“Pubblicità paremiologica e italiano L2: lingua e cultura in contesti didattici”,

Il saggio di Paola Desideri, all’interno del volume di saggi raccolti in onore di Katerin Katerinov (vedi scheda), sembra quasi dar corpo alle molte riflessione contenuti nei saggi di Balboni, Barni, Borello, Cambiaghi sul problema dell’interdisciplinarità della glottodidattica: il tema è proprio dell’etnolinguistica (la “paremiologia” è lo studio dei proverbi e, più in generale, delle frasi che contengono insegnamenti e che usano una forma linguistica con rima, ritmo, ecc.), dell’antropologia (laddove si riflette sulla cultura italiana così come rappresentata dai proverbi ripresi a scopo pubblicitario), della teoria della comunicazione, in particolare della comunicazione d’azienda (vulgo: la pubblicità) e, infine, dell’analisi letteraria. Il tutto viene raccordato sapientemente in prospettiva glottodidattica e specificamente mirato all’insegnamento dell’italiano come L2 (ma ci permettiamo di suggerire l’utilità di questo saggio anche agli insegnanti di altre lingue). Il nucleo della proposta di P. Desideri può essere trovato in queste righe: “in un programma didattico rivolto a stranieri, il corpus pubblicitario offre la possibilità di esporre il discente in modo stimolante ad un uso spontaneo e autentico della lingua anche nel contesto-classe, dove comunque la situazione è invece sempre artificiale” (p. 176): la pubblicità è un testo carico di cultura tradizionale, di sapienza antica, ma anche di cultura quotidiana legata all’oggi, al destinatario del messaggio che vive in Italia nel momento in cui una campagna pubblicitaria viene lanciata e che deve essere persuaso ad acquistare un prodotto. Il saggio è scritto in maniera molto leggibile, senza decadere nel divulgativo, e consente di riflettere da una prospettiva nuova sulla grande quantità di messaggi (molti dei quali sono riprodotti anche visivamente nel testo) di cui siamo destinatari giorno dopo giorno