Un nuovo destinatario lo studente adulto”
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Il focus di questo saggio è lo studente adulto. Il soggetto adulto inteso come fruitore di educazione, soggetto protagonista attivo delle sfide dei processi di globalizzazione, testimone del continuo rinnovamento di conoscenze e competenze richiesto dai mutamenti in atto in una società così complessa e fruitore di educazione.L’Autore ci guida all’interno di un tema di grande rilievo e attualità come è quello della formazione permanente dell’adulto. Il saggio articolato in cinque punti esplicita in modo essenziale e sintetico nel primo le linee fondamentali della cornice teorica di riferimento per il secolo XXI e fa riferimento a precise normative, nello specifico quelle relative al quadro teorico di riferimento all’interno del quale si muovono i governi OCSE. L’Autore precisa che quest’ultimi hanno fatto proprio il principio guida dell’apprendimento lungo l’intero arco della vita, conclamato dai più importanti documenti europei e applicato con modalità idonee nei vari Paesi dell’Unione Europea e che le politiche connesse alla strategia Europea per l’Occupazione richiamano il concetto di lifelong learning . Concezione che ha assunto il ruolo di una nuova strategia orientata a fornire risposte idonee e efficaci alle domande che la nuova società della conoscenza e dell’informazione pone; domande che ricercano risposte per lo sviluppo dell’occupabilità, dell’imprenditorialità, della competitività in una economia della conoscenza e in una società dell’informazione sempre più articolata. Il macrocontesto a cui si fa riferimento nei documenti europei è il diritto della piena realizzazione del diritto di cittadinanza consapevole e attiva. Per gli studiosi della nuovo modello sociale la meta auspicata è una società che apprende. Nella seconda parte viene chiarito il concetto di andragogia in riferimento al modello formulato da Malcom Knowles, modello strutturato su aspetti quali: il bisogno di conoscere, il concetto di sé, il ruolo dell’esperienza precedente, la disponibilità ad apprendere, l’orientamento verso l’apprendimento e la motivazione. Sulla scorta dell’analisi di questo modello il terzo punto prende in esame gli interrogativi relativi alla modalità con cui insegnare una lingua straniera agli adulti. Alla definizione del nuovo ruolo assunto dall’insegnante l’Autore dedica il quarto punto, chiarendo come e perché risulterà importante per il docente scegliere metodologie e tecniche che rispettino le caratteristiche individuate dagli studi di andragogia. L’ultima parte è dedicata alle “buone pratiche glottodidattiche” che secondo l’Autore non sono trasferibili, se non tramite processi di contestualizzazione che interpretino valori, aspettative e bisogni del gruppo classe.
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