pensati come strumento di supporto al docente italiano.

Sarà possibile avere informazioni su alcune feste italiane seguendo tre differenti percorsi che porteranno comunque sempre alla stessa tipologia di informazioni:

 

1) cercando le feste per locazione geografica, quindi in base al nome della regione in cui si svolgono, facendo clic su Regioni come mostrato in figura 4-B;

 

 

Figura 4-B

 

2) cercando tramite il nome delle feste: facendo clic su Nomi feste, appaiono tutte le feste in ordine alfabetico, come mostrato in figura 4-C;

 

 

Figura 4-C

 

 

3) cercando in base al calendario, verranno visualizzate le feste che si svolgono in quel determinato mese; (cfr. figura 4-D, il mese di ottobre)

 

 

Figura 4-D

 

Proseguendo nel menu di sinistra, tra le altre voci disponibili troviamo:

- Cibi: rimanda ad una lista dei cibi tipici di quelle feste, cliccando sul nome di un cibo si viene collegati alla festa a cui si riferisce (indicata tra parentesi, subito dopo il nome del cibo a cui si riferisce), come mostrato in figura 4-E;

 

 

Figura 4-E

 

- Frasi e parole (lingua): rimanda ad una lista di parole e frasi in italiano, con traduzione in cinese, che possono essere utili durante le feste, come mostrato in figura 4-F1;

 

 

Figura 4-F1

 

E come invece presente nella controparte in lingua cinese, rappresentato in figura 4-F2:

 

 

Figura 4-F2

 

Precedentemente qui era prevista la voce Forum: rimandava appunto ad un forum di discussione dove è possibile interagire tra utenti. Al momento questa caratteristica non è implementata nel sito, dato che comporterebbe una maggiore difficoltà globale di preparazione e gestione, dovendo prevedere un database per la registrazione degli utenti ed un gestore/moderatore del forum stesso. Potrebbe essere implementato in futuro.

Proseguendo tra le voci del menu, abbiamo ancora:

 

  • Calendario: ricerca di una festa in base al mese, come illustrato in figura 4-D;

  • Contatti: è possibile richiedere maggiori informazioni, richiedere di poter collaborare o anche richiedere una guida o accompagnatore parlante cinese. Ciò è possibile in due modi:

 

  • inviando un’email agli indirizzi visualizzati (cfr. figura 4-G1);

  • tramite un apposito form (cfr. figura 4-G2), creato tramite il sito www.formsite.com.

 

 

Figura 4-G1

 

 

Figura 4-G2

 

  • - Link: conterrà al suo interno una lista di tutti i link presenti nel sito, compresi i siti utili per l’organizzazione del viaggio o per un semplice approfondimento culturale.

 

 

5. FESTE PRESENTATE

 

Le feste presentate ed analizzate affrontano temi diversi, si passa dalla natura a ricostruzioni storiche, fino a feste di carattere gastronomico.

Per ogni festa italiana ne è stata identificata una cinese con caratteristiche simili.

Nel sito si troveranno quindi tre feste:

 

  • la prima festa presentata si svolge in Trentino e tratta un tema particolarmente caro alla cultura cinese fin dal suo nascere: quello della natura

  • la seconda festa, che ha luogo in Friuli Venezia Giulia, sottolinea l’importanza di uno dei prodotti che nasce in questa terra: la zucca

  • la terza festa, che si svolge nel Veneto, ripropone un periodo storicamente importante. In occasione della festa viene tra l’altro riproposta una lotta tra barche che rimanda alla competizione delle barche drago che si svolge ogni anno in Cina.

 

 

6. POSSIBILI SVILUPPI FUTURI DEL NOSTRO SITO WEB

 

Consci della limitatezza del nostro sito, di seguito indicheremo i possibili ampliamenti e sviluppi a cui sarebbe possibile sottoporre il sito in futuro.

L’elenco sarà lungo in quanto il pubblico a cui ci siamo voluti rivolgere è vario e questo richiede due tipologie di ampliamenti: una che vada ad aiutare l’insegnante nella sua attività didattica e una che invece risponda maggiormente alle esigenze turistiche dell’utente, in alcuni casi le aggiunte non sono finalizzate ad un unico pubblico ma ad entrambi:

 

- creare delle schede di approfondimento per spiegare il significato di alcune parole chiave, già indicate nelle schede degli eventi, e illustrarne l’utilizzo nella lingua italiana; le schede conterranno dei file sonori per la corretta pronuncia delle parole italiane che saranno accompagnate dalla traduzione in cinese;

- aumentare il numero delle feste presentate, estendendo il raggio dal nord-est ad altre zone d’Italia;

- aggiungere un collegamento alle webcam di alcune città italiane;

- arricchire il sito con contenuti multimediali, in primo luogo filmati degli eventi;

- aggiungere una versione del sito in caratteri cinesi tradizionali2(usati principalmente a Hong Kong, Macao, Taiwan);

- inserire un forum di discussione per dare la possibilità agli utenti di scambiarsi informazioni e pareri;

- trovare eventuali sponsorizzazioni da inserire nella adeguata sezione presente in ogni pagina;

- creare collegamenti con altri siti inerenti alla cultura cinese o all’insegnamento dell’italiano a classi plurilingue con presenza di alunni cinesi;

- migliorare l’interfaccia grafica del sito;

- creare una versione in inglese del sito, per aumentare il pubblico;

- collaborare con agenzie di viaggi per permettere l’acquisto tramite il sito di un pacchetto viaggio che includa come destinazioni quelle presentate dal sito web.

 

Riguardo a questo ultimo aspetto elencato, lo abbiamo voluto inserire incoraggiati da alcuni dati sull’economia turistica internazionale che presentiamo di seguito.

In base ad una ricerca condotta dall’Ufficio studi, programmazione e marketing dell’ENIT (l’Ente Nazionale Italiano per il Turismo), l’Italia risulta essere la terza destinazione in Europa per quanto riguarda il numero di arrivi di cinesi, ma è la prima in classifica se consideriamo che l’Italia è il paese in cui i cinesi spendono di più, attratti dal famoso “Made in Italy”.

Negli anni che vanno dal 1993 al 2003 vi è stato un incremento del 200% di arrivi di cinesi, nel 2004 c’è stata un’ulteriore crescita del 50%, infine l’accordo ADS (Approved Destination Status) tra l’Unione Europea e la Repubblica Popolare Cinese firmato nel 2005, grazie al quale le porte di 27 paesi europei sono state aperte al turismo cinese, ha confermato la crescita del mercato e ha visto nascere nuovi prodotti turistici, non solo quindi i classici tour nelle città d’arte italiane, ma viaggi di nicchia come crociere, relax e fitness3.

Inoltre si prevede che nei prossimi cinque anni, salirà a 300 milioni, il numero di cinesi che faranno dell’Europa la loro destinazione.

In vista quindi di attirare verso l’Italia una fetta di questa ondata di turisti, abbiamo presentato in questo sito alcuni eventi interessanti e generalmente non noti dal grande pubblico.

 

 

7. CONCLUSIONI

 

Prima di tutto vogliamo sottolineare come la nostra collaborazione sia stata nel vero senso etimologico del verbo un “lavorare insieme” per creare qualcosa di nuovo. Non uno scambio di informazioni, quindi, ma un’unione di conoscenze e competenze nella condivisione piena degli obiettivi e dei contenuti, mantenendo però ciascuno la propria specificità.

Nonostante la molteplicità degli obiettivi che ci eravamo proposti all’inizio di questo lavoro e quindi la possibilità di perdersi in discorsi teorici, siamo riusciti a dare concretezza alle nostre idee con la creazione di questo sito.

La sua realizzazione è stata stimolante perché ci ha portato a riflettere, a confrontarci con un’altra cultura e speriamo che, in quanto strumento da utilizzare in ambito scolastico (e non), possa offrire agli utenti del materiale su cui gli studenti e gli insegnanti possano dialogare e confrontarsi.

Trattandosi di un’ipotesi di percorso interculturale il lavoro presenta sicuramente aspetti rivedibili e migliorabili.

Speriamo dunque non tanto di aver offerto uno strumento completo, efficace e testato, quanto l’aver individuato e messo in luce un differente percorso ed approccio a studenti o comunque persone di cultura diversa dalla nostra, nel caso specifico cinese: l’interculturalità, vista come canale privilegiato per la socializzazione e l’apprendimento, viene dunque a formare un ponte che potrebbe così unire in maniera più forte quelle due “sponde” così distanti e spesso viste in antitesi fra di loro, ovvero la cultura italiana e cinese. Il “cemento” ideale di questo ponte non sarebbe altro che quelle feste e sagre popolari presenti in ogni civiltà e che rappresentano quel bisogno e quella voglia dell’uomo di festeggiare o rappresentare assieme alla sua comunità un particolare evento o la sua ricorrenza.

 

 

BIBLIOGRAFIA

 

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Zorzi, D., (1996), “Dalla competenza comunicativa alla competenza comunicativa interculturale”. Babylonia 2: 46.

 

 

1 Ferrero, Silvia, La comunicazione interculturale e la necessità del dialogo: Mikhail Bakthin e l’incontro antropologico, [Internet] (2 pagine), Educazione&Scuola©, http://www.edscuola.com/archivio/interlinea/bakhtin.html

 

2 Nella prima metà del XX secolo la Repubblica Popolare Cinese ha attuato una riforma della scrittura per promuovere l’alfabetizzazione che consisteva nel semplificare i caratteri cinesi riducendone il numero dei tratti che li componevano (da cui il nome di caratteri semplificati). Il governo della Repubblica di Cina (Taiwan), Hong Kong e Macao hanno però continuato a utilizzare i caratteri complessi, considerandoli la forma compiuta della scrittura cinese.

 

 

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