“Verifica e valutazione delle competenze linguistiche e comunicative: criteri, procedure, strumenti”
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Il saggio fornisce un utile e ben documentato quadro dei principali criteri e strumenti della valutazione quantitativa e di quella qualitativa in glottodidattica. Si prende in esame il rapporto tra valutazione e programmazione curricolare, analizzando le diverse funzioni che la valutazione svolge a seconda del tipo di curricolo adottato, lineare-sequenziale o circolare-sistemico. Si discute anche dei limiti insiti in ogni operazione di accertamento degli apprendimenti: “per quanto precisa possa essere o diventare, non si può attribuire alla verifica un valore assoluto, in quanto i limiti che la riguardano non dipendono tanto dal grado di accuratezza dell’indagine o dall’insufficienza dei mezzi di misura, ma ineriscono piuttosto alle sue stesse modalità procedurali (scelta dell’oggetto, misurazione, ecc.) e ai suoi strumenti (i test), i quali inevitabilmente interferiscono con ciò che rilevano” (p. 213). Il docente dovrebbe quindi tener presenti questi limiti nella prassi valutativa e fare anche attenzione alle proprie interferenze soggettive e agli errori proiettivi. Anche la valutazione oggettiva, che vuole ovviare ai problemi di quella soggettiva col ricorso a test e strumenti statistici, può tuttavia incorrere in errori per eccesso di semplificazione. Di questi e di altre difficoltà hanno tenuto conto le tassonomie relative ai requisiti del test, delle quali viene presentata una rassegna diacronica che dimostra l’attuale attenzione per l’autenticità, l’impatto e l’interattività. A conclusione del saggio si riportano, sotto forma di compiti, attività formative relative alla verifica e alla valutazione che sono state svolte nel Modulo di Glottodidattica della SSIS di Pisa, in gruppi di lavoro omogenei (con specializzandi nella stessa lingua) e misti (con specializzandi in lingue diverse).
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