“CLIL e pari opportunità”
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Considerato che il 2007 è stato designato dal Consiglio e dal Parlamento europeo “Anno Europeo delle Pari Opportunità per tutti”, l’autrice evidenzia come si inseriscano in quest’ottica le politiche linguistiche europee che, attraverso la diffusione e il potenziamento della dimensione multilingue e multiculturale, mirano a promuovere la cooperazione, la comprensione e il rispetto delle identità culturali per garantire a tutti strumenti di comunicazione e partecipazione consapevole e attiva alla vita della comunità. Dal momento che il CLIL “corrisponde ad una concezione della lingua intesa come patrimonio prezioso per veicolare la conoscenza e il confronto di pensieri e pratiche”, esso si inserisce tra gli approcci didattici più innovativi ed efficaci per la diffusione delle lingue e come strumento di coesione e partecipazione attiva alla società europea. L’autrice propone quindi un’ampia riflessione sulle caratteristiche del CLIL: efficace ambiente di inclusione e di pari opportunità nel contesto della scuola italiana, multilingue e multiculturale a seguito dei forti flussi migratori che interessano il nostro paese; sfida stimolante per docenti e allievi nell’ottica del lifelong learning; nuovo setting formativo ed organizzativo che induce i docenti ad abbandonare l’autoreferenzialità disciplinare e pedagogica; ambiente e strumento di “trans-form-azione” che tende ad educare il docente alla riflessione e all’osservazione critica del proprio operato e del contesto in cui opera e, conseguentemente, esorta a ripensare e riprogettare i percorsi di formazione, sia iniziale che in servizio, degli insegnanti.
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