"Cinderella Might Find Prince Charming, at Last. New Perspecitves for Language Teaching Methodology as an Autonomous Science."

"Cinderella Might Find Prince Charming, at Last. New Perspecitves for Language Teaching Methodology as an Autonomous Science."

in DI NAPOLI R., POLEZZI L, KING A. (a cura di), Fuzzy Boundaries? Reflections on Modern Languages and the Humanities
Londra, CILT, 2001.

Questo saggio affronta alcune questioni legate all’epistemologia della glottodidattica e viene recensito autonomamente non solo per il suo contenuto, ma anche per l’originalità della metafora usata dall’autore per descrivere il tema dell’autonomia disciplinare della glottodidattica.

Lo scopo primario del saggio consiste nel dimostrare l’inadeguatezza dell’equazione tra glottodidattica e linguistica applicata e nel mettere in luce come tale equazione svilisce di fatto la ricerca accademica nel settore della didattica delle lingue, che finisce per essere una sorta di Cenerentola del mondo accademico. E’ proprio la fiaba di Cenerentola ad essere usata per delineare la storia accademica della glottodidattica: l’autore descrive le sue “umili origini”, dovute principalmente alla sua natura pratica e quindi, secondo un preconcetto diffuso, meno nobile della scienza pura, e al suo carattere interdisciplinare, che agli occhi di alcuni può sembrare un punto di debolezza. Cenerentola è spesso vittima dei soprusi delle sorelle cattive, in questo caso le discipline che forniscono conoscenze utili alla glottodidattica, ossia ad esempio la linguistica, la psicolinguistica, l’antropologia… La favola di Cenerentola subisce una svolta decisiva grazie all’intervento della Fata Madrina e della sua bacchetta magica. All’interno di questa metafora l’autore individua nella globalizzazione e nel conseguente bisogno sempre maggiore di apprendere le lingue la Fata Madrina della glottodidattica, che grazie alla sua bacchetta magica (nel nostro caso le tecnologie) può aiutarla a realizzare il suo sogno, ossia il pieno riconoscimento nel mondo scientifico ed accademico. Questo saggio offre una brillante ed originale descrizione delle questioni epistemologiche che stanno alla base della glottodidattica, indicando anche una chiara strada da percorrere: per veder riconosciuto il proprio statuto disciplinare, la glottodidattica deve (tra l’altro) saper sfruttare al massimo le potenzialità delle tecnologie e rispondere così al crescente bisogno di imparare le lingue che emerge nella società contemporanea.

daloiso@unive.it
Università di Venezia

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