Febbraio 2013  Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792
Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni
L’uso dei cartelloni virtuali per sviluppare la competenza socioculturale in italiano LS di Paola Iasci

ABSTRACT

Nell’arco dello scorso anno scolastico abbiamo portato avanti diverse attività mirate allo sviluppo della competenza socioculturale e dell’uso sociale della lingua con gli alunni dei corsi Basico 2 e Intermedio 1 di Italiano LS. Allo scopo, abbiamo adottato una nuova rete sociale Pinterest, la cui apparenza ricorda un poster o un pannello virtuale. Le attività elaborate sono risultate motivanti giacché l’obiettivo principale era quello di attingere alle esperienze personali degli alunni o crearne di nuove durante il processo di apprendimento.

 

1. UN PO’ DI STORIA

L’idea è nata grazie alla volontà di sperimentare con i social network e le risorse on line che permettessero di raccogliere infomazioni e dati interessanti in tabelloni multimediali.

 

2. INTRODUZIONE: “UN APPRENDENTE DI LINGUA È ANCHE UN APPRENDENTE DI CULTURA”

La competenza socioculturale, secondo il QCER è la capacità di scoprire e adottare norme sociali, valori, credenze e modelli culturali di una comunità di parlanti. La competenza socioculturale, assieme a quella sociolinguistica, comprende la conoscenza e le abilità necessarie per un approccio all’uso sociale della lingua. Difatti, l’alunno è agente sociale che interagisce con altri agenti e perciò è importante che possieda conoscenze rispetto agli stili di vita, le convenzioni, le norme di cortesia, i saperi e i comportamenti socioculturali e acquisisca familiarità con il contesto culturale in cui si usa la lingua che sta imparando. Spesso, gli errori socioculturali sono imputati a caratteristiche e attitudini personali del parlante straniero, come potrebbero essere la mancanza di tatto, di cortesia, di empatia e non, come spesso succede, alle conoscenze insufficienti della lingua. Se un nordico vede un gruppo di italiani che gesticolano e parlano con un tono di voce un po’ più alto del normale potrebbe pensare che sono arrabbiati e stanno litigando, mentre la cosa più probabile è che stiano tranquillamente discutendo del più e del meno. Sviluppare la competenza socioculturale fin dagli inizi dell’apprendimento ci è sembrato un’ottima risorsa per promuovere allo stesso tempo l’integrazione e l’interculturalità.

 

3. OBIETTIVI

Gli obiettivi principali sono quelli di promuovere l’apprendimento interattivo, intuitivo, significativo ed autonomo. È risultato assai motivante e significativo, per esempio, il fatto che il contenuto delle attività fossero le esperienze personali degli alunni, i loro aneddoti, le loro vicissitudini plasmate nelle foto che loro stessi avevano scattato in Italia. Ricorrere in alcuni casi a contenuti elaborati dagli stessi alunni ci ha permesso di sperimentare l’apprendimento tra pari, cosa che facilita e promuove l’autostima e la partecipazione attiva. Inoltre, l’uso di risorse quasi esclusivamente visive (poster, foto e video) ci ha permesso di sfruttare la memoria visiva (apprendimento intuitivo, che entra dagli occhi) e determinate attitudini di miglioramento delle tecniche di apprendimento (migliorare la ricerca, catalogazione e scambio di informazioni in italiano). Per ultimo, promuovere l’apprendimento autonomo complementando l’insegnamento presenziale ed espandendo la lezione fuori dall’aula permette all’alunno di continuare ad apprendere per conto suo durante il resto della sua vita, dato che è consapevole del suo proprio stile di apprendimento e della sua motivazione ad apprendere. Gli obiettivi specifici sono i seguenti:

 

1. Promuovere la competenza comunicativa

2. Rendere coeso il gruppo classe e facilitare lo scambio di informazioni

3. Promuovere l’alfabetizzazione digitale e l’uso ludico delle nuove tecnologie

4. Promuovere cambi metodologici e dare impulso alla creatività dell’alunno

5. Promuovere l’uso strumentale della lingua e la produzione ed interazione scritta

 

Per quanto riguarda la coesione del gruppo classe, per esempio, bisogna menzionare il fatto che in una Scuola Ufficiale di Lingue (EOI) le lezioni sono di 4 ore settimanali, a giorni alterni. Per ovviare a una talmente bassa frequenza, bisogna cercare soluzioni affinché gli alunni si conoscano di più e interagiscano con maggior scioltezza e confidenza. La componente ludica del processo di insegnamento-apprendimento è assai apprezzata sia dai professori che dagli alunni giacché permette di abbassare il filtro affettivo che spesso ci blocca quando ci disponiamo ad apprendere nuovi contenuti considerati difficili.

 

4. METODOLOGIA

La metodologia impiegata è stata pratica, diretta, interattiva e collaborativa. Le attività sono state inizialmente proposte nell’aula di informatica della scuola, svolte in coppia o in piccoli gruppi. Gli alunni hanno poi lavorato per conto loro connettendosi a Internet da casa o dagli i-phones. Sono state integrate contemporaneamente abilità produttive e ricettive.

 

5. CONTENUTO

Abbiamo usato la rete sociale Pinterest per approfondire determinati aspetti socioculturali (quali la geografia italiana, i gesti e gli stereotipi), che formavano parte del contenuto curricolare della programmazione di entrambi i corsi. Le attività realizzate sono state attività di introduzione, consolidazione e approfondimento di aspetti socioculturali specifici, mediante la creazione e lo scambio di contenuti significativi pubblicati in tabelloni virtuali. Sono stati elaborati poster e cartelloni tematici ai quali l’insegnante e gli alunni hanno collaborato pubblicando foto e/o video in relazione con l’argomento trattato e gli obiettivi prefissati.

 

6. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ

Pinterest è una social network molto di moda ultimamente e ha l’aspetto di un cartellone on line che permette di condividere materiale audiovisivo, creare board organizzati in categorie, semplicemente facendo pin sulla foto che vogliamo aggregare ai nostri board mentre navighiamo in rete. Si può editare l’immagine, commentarla con un massimo di 500 caratteri, e infine condividerla nelle altre reti sociali.

 

  • Concorso fotografico La mia Italia

Abbiamo creato un unico board per entrambi i corsi e abbiamo chiesto agli studenti di pubblicare un massimo di tre fotografie di città italiane che avessero visitato di persona. Gli è stato chiesto di commentarle con descrizioni e appunti personali quali aneddoti, ricordi, vicende particolari. A continuazione, mediante lo strumento del “like”, gli alunni hanno votato le foto migliori. Alla fine c’è stata la premiazione delle foto più votate di ogni classe. L’attività, oltre ad essere stata elaborata per far partecipare gli alunni di entrambi i corsi, è stata disegnata affinché gli studenti stabilissero un vincolo personale con il contenuto dell’apprendimento. E per chiudere il cerchio sono stati valutati con una prova di produzione scritta prevista nella valutazione di progresso del secondo quadrimestre.

Scrivi un testo di circa 150 parole seguendo le indicazioni date.

(13 PUNTI)

 

Vuoi partecipare ad un concorso fotografico indetto dalla tua insegnante su www.pinterest.com. Consiste nel pubblicare una foto che hai fatto in Italia e commentarla toccando i seguenti punti:

 

- descrizione della località

- emozioni e sensazioni che ti suggerisce la foto

- un aneddoto del viaggio

 

 

  • I gesti italiani

Una volta creato il board collaborativo, gli alunni del Basico 2 sono stati invitati a cercare e pinnare in rete gesti tipici italiani e a commentarli con le espressioni che di solito li accompagnano o con apprezzamenti personali. A continuazione abbiamo visionato assieme il video “I gesti con Antonella”, inserito nella pagina web www.eurocosm.com, in cui Antonella mima ben 65 gesti diversi mentre pronuncia le espressioni che di solito si associano al gesto. Sotto il video c’è una tabella in cui si spiega dettagliatamente come si fa il gesto e come viene interpretato solitamente. Dopo la visione del video in plenum, abbiamo sfruttato la presenza a scuola di una studentessa siciliana che ci ha mostrato i principali gesti siciliani e italiani in generale, commentandoli e spiegando le implicazioni culturali dei gesti più usati. L’attività è proseguita invitando gli studenti a fare una ricerca in rete e a pinnare foto di gesti italiani e a commentarli. L’attività si è conclusa con una autovalutazione che è consistita nel fotografarsi con l’i-phone mentre si mimava un gesto per poi pubblicare la propria foto sul board.

  • Gli stereotipi

Le varie fasi dell’attività, proposta agli alunni dell’Intermedio 1, sono state le seguenti: Nei mesi di gennaio-febbraio abbiamo iniziato un modulo didattico sugli stereotipi1 (1) che prevedeva la visione di una sequenza del film Italians (Giovanni Veronesi, 2010). L’attività consisteva nel riflettere sui principali stereotipi che accompagnano gli italiani all’estero, per analizzare come ci vediamo noi stessi e come ci vedono gli altri. Successivamente, nei mesi di aprile-maggio, abbiamo visto la lezione 6 del libro di testo (Contatto 2A, Loescher Editore), che consisteva in un’attività di warming up e una comprensione di lettura dedicata agli stereotipi più comuni (pag 84-97). Per approfondire l’argomento abbiamo visionato in plenum una scena del film Pane e tulipani (Silvio Soldini, 1999) a cui è seguita la corrispondente attività didattica che consisteva nello sviscerare lo stereotipo dell’italiano mammone2.
Nelle lezioni successive, si è provveduto a introdurre i luoghi comuni che circolano sulla mafia, sempre grazie alla preziosa collaborazione della studentessa siciliana. Come attività di sintesi è stato proposto agli alunni di pinnare a coppie le immagini stereotipate sull’Italia e gli italiani al fine di collaborare al board collettivo che la professoressa aveva precedentemente creato. Bisogna tener conto del fatto che affinché i collaboratori possano pinnare delle foto devono essere stati previamente autorizzati dal creatore del board. Il punto debole dell’attività è stato precisamente quest’ultimo: non tutti gli alunni avevano accettato l’invito a pinnare le foto (che arriva direttamente al loro indirizzo di posta elettronica) e solo alcuni hanno potuto partecipare. I risultati, tutto sommato, sono stati a nostro avviso positivi giacché gli alunni si sono resi conto che uno stereotipo è un’immagine schematica e superficiale e che bisogna fare ricerche, comparare dati e cercare informazioni da più fonti per poter superare il cliché e approdare al sociotipo.

Il lettore può cliccare qui per accedere alle immagini dei cartelloni relativi al concorso fotografico La mia Italia, ai gesti e agli stereotipi.

 

7. RISULTATI E VALUTAZIONE

Tra i risultati che hanno richiamato la nostra attenzione alla fine dell’anno scolastico, c’è quello di aver ottenuto una maggiore consapevolezza del gruppo classe e un’alta motivazione all’apprendimento e all’approfondimento di argomenti socioculturali della lingua studiata. Allo stesso tempo, consideriamo che sia migliorata abbastanza la competenza comunicativa e digitale degli alunni che sono stati coinvolti nelle attività proposte dall’insegnante, mentre l’attitudine al lavoro collaborativo e cooperativo ha ricevuto un impulso notevole. E per ultimo, abbiamo constatato anche una maggiore autonomia nell’apprendimento grazie ai risultati che si evincono da un sondaggio elaborato con Google docs e che è stato distribuito agli alunni partecipanti. L’obiettivo era quello di valutare tutte le attività proposte durante l’anno attraverso le nuove tecnologie3. Il risultato più considerevole è che agli alunni piace imparare con le nuove tecnologie ma si lamentano del fatto che la connessione a Internet dall’aula di informatica è lenta e l’accesso alla maggior parte dei social network è bloccato. Per finire, abbiamo usato il gruppo di Facebook creato all’inizio dell’anno per dare avvio a tutte le attività, dare e ricevere istruzioni, avvisi, promuovere le interazioni tra pari, condividere informazioni, chiarire dubbi e risolvere problemi, ma soprattutto per dare e ricevere il feedback di tutte le attività per poterle poi migliorare in futuro.

 

8. IDEE PER USARE PINTEREST IN CLASSE

Pinterest e gli altri tabelloni multimediali (Webdoc[ora urtun], Lino, Glogster, Wallwisher[ora Padler], ecc.) possono anche essere usati come social bookmarker, per raccogliere siti e link interessanti, per lavorare sul lessico (casa, mobili, alimenti, corpo umano), per promuovere la lettura in lingua straniera o semplicemente per pubblicare foto di attività extrascolastiche. Buon lavoro!

 

 

SITOGRAFIA

www.pinterest.com Home page della rete sociale Pinterest www.linoit.com Sito per pubblicare una bacheca di sughero virtuale con post-it, foto e video www.webdoc.com/education Sito per creare cartelloni multimediali collaborativi e interattivi www.glogster.com Risorsa per creare cartelloni multimediali on line che si possono anche stampare e appendere alle pareti www.wallwisher.com Bacheca multimediale online http://bit.ly/NvVbqX Altri tabelloni virtuali

 

1 Per chi fosse interessato a consultare l’attività su Italians: http://www.slideshare.net/piasci/italians-13029177.

2 Per chi fosse interessato a consultare l’attività su Pane e tulipani http://www.slideshare.net/piasci/pane-e-tulipani-13042774.

 

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