“Segmenti lessicali e mappe semantiche”

“Segmenti lessicali e mappe semantiche”

Autore: 

in ITALS, Didattica e linguistica dell’italiano a stranieri, I-1, 2003, pp. 65-74.

L’articolo di Gianfranco Porcelli, già professore ordinario di linguistica inglese presso l’Università Cattolica di Milano e attualmente docente di glottodidattica all’Università di Pavia, costituisce probabilmente una delle prime riflessioni in Italia sul Lexical Approach, una proposta didattica che attribuisce al lessico – e in particolare al cosiddetto “lessico esteso” – un ruolo centrale nell’insegnamento linguistico che fino a non molti anni orsono era stato attribuito alla grammatica. Se è vero che il Lexical Approach non può essere considerato un metodo rivoluzionario rispetto agli orientamenti pragmatici e comunicativi degli ultimi decenni, è altrettanto vero che spesso se ne è forse messa in secondo piano l’importanza ai fini del successo comunicativo. A partire dalla considerazione di Wilkins che “mentre senza grammatica molto poco può essere comunicato, senza vocabolario nulla”, l’autore propone un’introduzione al tipo di approccio in questione offrendo altresì alcuni interessantissimi esempi che possono costituire la base per innovative attività da realizzare e svolgere in classe. Utile strumento per l’applicazione concreta del lexical approach è l’impiego delle mappe concettuali, di cui Porcelli spiega chiaramente le sia i fondamenti teorici sia le potenzialità didattiche, anche mediante il ricorso a quella che si può costruire del verbo “perdere”.

matteo.santipolo@unipd.it
Università di Padova

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