Uso dei testi letterari e cinematografici.

Uso dei testi letterari e cinematografici.

Autore: 

Atti dell'11° seminario internazionale per insegnanti di lingua
Roma, Dilit 1999, pp. 231

Chiunque voglia ampliare le proprie conoscenze e la propria competenza in tema di uso del video e di analisi dei testi letterari può trarre da questo libro informazioni utili e suggerimenti originali. Si tratta di una sintesi di esperienze operata dagli insegnanti della Dilit International House, una tra le poche scuole private di lingua in Italia che investe energie nella ricerca e nell'aggiornamento dei docenti. Gli articoli, caratterizzati da un taglio pratico (orientati cioè ad una diretta fruibilità da parte dell'insegnante), si propongono di presentare attività inedite ed efficaci, con particolare attenzione alla fase di introduzione della sequenza. In sostanza, pare che il video sia uno strumento molto delicato: capace di animare la classe e di motivarla, in quanto a risorsa che coinvolge più canali sensoriali, ma al tempo stesso facile fonte di ansia e di stress, soprattutto se le caratteristiche formali della sequenza prescelta risultano non idonee alla competenza media della classe: eccessiva velocità di eloquio, numerosi personaggi, ecc. Segnaliamo gli autori i cui interventi possono riscuotere, a nostro avviso, un maggiore interesse ai fini della pratica didattica. Carlo Guastalla si interroga sulle ragioni che spingono al piacere della lettura; Anthony Jennings riflette sui criteri attraverso i quali si può giudicare la letterarietà di un testo (l'articolo è in inglese); Piero Catizone suggerisce le caratteristiche in base alle quali operare la scelta di un brano letterario; Virginio Di Pasquale e Serena Filpa propongono scalette secondo le quali pianificare una drammatizzazione divertente; Rita Luzi Catizone presenta attività di comprensione basate su transcodificazioni di vario genere (mimi, disegni, etc.); Hedi Jobst e Ernesto Rostagno firmano, infine, i contributi più preziosi; entrambi orientati a fornire interessanti suggerimenti per motivare i discenti alla visione di un film. La proposta della prima consiste nell'offrire agli studenti una dozzina di fotogrammi estratti da una sequenza come stimolo per una produzione scritta (da confrontare poi con la sceneggiatura originale); Rostagno punta invece ad un incastro di microsequenze, attraverso il quale gli studenti sono tenuti a ricomporre una certa scena.

piroclastico@gmail.com
Università di Venezia

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