Febbraio 2013 | Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792 Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni |
Obiettivi |
Riflettere su come molte parole cambiano la loro valenza mantenendo il loro significato intrinseco; Comprendere il significato metaforico di alcune forme idiomatiche; Scrivere un testo narrativo utilizzando le frasi idiomatiche apprese. |
Livello |
A2 |
Durata |
2 ore |
Prima della lezione |
Preparare i cartoncini con le immagini che si trovano nella lettura Per esempio:
OPERAI IMPIEGATI
RENDERE LA VITA DIFFICILE A QUALCUNO
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Svolgimento |
Motivazione
Scrivere due frasi alla lavagna:
Le pere e le mele sono frutti invernali Mi dispiace non ce la facciamo più, siamo arrivati alla frutta
Riflettere con la classe sul significato di “frutta” nelle due frasi e far notare che la parola nonostante abbia lo stesso significato intrinseco ha una differente valenza.
Proseguire la fase della motivazione:
Globalità
Globalità/analisi
Sintesi
Verifica
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Note |
Il testo può essere adattato alle esigenze di ogni singolo insegnante (ridotto, modificato, ecc.). |
TESTO
DURANTE UNA RIUNIONE SINDACALE
Il consiglio direttivo ha deciso di chiudere due reparti della fabbrica e le tute blu , dopo un’accesa riunione, hanno deciso di organizzare uno sciopero. A loro volta i colletti bianchi stanno discutendo per decidere cosa fare.
Ragioniere Carletti, padre di famiglia: “ Se scioperiamo insieme agli operai, i padroni ci faranno vedere i sorci verdi , dovremmo aspettarci delle ritorsioni, ci potrebbero perfino licenziare e non potremo più portare i nostri figli alla settimana bianca”.
Ragioniere Filini, sposato da poco con una bellissima ragazza e per questo invidiato dai colleghi: “Sono molte le notti che passo in bianco per la preoccupazione. E se fosse una scusa per chiudere tutta la fabbrica? Io vedo un futuro nero, molto nero. Vi ricordate la canzone di Celentano , Chi non lavora non fa l’amore? Io non voglio fare la stessa fine, andare in bianco con mia moglie perché non ho più un lavoro. Cosa dice il sindacato?”.
Il Rappresentante sindacale, dopo aver chiuso il giallo che stava leggendo, rosso di rabbia per essere stato interrotto mentre stava per scoprire chi era l’assassino, prende la parola: “Cari colleghi, ho cercato di avere un appuntamento con l’Ing. Rossetti per chiedere spiegazioni ma l’ingegnere è peggio della primula rossa , non si trova mai. Secondo me passa più tempo davanti al tavolo verde o nei cinema a luci rosse che in ufficio. Lo diceva anche suo padre, il benemerito Ing. Capo, che il figlio era la pecora nera della famiglia. Ma se voi. mi date carta bianca , io vi prometto di chiedere un incontro con il Direttore Megagalattico per cercare una soluzione ai nostri problemi”.
La segretaria Roberta, accesa femminista anni ‘70, inizia a parlare: “Se nel sindacato ci fossero abbastanza rappresentanti femminili, la famosa quota rosa , sicuramente avremmo già trovato un accordo con la dirigenza. Noi donne, nonostante molti colleghi pensino che siamo interessate solo alla cronaca rosa dei rotocalchi femminili, siamo delle buone diplomatiche (basta vedere chi è che media sempre tra padri e figli) e sappiamo come ottenere quello che vogliamo”.
Ragioniere Filini: “Aspettiamo che il nostro sindacalista parli con i padroni e speriamo che una fumata bianca arrivi il prima possibile. Io, come molti altri colleghi, non posso perdere il lavoro. Il mio conto in banca è in rosso e già alla terza settimana del mese sono al verde più completo”.
Il rappresentante sindacale, rosso come un papavero per la vergogna di non aver fatto bene il proprio lavoro, conclude: “Cari colleghi, insisterò con la direzione perché metta tutto nero su bianco , ma se non arriveremo ad un accordo, ci rimane solo una strada da percorrere: sciopero ad oltranza con i nostri colleghi operai”.