"Per una didattica dell'intercomunicazione romanza"
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Il saggio di chiusura di Orale e intercomprensione tra lingue romanze (a cura di Marie Cristine Jamet, 2009) è di Paolo E. Balboni. Il contributo si discosta dalla lente dell’analisi linguistica usata dagli autori di tutti gli altri saggi che compongono la pubblicazione e rivede criticamente, invece, dall’alto, ‘a volo d’uccello’, il contesto europeo in cui si è sviluppato il fenomeno dell’intercomprensione negli ultimi decenni. A una breve excursus socio-linguistico sulla relazione esistente tra l’inglese ‘globale’e la ‘sopravvivenza’ dell’area sovranazionale delle lingue romanze seguono una incisiva riflessione socio-politica sull’attuale senso e ruolo linguistico-culturale di queste ultime (considerate sia come famiglia linguistica sia nella loro specifica individualità), nonché precisi suggerimenti sul ruolo che la futura ricerca nell’ambito dell’intercomprensione può avere in tale direzione. Ricerca che, secondo Balboni, dovrebbe essere ormai sistematicamente accompagnata da uno studio e da proposte glottodidattiche sempre più mirate all’interproduzione e, soprattutto, all’intercomunicazione. Sarebbe questa, infatti, la naturale ‘evoluzione’ dell’intercomprensione, una proposta di insegnamento-apprendimento ancora in completo divernire che vuole rispondere alla complessità delle dinamiche di interazione interculturale, promuovendo un’efficace comunicazione tra parlanti di lingue diverse, nello specifico di area romanza. Saper comprendere l’altro che parla la sua lingua, e farsi capire continuando a parlare la propria, implica la costruzione della consapevolezza di dover evitare pericolosi ‘incidenti comunicativi’ derivanti da fraintendimenti interculturali. È compito della didattica interculturale del futuro, contenitore dell’approccio all’intercomprensione, disegnare precise metodologie e materiali di riferimento, se possibile prediligendo le nuove tecnologie, con lo scopo di contribuire ad una efficace intercomunicazione linguistica. Una glottodidattica dell’intercomprensione romanza basata sull’analisi linguistica e culturale comparativa, che faccia enfasi su ciò che unisce ma non trascuri ciò che divide, che consapevolizzi rispetto alla relatività dei valori di fondo di ogni cultura, anche della propria; il tutto, al servizio dell’essere ‘glocale’ del futuro, funzionale all’ottimizzazione della relazione con e tra i vari ‘territori’ in cui si insediano economie, si muovono persone, si ibridano tratti culturali, se ne rafforzano altri.
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