“La conoscenza letteraria come sistema ipertestuale di conoscenza”
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L’immagine della rete, con i suoi mille nodi e legami, percorre dall’inizio alla fine il saggio di Celentin e Cognigni che, partendo da una similitudine abbastanza diffusa (rete telematica e rete neuronale), cercano di sviscerarne le implicazioni cognitive, didattiche e glottodidattiche, in un continuo rimando dal supporto al contenuto e viceversa. La trattazione è suddivisa in quattro parti ed esplora la dimensione non lineare della conoscenza letteraria a partire da alcuni fondamenti filosofici ed epistemologici (“La struttura della conoscenza”, “L’ipertesto come metafora del sapere letterario”), per scendere poi nei dettagli più squisitamente glottodidattici e tecnici (“Ipertesti nella didattica della letteratura”, “Interdisciplinarità e multimedialità”). Nella prima parte viene affrontato il passaggio dal testo lineare al sapere reticolare, avvalorando l’uso della mappa concettuale come nuovo sistema rappresentativo del sapere e sottolineando il nuovo valore del termine “biblioteca” in questo contesto, inteso non più come luogo fisico ma mentale. Nella seconda parte viene analizzata l’evoluzione che ha portato il libro a diventare testo e quindi ipertesto e le nuove funzioni del lettore-autore, non più semplice fruitore del testo ma parte attiva nel costruirne i percorsi di significato. Nella terza e nella quarta parte è l’ipertesto informatico a salire alla ribalta, in qualità di veicolo di sapere, ma anche di fucina di nuovi linguaggi e modalità espressive.
Il testo è rivolto ad insegnanti, a formatori di insegnanti, in particolar modo a chi intende approfondire i legami cognitivi fra sapere letterario e nuove tecnologie.
Pur presentando argomenti di una certa densità e complessità scientifica, il linguaggio rimane scorrevole e di facile lettura, intervallato da frequenti esemplificazioni.
Il saggio è interessante per il taglio pluridisciplinare con cui affronta l’argomento letterario, riservando sempre ampio spazio alla riflessione e offrendo validi spunti per l’approfondimento personale.
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