Neurolinguistica e Glottodidattica
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Quest’opera di Marcel Danesi è ormai storica nella letteratura glottodidattica ed ha avuto il merito di introdurre per la prima volta in forma chiara elementi di neurolinguistica tuttora validi, rendendoli accessibili agli insegnanti di lingue. Per questo motivo se ne propone una scheda. Il libro si apre con due brevi ma interessanti capitoli, miranti ad inquadrare la neurolinguistica a livello storico e ad individuarne le linee di ricerca passate e presenti. Trova spazio, inoltre, una sintetica descrizione del cervello umano e una rassegna dei metodi e delle tecniche generalmente utilizzati per studiarlo.
I capitoli centrali, invece, sono dedicati ad una descrizione dell’elaborazione cerebrale del linguaggio, dalla quale emergono concetti-chiave quali la specializzazione emisferica, la modalità destra e sinistra di elaborazione delle informazioni…Viene dedicato inoltre ampio spazio ad una descrizione dello sviluppo sia normale sia patologico del linguaggio, evidenziandone le connessioni con la funzionalità e la disfunzione cerebrale. L’ultimo capitolo offre le premesse per la visione bimodale dell’apprendimento linguistico, che verrà elaborata dall’autore negli anni successivi. Vengono così introdotti per la prima volta concetti che oggi fanno parte della formazione di base di un docente di lingue, come ad esempio la bimodalità, la direzionalità, la focalizzazione emisferica. Sebbene alcune ricerche neuroscientifiche riportate dall’autore possano risultare ormai datate, si consiglia comunque la lettura dell’opera, che riteniamo fondamentale per la formazione del glottodidatta. L’opera infatti, oltre a rendere accessibile agli insegnanti concetti che generalmente sono comprensibili sono agli esperti di neuroscienze, offre una visione complessa ed interdisciplinare della glottodidattica, dimostrando come l’interazione con altre discipline apparentemente distanti possa contribuire a creare le condizioni migliori per l’apprendimento delle lingue.
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