Giugno 2008  Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792
Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni
Livelli di proficiency della produzione orale in italiano: esempi dal Consiglio d'Europa. Un'esperienza di calibrazione di Alberta Novello

ABSTRACT

Il Consiglio d’Europa ha ampliato l’offerta di materiali messi a disposizione relativi all’apprendimento di una lingua straniera. La “Language Policy Division” ha, infatti, arricchito ultimamente le sue proposte con esempi di “parlato” in lingua italiana. Si tratta di filmati che suddividono, per livelli linguistici, le produzioni orali di parlanti non nativi in italiano. Tale materiale è nato da un incontro di esperti (tenuto presso l’Università per Stranieri di Perugia) che si sono occupati della calibrazione delle produzioni, visionandole più volte, analizzandole e assegnando infine un livello linguistico. Un altro passo in avanti verso l’uniformità nella pratica valutativa.

 

 

 

 

La valutazione della produzione orale si conferma come un’azione complessa e, in alcuni casi, problematica per gli insegnanti di lingue.

Ciò si riscontra sia nella fase di programmazione, vale a dire nello stabilire gli obiettivi raggiungibili, sia nella delineazione del profilo dello studente.

Rispetto ad altre abilità più oggettivamente misurabili, monologo e colloquio presentano caratteristiche variabili difficilmente riconoscibili che contribuiscono a creare disorientamento nell’assegnazione del livello di performance al discente.

Il Consiglio d’Europa, all’interno della “Language Policy Division”, si propone di offrire un supporto ad insegnanti e addetti ai lavori per facilitare la comprensione e la consapevolezza dei descrittori della produzione orale, già contenuti nel Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.

È ora disponibile, infatti, un DVD contente esempi di produzione orale in lingua italiana rapportati ai livelli di competenza inclusi nel Framework.

Lo scopo è di far comprendere, in maniera più concreta, l’applicazione dei descrittori alla produzione orale in una lingua seconda/straniera.

Si tratta di filmati di brevi monologhi e dialoghi a coppie, sostenuti da non italofoni, divisi per livelli di competenza.

Ogni spezzone si propone come un esempio delle abilità orali che possiede, ad un dato livello, un parlante non nativo in italiano L2.

Vista la scarsità di dimostrazioni pratiche del parlato rispetto ad altre abilità, questo materiale vuole essere una delucidazione di che cosa un apprendente è in grado di produrre a determinati livelli linguistici.

Chi è interessato, perciò a delle performance esplicative di livelli di proficiency orale, può trovare nell’ausilio visivo diversi esempi classificati in base agli aspetti qualitativi della lingua parlata, come l’estensione, la correttezza, la fluenza, l’interazione e la coerenza.

Il progetto nasce sulla scia di altri materiali realizzati dal Consiglio d’Europa, i quali hanno il comune obiettivo di fornire modelli basati sul Quadro Comune Europeo di Riferimento; sono già stati realizzati: un CdRom con esempi di items di comprensione della lettura e dell’ascolto per l’italiano, il tedesco, lo spagnolo, il francese e l’inglese, un DVD per il parlato inglese, un DVD per il parlato francese e un DVD per il parlato tedesco è attualmente in preparazione.

 

Tutti i DVD nascono da dei seminari di calibrazione di esempi di produzione orale sulla scala di proficiency linguistica del Quadro Comune Europeo di Riferimento.

Questi seminari, promossi dal Consiglio d’Europa con la collaborazione di enti di certificazione linguistica, hanno visto esperti dell’insegnamento della lingua italiana e conoscitori del Framework, confrontarsi sull’assegnazione di livelli di competenza ad esempi di performance orale di studenti stranieri.

Per quanto riguarda l’italiano il seminario è stato organizzato dal CVCL (Centro Valutazione Certificazione Linguistica) dell’Università per Stranieri di Perugia.

L’incontro ha seguito gli standard delineati dal Consiglio d’Europa per il lavoro di calibrazione; ai partecipanti, provenienti da varie istituzioni italiane ed europee, è stato chiesto di ascoltare esempi di produzione orale di apprendenti stranieri in lingua italiana e di collegarli ai nove livelli del Framework.

I livelli presi in considerazione sono stati i livelli della scala globale (Tav. 1, CEFR) più i livelli potenziati A2+, B1+, B2+.

Prima di procedere alla calibrazione, sono state proposte delle attività di familiarizzazione con i livelli del Framework; sono state analizzate, attraverso diverse tipologie di attività, le tavole fornite dagli organizzatori e cioè:

 

  • Tavola 1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento: scala globale:

  • Tavola 5.4 “Relating Language Examinations to the CEFR”, scala per la valutazione globale della produzione orale;

  • Tavola 3 del Quadro Comune Europeo di Riferimento: “I livelli comuni di riferimento: aspetti qualitativi dell’uso della lingua parlata (estensione, correttezza, fluenza, interazione, coerenza)”;

  • Griglia criteri supplementari: i livelli potenziati”. Tale griglia è stata elaborata da Brian North (direttore dell’Eurocentres Foundation e coautore del CEFR) all’interno del Progetto della Fondazione Nazionale Svizzera e descrive i criteri di “estensione”, “correttezza”, “fluenza”, “interazione” e “coerenza” per i livelli potenziati A2+, B1+, B2+.

 

(Per un approfondimento sulle attività legate a questi strumenti confronta: “Seminar to calibrate examples of spoken performance in Italian L2” di G. Grego Bolli, www.coe.int).

 

Successivamente alla fase di familiarizzazione, è stato proposto l’ascolto degli esempi di parlato.

Le produzioni orali sono state presentate attraverso dei video nei quali una coppia di parlanti non nativi parlava e interagiva su argomenti individuati da una lista di temi prestabiliti e sui quali si era preparata per dieci minuti.

In ogni video ciascun protagonista, dopo essersi brevemente presentato, effettuava un monologo sull’argomento scelto e, in un secondo tempo, la coppia interagiva su un tema deciso di comune accordo.

Il formato dei video analizzati è una tipologia standard, già utilizzata del Centro Pedagogico del Ministero Francese e nel Goethe Institut per questo tipo di lavoro; si tratta di esempi di lingua in cui il ruolo dell’interlocutore (la persona che accoglie gli studenti e li invita a parlare) è estremamente e volutamente limitato e lo porta a intervenire solamente nel caso in cui lo studente si blocchi.

I protagonisti dei video sono stati accoppiati in base alla vicinanza del livello linguistico stabilito in precedenza dagli organizzatori attraverso interviste e/o la frequenza ai corsi ed esami Celi.

La fase di calibrazione è proceduta per ogni video secondo la seguente modalità: dopo la visione, ogni partecipante assegnava su scheda cartacea il livello globale più i livelli degli aspetti qualitativi dell’uso della lingua parlata (Tavola 3, CEFR); poi veniva effettuata la votazione elettronica dei livelli attribuiti con l’ausilio di un apposito strumento.

Seguiva, quindi, la visione dell’istogramma risultato dai voti del livello globale e la discussione in plenaria.

In caso il livello non avesse ottenuto la maggioranza netta, venivano analizzati tutti i risultati ottenuti dalle votazioni dei livelli della Tavola 3 e si rileggevano i relativi descrittori per cercare di individuare il livello adeguato;

veniva perciò eseguita una nuova assegnazione su scheda cartacea del livello globale con indicate le motivazioni di un eventuale cambiamento.

Infine si procedeva con la valutazione elettronica definitiva e con la visione del relativo istogramma.

Durante il seminario sono stati analizzati dodici video con un’attribuzione totale di ventiquattro livelli da A1 a C2.

 

 

Conclusioni

 

Questi esempi di lingua costituiscono un chiaro punto di riferimento per chi si occupa di insegnamento e valutazione della lingua italiana.

Grazie a questo DVD, da ora disponibile, gli interessati possono avere un modello di ciò che è in grado di fare un apprendente ad un dato livello linguistico nell’abilità di produzione orale.

Tale strumento arricchisce i riferimenti per l’apprendimento, insegnamento e valutazione della lingua offerti dal Consiglio d’Europa con la “Language Policy Division”; in particolare questo DVD con esempi di livelli di proficiency della produzione orale, rappresenta un chiarimento sull’uso dei descrittori per un’abilità di primaria importanza, ma di difficile osservazione.

Tutte le informazioni relative al DVD e ad altri materiali riguardanti i livelli del Framework in www.coe.int/T/DG4/Portfolio.

 

 

 

 

 

Bibliografia

 

Consiglio d’Europa, 2002, Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione, La Nuova Italia, Oxford

 

Grego Bolli G., 2007, Seminar to calibrate examples of spoken performance in Italian L2, www.coe.int

 

Language Policy Division, Materiali: www.coe.int/T/DG4/Portfolio

 

Mezzadri M., 2004, Il Quadro comune europeo a disposizione della classe, Edizioni Guerra – Soleil 

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