Novembre 2008  Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792
Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni
S. Tucciarone, Lingua nazionale, dialetto e italiano di stranieri. Contesti interazionali nel Veneto di Paolo E. Balboni

AUTORE: S. Tucciarone
TITOLO: Lingua nazionale, dialetto e italiano di stranieri. Contesti interazionali nel Veneto
CITTÀ: Venezia
EDITORE: Cafoscarina
ANNO: 2004

 

Il libro di Silvestro Tucciarone si presenta come un viaggio attraverso la conversazione quotidiana, tra veneti, foresti, spesso in divisa, e le diverse voci degli immigrati. Alcuni saggi qui contenuti, già apparsi in atti di convegni nazionali, internazionali e all'interno di riviste e manuali, sono in questo lavoro rivisitati e aggiornati alla luce degli studi e dei contributi più attuali. Un viaggio che, ovviamente, non pretende di esaurire la complessità del repertorio sociolinguistico veneto ma che può essere di aiuto a chi, nel Veneto, insegna ad autoctoni come a immigrati. Il libro si apre con una ricerca sul bilinguismo consapevole di chi ha responsabilità educative, genitori e insegnanti, e sulla diffusione della commutazione di codice lingua nazionale / dialetto che tanto fascino esercita sui giovani fin dalla scuola primaria. I capitoli secondo e terzo ci offrono esempi di giochi identitari che sono alla base dell'alternativa italiano / dialetto e come sia forte sugli stranieri la pressione di quest'ultimo. Il quarto, totalmente inedito, presenta un gergo meccanico del dialetto, parlato da ambulanti veneti, che ricorda giochi infantili ma efficace nel comunicare tra i gerganti senza essere intesi da altri. Il capitolo quinto tratta della integrazione linguistica tra pressione assimilatoria e lavoro. Si analizzano gli atteggiamenti nei confronti della L2 da parte degli stranieri in rapporto sia alla loro diversa provenienza che alla socializzazione anticipatoria. Nel sesto, Tucciarone descrive un contesto separato e sconosciuto ai più: il carcere, che l'autore invece conosce per avervi insegnato alcuni anni. Per molti dei parlanti che qui vi agiscono la lingua è autoaffermazione, resistenza e riserva identitaria. Il capitolo settimo è un'intervista ad adolescenti stranieri. Un documento in grado di parlare da sé, presentato senza commenti che tuttavia risulterà utile premessa alla lettura del capitolo successivo. Qui Monica Mele e Maria Luisa Virgilio indagano gli atteggiamenti di due giovani fratelli arabi che danno esiti diversi nell'acquisizione linguistica e nella produzione di L2. Un lavoro stimolante, provocatorio ed utile a conoscere come si interagisce nel Veneto oggi, attraverso codici diversi e in relazione alle differenti appartenenze. 

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