“ GLI ASPETTI PSICO-AFFETTIVI NELLA DIDATTICA DELL'ITALIANO COME LINGUA STRANIERA”
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Malgrado l’innegabile crescita d’interesse per lo studio dell’italiano come LS registrato negli ultimi anni, resta importante che chi lo insegna fornisca agli studenti una continua motivazione, la quale non può essere esclusivamente di natura utilitaristica (come può invece accadere con l’inglese), ma deve anche focalizzarsi sugli aspetti culturali di cui la nostra lingua è veicolo. Proprio a sostegno della motivazione l’insegnante dovrà tener conto degli atteggiamenti socio-familiari e dei fattori emotivo-affettivi che i suoi allievi dimostrano verso l’italiano. Se nelle prime fasi dell’insegnamento l’intervento deve dunque essere finalizzato alla riduzione della distanza tra la lingua madre e quella straniera, in seguito assumono un ruolo determinante temi come l’analisi degli errori, i problemi di autostima e ansia degli studenti, il rapporto tra discente e docente (inteso come facilitatore dell’acquisizione). Il tutto secondo una prospettiva integrata in cui le competenze linguistiche si innestano su competenze più vaste, inerenti le strategie di interazione che contribuiscano alla formazione completa e indipendente della personalità degli studenti.
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