Content&Language Integrated Learning. Esperienze CLIL in Emilia Romagna

Content&Language Integrated Learning. Esperienze CLIL in Emilia Romagna

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Quaderni IRRE-ER, Bologna, 2003

La pubblicazione fa parte della serie dei Quaderni dell’IRRE Emilia Romagna dedicati al CLIL. Il volume curato da Lucia Cucciarelli raccoglie i risultati di un’indagine regionale condotta all’interno del Modulo Europa, un percorso di formazione in europrogettazione, organizzato e coordinato dall’IRRE Emilia Romagna con la collaborazione del Dipartimento di Scienze del Linguaggio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Il Quaderno è suddiviso in 2 sezioni e raccoglie nella sua prima parte le riflessioni teoriche di ricercatori e studiosi del settore sulla metodologia e didattica del CLIL; nella seconda parte esperienze progettuali e prodotti didattici scaturiti da percorsi CLIL realizzati in alcuni istituti scolastici di ogni ordine e grado della regione Emilia Romagna. A chiusura della seconda parte, riporta dettagliatamente il progetto di formazione e ricerca condotto dall’IRRE sulla metodologia CLIL in atto presso alcune scuole della regione. Apre la serie di contributi, l’intervento di L. Cucciarelli, ricercatrice IRRE coordinatrice del Modulo Europa. L’autrice delinea con chiarezza la cornice delle politiche linguistiche europee, che individuano il CLIL come una delle strategie più efficaci per la promozione e diffusione delle lingue, evidenziando con un doveroso riferimento a David Marsh, uno dei fondatori di questo approccio, come il CLIL possa acquisire una dimensione interculturale e diventare prezioso strumento per l’inclusione e la valorizzazione delle minoranze e delle loro lingue. L’intervento successivo di Carmel Coonan evidenzia come altrettanto importante sia la dimensione culturale nel CLIL. Questo approccio, infatti, favorisce l’apertura della dimensione pedagogica di tutte le discipline ad un’ottica di internazionalizzazione. Coonan insiste sul valore aggiunto che il CLIL cala nella scuola e sui suoi attori, offrendo numerosi riferimenti a chi volesse avvicinarsi a questo nuovo ambiente pedagogico. Nel contributo successivo di Rita Casarini, formatrice con Master CLIL conseguito a Norwich (UK), rifacendosi alle linee teoriche sui cui poggia il CLIL, si rivolge ai docenti di disciplina con utili suggerimenti per la progettazione di una lezione CLIL. La seconda parte del volume presenta significative esperienze CLIL condotte in alcuni istituti scolastici dell’Emilia Romagna. Oltre ai consueti percorsi CLIL in inglese, l’attenzione cade su progetti CLIL in francese, spagnolo e tedesco, lingue non sempre praticate nelle lezioni di disciplina in lingua, accompagnate da osservazioni e riflessioni metodologiche critiche dei docenti coinvolti nella realizzazione dei progetti, senz’altro utili per chi volesse misurarsi con questo nuovo ambiente di insegnamento.

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Università di Venezia

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