Aprile 2003 | Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792 Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni |
Il metodo suggestopedico
AINMS Associazione Italiana Nuove Metodologie Suggestopedagogiche
DGSL (Deutsche Gesellschaft für Suggestopädagogisches Lehren und Lernen gem. e.V.)
Per maggiori informazioni: info@ainms.it
Prossimo corso di specializzazione alla fine di aprile
DGSL e AINMS
La suggestopedia, iniziata dallo psicoterapeuta ungherese Georgi Lozanov già negli anni 60, viene sviluppata in tutta Europa e specialmente in Germania nella metà degli anni 80 da un gruppo di insegnanti raccoltisi alla DGSL (Deutsche Gesellschaft für Suggestopädagogisches Lehren und Lernen gem. e.V.) che si stacca dalle regole rigorose dell’iniziatore, ridefinendone progressivamente i contenuti sia dal punto di vista scientifico che pedagogico. L’AINMS, Associazione Italiana Nuove Metodologie Suggestopedagogiche, segue la DGSL nei suoi obiettivi trasferendoli anche in Italia e organizza workshops su temi suggestopedici e presentazioni gratuite del metodo in Università, Scuole, Istituti di Formazione.
LA DIDATTICA SUGGESTOPEDICA
La parola "Suggestopedia" deriva dal latino “suggerire”, dall'inglese "suggest" che significa "suggerire", "proporre", "offrire", non dalla "suggestione" in senso di "manipolazione".
La suggestopedia si basa su una metodologia che offre al discente di utilizzare la sua globale potenzialità ricettiva di tutto l'arco tra il cosciente e il subcosciente, facendo uso, aprendo e, qualche volta, riscoprendo, risorse presenti, ma non impiegate.
I fattori principali del metodo suggestopedico sono l’apprendimento multisensoriale, (dal punto di vista visivo, auditivo, chinestetico, olfattivo e gustativo), i fattori suggestivi come la dessuggestione delle varie barriere che impediscono l’apprendimento, il favorire le risorse del discente, la struttura dell’ambiente e dell’atmosfera positive, la congruenza nel linguaggio bidimensionale. Anche la musica ha un ruolo molto importante in questa metodologia, perché accompagna le varie fasi di apprendimento con molta effettività.
La ritmizzazione è l'attenzione da parte del trainer al ritmo naturale del gruppo a misura della sua dinamica, è la ricerca dell’armonia tra azione e rilassamento, tra ricezione passiva e attività, rispettando, con l’osservazione attenta della curva dell’attenzione, i bisogni del gruppo. Un training con una ritmizzazione ottimale presuppone il divertimento, la spigliatezza, l'uso di diversi media (flip-charts, videocassette, cassette di ascolto, proiettore....) e attività che interessano alternativamente tutto il gruppo, o il lavoro individuale, di coppia, o di piccoli gruppi. È importante che il training sia orientato verso il gruppo, e cioè che il protagonista sia il discente.
L'impostazione scientifica della suggestopedia si basa su tre temi principali:
- lo studio psico-fisico degli emisferi cerebrali
- lo studio dell'effetto dello stress
- lo studio dell'effetto psicologico del rilassamento
- Robert Ornstein vede i due sistemi cerebrali destro (intuitivo) e sinistro (logico-analitico) come semiautonomi, che elaborano le informazioni ricevute in modo diverso l'uno dall'altro
logico matematico lineare attivo analitico leggere, scrivere verbale |
figurativo simbolico intuitivo emozionale musicale creativo |
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- In fase di stress la facoltà di apprendimento diminuisce. Ciò si può spiegare anche dal punto di vista fisiologico. Nelle fasi di stress si nota una notevole scarica di ormoni che mobilizzano le riserve di grasso e alzano la pressione sanguigna. L'effetto negativo sull'apprendimento si manifesta con un blocco della trasmissione delle informazioni tra i singoli neutroni e la sinapsi. Ciò impedisce il richiamo delle informazioni già registrate.
3. Lozanov ha dimostrato che in uno stato di rilassamento la velocità di apprendimento è molto maggiore
Il metodo suggestopedico è caratterizzato da fasi specifiche descritte qui brevemente e ritmizzate tra momenti di rilassamento ed attività.
1. La preparazione del training ha lo scopo di creare un'atmosfera positiva che porti il discente ad uno stato psichico e fisico positivi.
2. Il Concerto attivo di apprendimento (con Ouverture) (Aktives Lernkonzert) ha lo scopo di proporre una quantità sovrabbondante di materia attraverso la sua presentazione (Ouverture) da parte dell'insegnante, inserita in una storia messa in scena. La seconda parte del Concerto attivo è la lettura da parte dell'insegnante del “recitato” nell'"ouverture" con sottofondo musicale. I discenti hanno la possibilità di leggere senza tono il testo con traduzione a fianco (facoltativa, ma consigliata specie nei corsi di principianti).
3. Il Concerto passivo di apprendimento (passives Lernkonzert) ha lo scopo di favorire la memorizzazione a lungo termine della materia attraverso la ricezione in stato di rilassamento.
4. La fase attiva ha lo scopo di favorire la sperimentazione e impiego giocosi della materia (attività ludica) già “registrata” nelle fasi precedenti. A questa fase, la più importante, viene dedicato circa 80% del tempo della giornata.
Per un training effettivo bisogna stabilire esattamente gli scopi e gli obiettivi.
L'esatta analisi dei bisogni dei discenti prima del training fa sì che si eviti ogni perdita di tempo, che si determinino con esattezza gli obiettivi del training, che siano raggiungibili nei tempi prestabiliti e siano effettivi e utili per i partecipanti.
Nell'esempio dello studio di una lingua straniera si propone, infatti, la tematica e non la grammatica, la competenza comunicativa e non quella della struttura grammaticale, si parla di risoluzione del problema linguistico e non di esattezza della lingua. Si incomincia subito a comunicare nella lingua straniera e lo scopo è comunicare sempre meglio e sempre più correttamente. Le strutture grammaticali diventano soltanto un “tool”, un mezzo per raggiungere lo scopo e non il fulcro del linguaggio.